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7 Serie Tv escluse dalle candidature agli Emmy 2023 che avrebbero meritato un trattamento diverso

emmy 2023
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Le nomination agli Emmy 2023 hanno costituto, come di consueto, un momento importantissimo per riflettere sul momento delle serie tv, in particolare sull’anno appena concluso. Seppure sempre divisive, non c’è alcun dubbio che le candidature agli Emmy siano una prestigiosa e significativa cartina al tornasole dei riscontri che una produzione è riuscita ad avere, specialmente per quelle ambiziose che, di diritto, puntano a vivere da protagoniste la stagione dei premi. Come ogni anno, questi Emmy 2023 ci hanno regalato delle certezze, da Succession a The White Lotus, e diverse sorprese, con alcune candidature certamente non previste come quella di Obi-Wan Kenobi. Come ogni anno, poi, ci sono anche i grandi delusi, quelle serie tv che avrebbero meritato un trattamento diverso, e che invece, per diversi motivi, sono destinate a giocare agli Emmy un ruolo da comprimario, se non addirittura da escluso.

In attesa, dunque, di scoprire chi saranno i vincitori degli ambiti premi televisivi, andiamo a parlare di chi, invece, è rimasto deluso persino dalle candidature, trovando meno spazio di quello previsto. In questo novero rientrano sia serie che hanno ottenuto alcune nomination, ma meno di quanto atteso, che altre che invece sono state completamente snobbate agli Emmy 2023. Partiamo proprio da un pezzo da novanta.

Gli Emmy 2023 senza gli attori di House of the Dragon

Emmy 2023
Emma D’Arcy, una delle grandi protagoniste di House of the Dragon (640×360)

Partiamo subito con una delle serie principali della scorsa stagione televisiva, capace di dominare i vari premi che si sono susseguiti, vincendo anche il Golden Globe come miglior serie drammatica. House of the Dragon è una delle serie più indecifrabili di questi Emmy 2023, perché ha ricevuto la candidatura, doverosa, come miglior serie drammatica, ma non ha raccolto nemmeno una nomination per i suoi attori, decisamente straordinari nella prima stagione della serie HBO.

Emma D’Arcy, Milly Alcock e Matt Smith erano stati protagonisti in altri premi, mentre qui sono stati completamente snobbati. Stesso destino per Paddy Considine, che dopo un ruolo strepitoso come quello di Viserys Targaryen non ottiene nemmeno una nomination ai grandi premi e questa rischia di essere una delle più grandi ingiustizie nella storia delle serie tv. House of the Dragon ha fatto incetta di nomination nelle categorie tecniche, ma la mancanza degli attori tra le candidature ha davvero dell’inspiegabile. Sicuramente la concorrenza era folta, eppure almeno uno di questi quattro grandi protagonisti di House of the Dragon avrebbe dovuto trovare spazio tra i papabili vincitori degli Emmy 2023.

La delicata quinta stagione di The Crown

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Imelda Staunton in The Crown 5 (640×364)

Dopo House of the Dragon, passiamo a uno altro dei titoli principali dell’ultima stagione televisiva, che però ha avuto una gestazione molto più complessa. Sin dalla sua prima stagione, The Crown è sempre stata una grande habitué degli Emmy, come testimoniano le numerose vittorie degli scorsi anni, sette solo nell’edizione 2021. Stavolta, però, la serie Netflix è presente con appena una nomination, nella categoria Miglior serie drammatica, ed è anche una delle meno favorite alla vittoria finale. Un vuoto assordante, invece, per The Crown nei premi per gli attori, ma come si spiega questo voltafaccia?

Come detto, la quinta stagione di The Crown ha avuto diverse problematiche, specialmente in relazione ai passati capitoli, e la sensazione è che proprio questo confronto abbia pesato. Non c’è dubbio che la serie Netflix abbia un po’ abbassato il tiro in quest’ultima carrellata di episodi, ma allo stesso tempo The Crown rimane un prodotto di altissimo livello che avrebbe, sicuramente, potuto fare molto di più agli Emmy 2023. Le cose, invece, un po’ come per House of the Dragon, sono andate in maniera molto diversa.

The Sandman snobbata agli Emmy 2023

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The Sandman (640×377)

Arriviamo, dunque, alla prima serie di questa lista che è stata completamente ignorata agli Emmy 2023. Se con House of the Dragon e The Crown siamo davanti a due titoli che avrebbero meritato di più, ma comunque sono stati inclusi nelle candidature, The Sandman è una delle grandi escluse, che sicuramente avrebbe potuto dire la sua agli Emmy 2023. La serie Netflix, nata dai fumetti di Neil Gaiman, è stata una delle grandi sorprese dell’anno, un titolo accolto con molta trepidazione, ma anche con una sana diffidenza, che invece ha fatto breccia nel pubblico grazie a un livello qualitativo importante e a un’aderenza al materiale originario che non ha scontentato i fan.

Per l’esclusione di The Sandman ha pesato, forse, la categoria di appartenenza, perché competere tra le serie drammatiche quest’anno era molto complesso, anche se il titolo cade in quell’area di ambiguità tra comedy e drama che da una parte può essere un vantaggio, ma dall’altro può creare difficoltà. Possiamo vedere comunque come i discorsi di categoria abbiano pesato restando in casa Netflix, visto che la produzione ispirata al materiale di Neil Gaiman non ha nulla in meno, ad esempio, di Wednesday, altro successo di Netflix che invece è stato una delle grandi sorprese agli Emmy 2023, ma nella categoria commedia, dove sicuramente la concorrenza, vedendo i titoli candidati, è meno folta. Un po’ di sfortuna per The Sandman, che avrebbe potuto fare molto meglio.

Stesso destino per Reservation Dogs

Emmy 2023
Reservation Dogs (640×360)

Molte delle sorprese di questi Emmy 2023 provengono proprio dalla categoria comedy, che ha portato in luce qualche titolo inaspettato, ma ne ha anche sacrificati degli altri. Tra questi, ad esempio, Reservation Dogs, una delle serie più apprezzate dal pubblico statunitense, che invece non competerà per nessun premio televisivo, se non in una categoria tecnica. Considerando l’incredibile successo, anche in termini di riconoscimenti, ottenuto dalla prima stagione, stupisce e non poco questa mancanza di considerazione per la serie ideata da Taika Waititi, che invece ha confermato nel suo secondo capitolo tutte le ottime impressioni del primo.

La candidatura, almeno, come Miglior serie commedia sembrava doverosa per Reservation Dogs, che invece deve restare ancora una volta a guardare, nonostante l’enorme popolarità raccolta. Come vedremo presto, però, la serie disponibile in Italia su Disney+ non è l’unica deluse di una categoria che in questi Emmy 2023 ha creato davvero tanto dibattito, scontentando diverse voci nel coro.

Finale amaro per Atlanta

Emmy 2023
Atlanta (696×362)

Arriviamo, dunque, a quella che per noi è la più grande delusione di questi Emmy 2023, forse soltanto al pari della mancata candidatura di almeno un attore di House of the Dragon. Il 10 novembre 2022 ha terminato la propria corsa Atlanta, una delle serie più significative degli ultimi anni, capace nelle sue quattro stagioni di ottenere diversi riconoscimenti. Il capitolo finale della serie di FX, però, non ha avuto la considerazione che meritava e agli Emmy 2023 è stato completamente snobbato, non ottenendo nemmeno una candidatura nelle principali categorie, solo una in quelle tecniche. Un bottino un po’ misero per una serie che ha segnato la storia recente della televisione.

Se per The Sandman e Reservation Dogs può essere comprensibile capire la mancanza di candidature, nel caso di Atlanta lo scenario è molto più inspiegabile. Una situazione al pari di House of the Dragon, che rende la serie di FX e quella di HBO le due più grandi sconfitte, rispettivamente nelle categorie comedy e drama, di questi Emmy 2023.

Shrinking e gli Emmy 2023: un epilogo contraddittorio

Emmy 2023
Harrison Ford in Shrinking (640×360)

Rimaniamo, ancora, nel mondo delle comedy e prendiamo un caso più vicino a The Crown e House of the Dragon che ad Atlanta e compagni, ma non per questo meno sorprendente. Shrinking è stato uno dei grandi titoli del 2023, una comedy partorita dal genio di Bill Lawrence, che ha saputo inserirsi perfettamente sulla scia di Ted Lasso, ottenendo un grandissimo successo. La serie con Jason Segel e Harrison Ford è stata una delle protagonista degli Emmy 2023, con due candidature per lo stesso Jason Segel e per Jessica Williams, rispettivamente come attore protagonista e attrice non protagonista, eppure nonostante ciò pesano due grandi nomination mancanti.

Stupisce, innanzitutto, che Shrinking non sia tra le migliori serie commedia dell’anno. Una scelta, anche qui, inspiegabile, a fronte anche di alcune candidature molto meno convincenti. Allo stesso modo, poi, sorprende la mancanza di una nomination per Harrison Ford, semplicemente pazzesco nella serie di Apple TV+, ma al contrario dei colleghi protagonisti della serie non premiato per il suo lavoro. Queste due candidature mancate rendono Shrinking un titolo che avrebbe meritato un trattamento molto diverso agli Emmy 2023 e questa considerazione su Harrison Ford ci fornisce l’assist perfetto per arrivare all’ultima serie snobbata di questa lista.

Anche 1923 fuori dagli Emmy 2023

Harrison Ford in 1923 (640×360)

Chiudiamo, dunque, questo elenco dei delusi agli Emmy 2023 ancora con Harrison Ford, che nemmeno con 1923 è riuscito a ottenere una candidatura. La serie di Taylor Sheridan è una delle grandi escluse di questa edizione dei premi, non avendo ottenuto nemmeno una nomination. Una scelta che fa rumore, ma più che per il titolo in sé, che considerando la folta concorrenza nella categoria drama poteva anche restare fuori, per gli interpreti, perché Harrison Ford ed Helen Mirren avrebbero sicuramente meritato di più. In un’edizione in cui Yellowstone rimane per forza di cose fuori dalle nomination visto che la sua stagione è stata divisa a metà, il suo spin-off non riesce a farne le veci, finendo tra le grandi delusioni di questi Emmy 2023.

In attesa di conoscere i vincitori, dunque, di questa edizione degli ambiti premi seriali, abbiamo familiarizzato con gli sconfitti, con quei titoli, da House of the Dragon a The Crown passando per Atlanta, che già dalle nomination hanno ricevuto un trattamento molto diverso da quello previsto. Quantomeno, le produzioni HBO e Netflix possono provare a rifarsi portando a casa la vittoria come Miglior serie drammatica: sarebbe l’unico scenario che porterebbe un po’ di rivalsa.