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7 episodi finali delle Serie Tv che hanno finito per salvare la serie in calcio d’angolo

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ATTENZIONE: questo articolo potrebbe contenere SPOILER sui finali delle serie tv nominate.

I finali delle serie tv. Quelle figure mistiche che a volte ci hanno spinto a odiare e altre volte ad amare ancora di più le nostre serie preferite. Quel particolare che può influenzare terribilmente il giudizio degli spettatori. D’altronde, Game of Thrones ne è un esempio lampante. La sua ultima stagione ha lasciato scontenti i fan di tutto il mondo e le polemiche l’hanno rincorsa e continuano a rincorrerla ancora oggi. In alcuni casi, invece, accade il contrario, e una serie che aveva perso il mordente lungo il percorso, quando arriva al capolinea riesce a restituire giustizia ai suoi personaggi, a recuperare il suo vero carattere e a concludere la storia con coerenza, tornando quasi alle origini.

È proprio di questi finali che vogliamo parlarvi oggi. Di tutti quelli che hanno rimesso le serie televisive a cui siamo più affezionati sui loro binari originari, generando un po’ di critiche in alcune situazioni (non si può sempre accontentare tutti), riportando un po’ di freschezza in altre.

Ecco i finali delle serie tv che hanno finito per salvarle all’ultimo secondo.

1) La Sindrome di Stoccolma – The Big Bang Theory

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The Big Bang Theory (640×365)

Il lavoro di Chuck Lorre con The Big Bang Theory è durato per ben 12 stagioni. 12 stagioni piene di alti e bassi, di liti e incomprensioni ma anche di tanto affetto e amore reciproco. Le prime stagioni della sitcom della CBS, quando sono uscite a partire dal 2007, si sono fin da subito rivelate innovative. Prendere un gruppo di nerd e portarlo sul piccolo schermo cercando di far divertire e riflettere il pubblico non è stato una passeggiata, eppure Lorre e Prady ci sono riusciti alla grande. Ci sono riusciti anche se, nelle stagioni centrali, più o meno dalla quinta alla decima, hanno tentennato non poco. In alcuni momenti, durante quello che avrebbe dovuto essere il cuore di The Big Bang Theory, le gag tra i personaggi si facevano ripetitive e i personaggi stessi sembravano rimanere sempre un po’ bloccati.

Ma nelle ultime stagioni e poi soprattutto nell’episodio che conclude la serie, intitolato La sindrome di Stoccolma, la sitcom della CBS si è salvata per un pelo. Una puntata che è risultata emozionante anche grazie all’ottima scrittura del personaggio di Sheldon Cooper (principale spinta comica nelle stagioni centrali rimasta però sempre un po’ troppo prevedibile). La sua è la storyline che più ha coinvolto il pubblico nell’episodio finale, e la sua vittoria del Premio Nobel ha permesso non solo di dare una giusta conclusione alle vicende di questo inimitabile personaggio, ma anche di restituire quella genuinità delle prime stagioni che The Big Bang Theory aveva perso in corso d’opera.

2) Faremo questo per sempre – Cougar Town

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Cougar Town (640×355)

Subito dopo la fine di Scrubs nel 2009, Bill Lawrence ha fatto partire il suo nuovo progetto seriale, Cougar Town, andata avanti per 6 stagioni fino al 2015. L’idea iniziale di una commedia che si muovesse sulla linea della stessa comicità della serie che lo aveva reso famoso agli occhi del pubblico all’inizio si era rivelata vincente e aveva dato la giusta spinta a questo prodotto con protagonista Courteney Cox. Intendiamoci, Cougar Town non ha mai raggiunto i livelli di Scrubs, ma le sue prime stagioni hanno senza dubbio portato un’ulteriore freschezza nel panorama seriale, con puntate commoventi ma anche divertenti e godibilissime. Si è mossa costante per sei stagioni su questo andamento, senza mai dare vita a episodi particolarmente potenti, finché non è arrivato il momento di concludersi anche per questa serie tv.

Il finale dell’ultima stagione, intitolato Faremo questo per sempre, si è rivelato estremamente emozionante. È riuscito a ricreare l’atmosfera di Scrubs in episodi come Il mio disastro, dove la morte di Ben ha fatto provare sensazioni fortissime a chiunque abbia guardato la puntata (anche a distanza di anni). La conclusione di Cougar Town ha riportato sullo schermo la bellezza del lavoro più conosciuto di Lawrence, anche se per poco tempo. Ogni elemento si è incastrato alla perfezione. La magia di quei momenti ha salvato Cougar Town dal passare inosservata e ha reso Faremo questo per sempre uno dei finali delle serie tv che abbiamo apprezzato maggiormente.

3) La fine dei giochi – The Wire

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The Wire (640×367)

Va detto, purtroppo. Anche The Wire ha rischiato di scivolare in basso con la sua penultima stagione. Ci troviamo di fronte a una delle serie televisive meglio scritte di sempre, a un ritratto impietoso e veritiero della società americana e del suo rapporto controverso con il mondo del crimine, della droga e dei media. Anche a livello linguistico, The Wire si è sempre dimostrata all’avanguardia. Fin dalla prima stagione, andata in onda nel 2002, il pubblico sapeva di aver iniziato una serie che gli avrebbe cambiato la vita. Ogni stagione ha affrontato magistralmente una diversa problematica sociale, ma la vera protagonista della serie è rimasta sempre Baltimora, la città in cui è ambientata.

Sebbene quasi tutto il dramma della HBO sia stato impeccabile, la quarta stagione è stata la più debole di tutte, nonostante abbia approfondito la questione delle mancanze nel sistema scolastico americano. Eppure, The Wire è stata in grado di recuperare e tornare a far impazzire il pubblico. Con la quinta e ultima stagione ha risalito la corrente ed è tornata piano piano all’origine, fino a che l’ultimo episodio (La fine dei giochi) non ha rimesso ogni cosa al proprio posto. Tutti i personaggi hanno compiuto un’evoluzione e ognuno di loro è stato pronto a iniziare, in qualche modo, una nuova vita.

Uno dei finali delle serie tv che più apprezziamo, perché non salvare The Wire sarebbe stato un vero peccato.

4) Amor Fati – The Devil’s Hour

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The Devil’s Hour (640×393)

Appena sbarcata su Amazon Prime Video, lo scorso 28 ottobre, The Devil’s Hour ha diviso le opinioni del pubblico. C’è chi l’ha apprezzata e ha ritenuto come sempre magistrale il lavoro di Peter Capaldi e chi invece, pur avendo trovato incredibile la sua interpretazione non è riuscito a passare sopra al caotico svolgimento dei sei episodi che compongono questa miniserie prodotta da Steven Moffat. La prima puntata di questo thriller psicologico ha messo tanta carne al fuoco, ha introdotto tematiche affascinanti e sarebbe stato bello se fossero state trattate in maniera più approfondita. Lucy, la protagonista, ha dei déjà vu che le permettono di ricordare il passato e, in qualche modo, il futuro. Ma su questo argomento, quasi nulla viene svelato nel corso della serie, e la protagonista finisce per sfruttare le proprie visioni in maniera piuttosto banale, per aiutare il detective Ravi Dhillon nelle indagini su alcuni efferati omicidi di cui Gideon (Capaldi) è responsabile.

Con un andamento un po’ confusionario e a tratti fin troppo vicino al fantasy per un thriller psicologico di questo tipo, The Devil’s Hour ha recuperato però con l’ultima delle sei puntate, con il suo finale, intitolato Amor Fati. Oltre che a rimettere in ordine tutti i tasselli e a essere carico di azione, l’ultimo episodio ha regalato anche dei colpi di scena agli spettatori, che hanno finito per ritenere interessante solo troppo tardi il lavoro di scrittura di Tom Moran.

5) Padre Frank pieno di grazia – Shameless

shameless finali serie tv
Shameless (640×399)

Eccola qui, una delle commedie drammatiche più famose e amate di sempre. Una fabbrica di personaggi bizzarri e fuori di testa, un covo di problemi ma anche di risate. Shameless ha portato sul piccolo schermo una grande famiglia disfunzionale per ben 11 stagioni e ha provato a rimanere costante fino alla fine ma purtroppo non c’è riuscita. Anche la serie di John Wells ha avuto i suoi momenti no e questi, non a caso, hanno coinciso con le ultime stagioni. Shameless aveva perso un po’ del suo spirito drammatico già prima che Emmy Rossum abbandonasse la serie, quindi già a partire dall’ottava stagione. I personaggi rischiavano di diventare fin troppo caricaturali e la parte comica cominciava a prendere il sopravvento sulla parte più forte ed emotiva della serie, che poi era quella che l’aveva resa unica nel suo genere.

Alcuni fan erano dell’idea che la chiusura perfetta per questa dramedy avrebbe dovuto coincidere con l’uscita di scena di Fiona, nella nona stagione, ma il finale dell’undicesima, in fin dei conti, si è rivelato un’ottima chiusura. L’atmosfera delle prime stagioni è tornata per un attimo a inondare lo schermo e, anche se Fiona e Frank non hanno avuto una conclusione davvero soddisfacente, il cuore pulsante di Shameless è tornato a battere, e ha permesso alla serie di essere salvata in calcio d’angolo da un finale approssimativo che avrebbe potuto deludere definitivamente le aspettative del pubblico.

6) Amici per sempre (2ª parte) – How I Met Your Mother

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How I Met Your Mother (640×366)

Solo a distanza di anni alcuni fan di How I Met Your Mother hanno rivalutato l’episodio finale, intitolato Amici per sempre (2ª parte), che inizialmente aveva dato vita a una divisione nettissima nel fandom della serie. Se le prime stagioni sono state uniche e indimenticabili, piene di momenti commoventi e di altri in cui non si riuscivano a trattenere le risate, come accade molto spesso quando una serie è particolarmente longeva, le ultime stagioni avevano generato un coinvolgimento minore da parte del pubblico. La nona stagione in particolare aveva lasciato gli spettatori con alcune perplessità legate allo svolgersi troppo frenetico e sbrigativo delle azioni dei personaggi principali, alla corsa in avanti inarrestabile delle loro storyline.

Eppure, quando il finale di serie è andato in onda, il 31 marzo 2014, ogni cosa è tornata al proprio posto. Tutto si è incastrato di nuovo e i pezzi del puzzle che How I Met Your Mother aveva sparso nel corso degli anni si sono riuniti per dare un’immagine chiara e definita della serie. Era giusto che la sitcom creata da Craig Thomas e Carter Bays si concludesse con il ritorno di Robin e Ted dopo il lutto subito da quest’ultimo. Un finale introspettivo, emozionante e atteso per così tanto tempo da aver inizialmente generato una sensazione di spaesamento. Con il tempo, però, abbiamo riscoperto la sua vera bellezza e possiamo dire con certezza che Amici per sempre ha salvato in calcio d’angolo tutta la serie, la cui unicità era stata messa in pericolo da due ultime stagioni un po’ traballanti.

7) Risvegli – Suburra

suburra finali serie tv
Suburra – La serie (640×365)

Suburra – La serie ci era stata presentata all’inizio come profondamente connessa all’omonimo film del 2015, diretto da Stefano Sollima. Aureliano (Alessandro Borghi) e Spadino (Giacomo Ferrara) avrebbero dovuto odiarsi come ci era stato mostrato nel film gangster, ma le abbiamo dato il beneficio del dubbio, immaginando che nel corso delle stagioni si sarebbe riconnessa alla pellicola originaria. Abbiamo atteso e ci siamo innamorati di questa serie. Abbiamo iniziato a fare il tifo per il folle duo formato dai giovani esponenti delle famiglie mafiose romane, anche se non avremmo dovuto. Eppure con la seconda e la terza stagione Suburra ha perso colpi, ha iniziato a romanzare troppo gli avvenimenti e a seguire in maniera piuttosto evidente i desideri dei fan, allontanandosi sempre di più dal film a cui avrebbe dovuto ricollegarsi.

Quindi, sebbene del tutto inaspettato, il finale della terza e ultima stagione ci è sembrato comunque la migliore conclusione possibile per questa serie Netflix Italia. Suburra si è discostata una volta per tutte dal film, allungando la lista delle differenze che separano i due prodotti, ma dimostrando di essere un progetto a sé, senza troppe pretese. Ha avuto il coraggio di fermarsi alla terza stagione con un colpo di scena che nessuno aveva immaginato e ha rimesso al proprio posto ogni elemento, facendo rivalutare in positivo la serie nel suo complesso.

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