3) The Prisoner
Una recensione a questo capolavoro anni Sessanta la trovate qui. Il finale al momento della sua prima messa in onda destò le ire dei fan tanto che McGoohan, regista e protagonista della Serie Tv, fu costretto a vivere rintanato per qualche settimana.
In realtà il finale, l’unico possibile, rappresenta la dimostrazione della profondità interpretativa di The Prisoner. Di quella lotta infinita contro le costrizioni della società e i fantasmi che albergano nella nostra anima. La lotta contro quel Super Io (il numero 2) e quell’Es (il numero 1) che provano costantemente a impadronirsi di noi stessi, di sottometterci alle loro regole (o non-regole) e renderci vittime inerti della società in cui viviamo. Parti inanimate di un meccanismo consumistico perverso.