Non è semplice vivere in una scatola. Sei costretto a rivedere le tue abitudini, i tuoi comportamenti, i tuoi ideali e i tuoi sogni. E se quella scatola è la prigione di Wentworth, diventa tutto più difficile.
Questo è l’inizio della storia di Franky Doyle.
A Wentworth è nato il personaggio di Francesca.
Si fa chiamare Franky, a testimonianza della sua forza e della sua determinazione. Non si può fare altrimenti in prigione, non si può essere altrimenti in prigione.
Non a Wentworth almeno.
Franky rompe le regole, cambia l’equilibrio della realtà e trasforma la prigione e chiunque ci sia dentro. Contribuisce così, a creare un nuovo caotico equilibrio, dettato dalle sue regole.
Siamo pur sempre dietro le sbarre, ma il regno che lei ha costruito ha permesso di rivalutare non solo le detenute, ma anche i metodi di custodia, le ingiustizie e la vita all’interno di Wentworth (come descritto in questo articolo).
Franky si adatta all’ambiente in cui si trova. Non si ribella alla sua indole, non cede ai ricatti e non accetta compromessi. È questa la personalità della top dog, e lei la accetta completamente, si adegua, facendo tutto ciò che è necessario.
È così che nasce, come qualcuno da temere.
Eppure il suo fascino e il suo carisma appaiono evidenti, a conferma del fatto che non c’è solo la parte oscura. Franky Doyle non è solo questo, è quello che deve far emergere, ma c’è dell’altro. Un’altra parte che viene fuori piano, gradualmente, attraverso il tempo.
La vediamo comparire non appena si vede costretta ad affrontare la realtà, quando uccide la Governatrice credendo fosse la sua rivale di sempre, Jacs, o quando abbandona la sua posizione e tutto ciò che gestisce in prigione per preparare la sua difesa e andare finalmente via da Wentworth. È lì che emerge la vera Franky, la donna che non deve fingere, la donna che può essere libera da tutto ciò che prima la teneva prigioniera.
È questa sua parte che riesce a darle dei legami, veri e intensi. Con Bridget, che non fa altro che aiutarla a riemergere dal suo passato, per elaborarlo. È lei che cambia le cose, soprattutto quando finalmente Franky riesce ad uscire dalla scatola.
Il loro è un amore proibito, ma la storia con Bridget la riporterà in vita, le darà speranza e le darà ragione di essere ciò che lei vuole essere. Fuori da Wentworth ha tutto ciò che non aveva da anni, scopre di avere una sorellina e quello che sta creando le piace. Ma non si può dimenticare quello che è stato.
Ha bisogno di tornare lì per poter definitivamente vivere. Per quanto sia stato brutto e devastante il lungo periodo passato a Wentworth, è comunque il suo vissuto. I ricordi che ha sono legati indissolubilmente a questo, e non vanno via. Non possono essere dimenticati.
Riconosce le sue paure. Ed è quello che le serve e che la porta ad evolvere come personaggio. Perché è più umana e fragile di quanto sembrasse all’ inizio della Serie Tv.
È semplicemente unica, come lo è la sua amicizia con Bea e Boomer. Intreccia con loro affetto e intensità, come qualcosa che non si trova solo in prigione, ma è anche altrove, in un luogo sicuro in cui rifugiarsi e a cui chiedere aiuto.