Attenzione: non continuare con la lettura se non vuoi leggere spoiler su New Girl, Friends, Superstore, BoJack Horseman, The Big Bang Theory, One Tree Hill, After Life.
Spesso succede che quando si guarda la prima puntata di una serie, fin da subito si intuisca quale sia il finale o quale potrà essere la conclusione della vicenda. Più volte capita di intuire lo svolgimento di una qualsiasi storyline già dai presupposti narrativi, che si considerano familiari e conosciuti. Siamo talmente abituati a riconoscere le dinamiche che spesso ci illudiamo di poterle indovinare; a volte succede, altre volte rimaniamo totalmente sconvolti dal finale. In ogni caso ci sono alcune serie che, pur avendo un finale piuttosto prevedibile, hanno saputo sfruttarlo al meglio rendendolo coerente con l’intera vicenda (si pensi a Friends come esempio su tutte). Il trucco forse è proprio questo: arrivare ad una conclusione che sia a tratti scontata ma che abbia un’affinità con il mood dell’intera serie. Solo in questo modo possiamo perdonare ad una qualsiasi serie una certa prevedibilità. La verità è che abbiamo un occhio troppo allenato e saturo di serie televisive e siamo ormai diventati dei veri maestri a riconoscere qualsiasi tipo di intreccio e di sotto trama e forse sempre più elementi ci sembrano scontati. Ma ciò che è importante è sempre la coerenza: finché un finale ci appaga per la sua integrità con il resto della serie, possiamo considerarci soddisfatti e il “vissero tutti felici e contenti” ci sta benissimo, a tratti ci commuove. D’altronde, alcune delle migliori serie hanno avuto un finale scontato eppure quanto ci è piaciuto. Vediamole insieme:
1. Friends e non solo: New Girl
L’abbiamo amata tutti e tutti abbiamo pensato fin dalla prima puntata che Jess e Nick sarebbero finiti insieme. Non c’è da vergognarsi. Così è andata e non potevamo esserne più entusiasti. New Girl parte da una trama molto semplice: una ragazza va a vivere in un loft con altri tre uomini e intraprende con loro una fortissima amicizia (ha sicuramente tra i suoi maestri la tanto amata Friends). Ma quando guardiamo New Girl pensiamo subito all’amore: Jess è una donna innamorata della vita, completamente entusiasta quasi di ogni cosa, sempre sorridente e gentile con tutti, a tratti disillusa. Eppure, ci illude anche a noi. O meglio, ci spinge a credere nell’amore talmente tanto che alla fine soddisfa le nostre attese. Jess con Nick, Winston con Aly ma soprattutto Cece con Schmidt. Perché la storia d’amore più bella della serie è senza dubbio quella tra la bella Cece e il particolarissimo Schmidt. Se entrambe le ragazze ci fanno penare fino all’ultimo prima di arrivare a capire i loro sentimenti per i rispettivi innamorati, Cece ci restituisce un’intensità davvero fuori dal comune. E il fatto che molti di noi si aspettassero una conclusione simile, non ha frenato la soddisfazione per il semplice fatto che sia successo.
2. Friends
L’intera serie segue delle linee che possono apparire scontate e che il più delle volte ci aspettiamo. Eppure, ancora oggi (a distanza di 20 anni) continuiamo a considerare Friends uno dei pilastri della serialità televisiva. E il motivo è molto più semplice di come può sembrare: Friends rimane sempre coerente a se stessa, nei suoi momenti di semplicità e in quelli di maggior complessità. Il finale non poteva giustamente essere da meno. I personaggi che amiamo e da cui continuiamo a trarre grandi insegnamenti, finiscono dove devono finire: Ross e Rachel insieme (in extremis, facendoci sudare sette camicie, ma insieme), Monica e Chandler saldi come rocce che realizzano il sogno di avere dei figli, Phoebe finalmente con un compagno come Mike e Joey con Joey, dedito al suo lavoro e all’amicizia. Diciamo che per lui forse Friends poteva fare qualcosa in più, eppure ci aspettavamo che sarebbe finita così. Friends, in questo senso, non sciocca, non sorprende ma allo stesso tempo non delude. Rimane nella sua comfort zone e non crea scompiglio e questo permette allo spettatore di rimanere affezionato a quell’ideale che la serie crea e si è creata nel corso degli anni. Non per niente Friends rimane la serie maestra di tante altre venute successivamente.
3. Superstore
L’ultima puntata di Superstore ripaga dell’intera serie. Le scene finali vedono ritratti tutti i personaggi della serie che festeggiano insieme davanti ad un barbecue, in un giardino che sembra davvero idilliaco. E lo è: restituisce la conclusione che tutti volevano per ognuno dei protagonisti. E così Amy e Jonah sembrano finalmente tranquilli, Dina e Garrett sono finalmente insieme, Mateo sembra davvero felice con il fratello di Amy e Cheyenne e Bo appaiono (forse per la prima volta) come una famiglia stabile e felice. Forse quello che stona un po’ è il mood felice e tranquillo che contrasta un po’ con la serie, che da subito appare molto frenetica e piena di eventi. Ciò che però ci lascia completamente soddisfatti del finale è sicuramente la gioia che ci fa provare per l’intera troupe; viviamo con loro talmente tante peripezie, attraversando svariati momenti di lotte e unioni, che il fatto che hanno una giusta e coerente conclusione ci fa sentire di aver concluso come si deve un vero e proprio percorso.
4. BoJack Horseman
L’intera sesta stagione di BoJack Horseman sembra voler concludere un grande caos con una grande redenzione. I personaggi della serie animata che vede il cavallo BoJack cecare di riacquistare il suo nome e la sua fama, sono forse alcuni dei personaggi più caratterizzati delle serie tv che abbiamo visto negli ultimi anni. Complessi e disorientanti ma di certo interessanti e stimolanti, i protagonisti di BoJack Horseman intraprendono un viaggio dentro se stessi dalla prima puntata e lo fanno coinvolgendo chiunque li segua. Avere una redenzione, in quest’ottica, significa per loro chiudere un cerchio che non poteva che chiudersi nel modo che vediamo. La sesta stagione dà un’ultima possibilità a BoJack, questa volta per davvero, e lo fa convincendo il pubblico del fatto che può sul serio redimersi e ottenere una soddisfazione. Allo stesso modo il pubblico rimane soddisfatto dell’unica occasione plausibile per BoJack e i suoi coprotagonisti e per questo sicuramente può sembrare leggermente scontato ma in effetti non è altro che l’unica opzione possibile.
5. The Big Bang Theory
No, il finale di The Big Bang Theory non è scontato. O almeno non così prevedibile come potremmo pensare. Immaginavamo che Howard e Bernadette sarebbero finiti col costruire una famiglia numerosa e forse sapevamo anche che Sheldon, in qualche modo, avrebbe ottenuto il suo agognato Nobel. Ma di certo nessuno di noi immaginava quante lacrime avremmo versato ascoltando il discorso di Sheldon davanti all’Accademia reale svedese di Stoccolma. Un discorso di ringraziamento che ingloba i suoi amici, la sua vera famiglia, che lo hanno reso chi è davvero: un uomo geniale con un cuore enorme. La parte leggermente più scontata è forse quella che segue le narrazioni amorose, come quella tra Leonard e Penny o Sheldon e Amy. Ma anche questa volta The Big Bang Theory ci stupisce e, anche se con un accento negativo, ci lascia sorpresi. Di certo nessuno, arrivati a quel punto della storia, avrebbe mai pensato che Penny avesse anche solo pensato ad avere un figlio. Eppure, gli autori decidono di concludere anche la coppia di Leonard e Penny, per i quali abbiamo tifato tutti dal primo momento, con un finale piuttosto omologato. Nonostante questo, il finale di The Big Bang Theory convince e rimane molto coerente con l’armonia della serie e per questo motivo siamo disposti ad andare oltre alcune conclusioni leggermente affrettate. D’altronde ascoltare quel discorso non fa che convincerci della bellezza della serie intera.
6. One Tree Hill
A Tree Hill i sogni diventano realtà e da subito i suoi abitanti capiscono che sognare in grande, funziona. One Tree Hill insegna a fantasticare e a credere nelle potenzialità che ognuno ha. E così da subito lo spettatore si immedesima in quei ragazzi e inizia a sognare con loro, ad appoggiare i loro obiettivi e a sostenerli come fossero i suoi. Per questo motivo ci si aspetta un finale che sia all’altezza di queste illusioni. E così è. Nathan entra in NBA, passa il resto della sua vita con Hailey e crea con lei una bellissima famiglia; Luca e Peyton sono finalmente insieme e ognuno di loro riesce a vivere del proprio sogno; Brooke (e su di lei forse si avevano le aspettative più alte) realizza il suo obiettivo di lavorare con la moda e trova finalmente qualcuno al suo fianco che combacia davvero col suo grande animo. Ovviamente il finale coinvolge tutti e regala un momento di vera e propria malinconia legata alla conclusione di una serie che ha fatto sognare tutti. Prevedibile? Assolutamente sì ma in questo caso non importa, quello che interessa è solo che i protagonisti con cui si empatizza per ben 9 stagioni abbiano finalmente ciò che si meritano. E con loro, tutti noi.
7. After Life
Che dire di una serie talmente complessa da risultare straordinaria. Ricky Gervais riesce nell’impresa di unire la sua fine e tagliente ironia con una tristezza enorme e dilaniante. E lo fa in modo magistrale, tenendo tutti incollati allo schermo fino all’ultimo frame. After Life lascia interdetti: si ride molto e si piange molto. Ma entrambe le cose hanno un senso. Come poteva finire After life se non così? Tony finalmente ritrova Lisa. Non sappiamo in che modo, non sappiamo il perché, non sappiamo come ci riesce. E va benissimo così. I personaggi che hanno accompagnato Tony nella sua risalita dal dolore più grande mai provato nella sua vita chiudono sorridenti il percorso che hanno intrapreso insieme a lui. Come un monito alla gioia, come a voler dire, ancora una volta, che anche nel dolore si può nascondere un momento di felicità. Tony inizia il suo cammino con una tristezza indefinibile che sembra ostacolarlo in ogni cosa che fa, ma riesce nonostante tutto a finirlo nell’unico modo possibile: andandogli incontro. Ritrovando, alla fine, ciò che non aveva mai lasciato davvero. E noi, con lui, non potremmo esserne più soddisfatti. E questa volta non solo per lo svolgimento di un finale a dir poco meraviglioso ma anche e soprattutto per il messaggio che lascia dietro di sé. Un messaggio di speranza e di coraggio che difficilmente può risultare banale.