Diciamolo: per quanto siamo ormai nell’ultima fase del 2023, e gli anni recenti abbiano sfornato dei veri e propri capolavori seriali, le serie tv anni Novanta continuano a esercitare un certo fascino, soprattutto per la generazione che con queste è cresciuta e ha sognato. La travagliata storia d’amore tra Dylan e Brenda in Beverly Hills 90210, i deliri esistenziali di Dawson Leery, la familiare amicizia dei protagonisti di Friends non passano mai di moda e anzi, con gli anni assumono una connotazione sempre più nostalgica che ci porta a vederle e a parlarne con ancora più piacere. Abbiamo visto e rivisto queste serie talmente tante volte da conoscerne ormai la trama a memoria, ma ci sono dei retroscena, degli aneddoti, delle curiosità del dietro le quinte che forse a qualcuno sono sfuggite.
E quindi, a più di vent’anni di distanza, mi sembra arrivato il momento giusto per recuperarli.
1 – Il primo bacio di Katie Holmes
Cominciamo questa lista parlando di una delle serie tv anni Novanta più memate di sempre: Dawson’s Creek. I ragazzi di Capeside ci hanno tenuto compagnia per sei stagioni, dal 1998 al 2003, e noi li abbiamo accompagnati nel passaggio dall’adolescenza all’età adulta, vivendo con loro tutti i drammi e le esperienze del caso. Il primo bacio, la prima volta, il distacco dalle proprie origini sono solo alcuni degli eventi cruciali che abbiamo affrontato con Dawson, Pacey, Joey, Jen e gli altri, ma molti ancora non sanno che per alcuni di questi le storie dei personaggi non erano poi così diverse da quelle degli interpreti. È il caso di Katie Holmes – il cui volto è ormai indissolubilmente associato a quello di Joey Potter – che con il suo storico personaggio condivide nientepopodimeno che il primo bacio. Durante la prima stagione di Dawson’s Creek, infatti, Joey conosce un ragazzo al quale racconta un bel po’ di bugie per sembrare più interessante e fare colpo. Missione compiuta, perché è proprio a lui che dà il suo primo bacio, e così fa anche la diciottenne Katie Holmes, che ha dichiarato di ricordare quel momento come estremamente imbarazzante.
2 – Quanti anni ha Gabrielle Carteris?
Torniamo al 1990, anno in cui ha fatto il suo esordio Beverly Hills 90210. Quello che oggi è un prodotto che paga lo scotto dei suoi anni quanto al trattamento di alcuni temi inseriti nella narrazione, è stato a suo tempo pioniere di un modo diverso di fare serialità adolescenziale, mettendo sul piatto tematiche all’epoca difficili da affrontare. Una tra queste, la questione della maternità in giovane età trattata attraverso il personaggio di Andrea Zuckerman. Interpretata da Gabrielle Carteris, la storyline di Andrea prende questa piega per giustificare la gravidanza dell’attrice, all’epoca trentatreenne. Tra Gabrielle e il suo personaggio ci sono parecchi anni di differenza: all’inizio di Beverly Hills 90210 i protagonisti sono liceali ma lei aveva già ventinove anni. L’attrice però non aveva intenzione di permettere a questo gap anagrafico di toglierle il ruolo, e per risolvere la questione ha semplicemente mentito. Gabrielle Carteris ha dichiarato infatti, anche sul contratto con il quale è stata scritturata, di avere diversi anni in meno della sua età effettiva, consultando però prima un avvocato per paura di essere perseguibile penalmente. La verità è venuta a galla solo tempo dopo, quando ormai Andrea era già entrata nel cuore di tutti gli adolescenti degli anni Novanta.
3 – Da dove viene Ursula Buffay?
I fan sfegatati di sicuro lo ricorderanno, per quelli meno fedeli invece forse sarà una sorpresa: esiste un crossover tra Friends e un’altra serie tv, Innamorati pazzi. In particolare questo riguarda Ursula Buffay, sorella gemella della più celebre Phoebe. Il personaggio di Ursula, che per non farsi mancare niente a un certo punto ha anche una breve relazione con Joey, nasce ben prima dell’inizio di Friends come cameriera del ristorante Riff’s e personaggio secondario di Innamorati pazzi. L’interpretazione di Lisa Kudrov nella serie colpì particolarmente gli autori di Friends, che proprio per questo furono maggiormente invogliati a dare a lei la parte di Phoebe. Ma l’amore per Ursula ha fatto ancora di più: è riuscito a farla uscire dal suo universo narrativo per entrare prepotentemente in quello del cult con Jennifer Aniston. Nel sedicesimo episodio della prima stagione di Friends, due personaggi di Innamorati pazzi entrano al Central Perk e confondono Phoebe per Ursula, dando inizio a un crossover che, paradossalmente, permetterà al personaggio di essere ben più sviluppato di quanto fosse nella sua serie originale.
4 – Un volto diverso per Phoebe Halliwell
Ma Friends non è l’unica serie ad avere la sua Phoebe. Conosciamo bene il potere del Trio e credo che nessun fan delle serie tv anni Novanta possa pensare alle protagoniste di Streghe senza avere ben presenti nella testa i volti delle loro interpreti: Shannen Doherty, Holly Marie Combs, Alyssa Milano e successivamente Rose McGowan. Eppure, per quanto ad oggi possa sembrare assurdo, il ruolo di Phoebe Halliwell non è sempre stato di Alyssa Milano. Nella prima versione dell’episodio pilota di Streghe, a interpretare la sorella minore del Trio è stata infatti Lori Rom: l’attrice ha lasciato però la produzione subito dopo aver girato la puntata e prima ancora che fosse mandata in onda, pare per ragioni relative al fatto che le sue credenze religiose non si sposassero troppo con i contenuti della serie. Subito dopo l’allontanamento di Lory Rom, Alyssa Milano fu scritturata per la serie e tutte le scene nelle quali il personaggio di Phoebe compariva furono rigirate, dando vita all’episodio Il Libro delle Ombre come lo conosciamo. Beh, col senno di poi non sarebbe potuta andare meglio di così.
5 – Francesca Cacace non è italiana (e non si chiama nemmeno Francesca)
Chi di voi non ha mai visto un episodio de La Tata? La serie che ha reso Fran Drescher famosa nel mondo è stata un vero e proprio cult e noi italiani ci siamo sentiti anche un bel po’ orgogliosi del fatto che la sua protagonista – Francesca Cacace – avesse le sue radici proprio nel nostro Paese. Quello che forse non tutti sanno però è che è tutto un bluff: niente nome italiano, niente Ciociaria, niente zia Assunta e zio Antonio, niente di niente. Nella versione originale de La Tata, infatti, Francesca si chiama Fran Fine, è ebrea, quelli che noi conosciamo come i suoi zii sono i suoi genitori e la meravigliosa zia Yetta in realtà è sua nonna. La scelta di effettuare questi cambiamenti nella traduzione italiana della serie deriva dalla necessità di creare situazioni e gag comprensibili anche nel nostro contesto nazionale, utilizzando quindi stereotipi che anche noi avremmo potuto conoscere. Oltre ai nomi, interi dialoghi sono stati cambiati per rendere la protagonista italiana e consentirci di comprenderne pienamente le origini. E il lavoro è stato fatto piuttosto bene, anche se scoprirlo è stato – almeno per quanto mi riguarda – un vero e proprio trauma.
6 – Ad Alyson Hannigan non piace cantare
Qui entriamo in una tendenza che tra gli anni Novanta e Duemila ci ha fatto sognare e cringiare allo stesso tempo: gli episodi musicali delle serie tv. Uno dei più belli è quello di Buffi l’Ammazzavampiri: nell’episodio 6×07 un demone porta gli abitanti di Sunnydale a cantare e ballare fino da arrivare a bruciare. Da questo episodio sono uscite canzoni ben più che orecchiabili, una fra tutte la mia preferita I’m under your spell, cantata dalle innamoratissime e dolcissime Tara e Willow. Ma sembra che Alyson Hannigan, interprete proprio di Willow, non abbia gradito girare l’episodio. Dai racconti provenienti dal set di Buffy l’Ammazzavampiri pare infatti che l’attrice abbia chiesto alla produzione di cantare il meno possibile, e le sue strofe si possono infatti contare sulle dita di una mano. Una richiesta simile è stata fatta anche da Michelle Trachtenberg, interprete di Dawn, che ha preferito ballare. Quanto alla protagonista Sarah Michelle Gellar, anche lei ha odiato girare questo episodio e si era addirittura palesata l’idea di doppiarne le parti cantate. Idea messa da parte perché è proprio cantando che Buffy fa una delle rivelazioni principali della stagione, e la sua interprete non voleva che un momento così importante fosse interpretato dalla voce di qualcun altro.
7 – Il rapporto tra Xena e Olimpia
Must delle (non solo) mie mattinate di influenza all’epoca delle elementari, Xena – Principessa Guerriera è una serie che è rimasta nel cuore di tutti coloro che erano bambini o ragazzini tra la fine degli anni Novanta e l’inizio dei Duemila. A fare breccia negli spettatori non è stata solo la protagonista ma anche la sua spalla Olimpia, Gabrielle nella versione originale. Quella tra Xena e Olimpia è una relazione che si evolve nel corso delle stagioni: all’inizio sono semplicemente allieva e maestra, ma nel tempo Olimpia cresce e così fa anche il sentimento che la lega alla principessa guerriera. Diventano amiche inseparabili e in ben più di un’occasione, soprattutto verso la fine della serie, sembra che tra le due ci sia qualcosa in più di un affetto amichevole o familiare. E pare che quest’ambiguità sia stata ben considerata anche dagli autori, consapevoli della piega che avrebbe potuto prendere. Dalle dichiarazioni fatte negli anni dagli autori stessi e dalle protagoniste della serie, durante il processo di creazione si era presa in considerazione la possibilità che tra Xena e Olimpia potesse nascere una storia d’amore vera e propria. Questa però non fu resa realtà – o per lo meno non esplicitamente – a causa del cattivo occhio posto sulla cosa dagli studios, e dalla volontà di mantenere le dinamiche in gioco tra Xena e Marte. Ma noi, che tra la principessa guerriera e Olimpia fosse vero amore, lo abbiamo sempre saputo.
8 – Tanti titoli per Friends
Pensavate che con Friends fosse finita qui? E invece no, a una serie come questa non può che essere data un’importanza particolare in questo articolo. E quindi torniamo alle sue origini con una curiosità relativa alla fase creativa: il titolo che la serie ha assunto e con il quale si è resa famosa in tutto il mondo non è quello ideato in origine. Diversi sono stati i titoli valutati prima di scegliere quello che poi si è rivelato perfetto: dall’eccessivamente complesso Once upon a time in the West Village al più moderato Insomnia Cafè (che mai scambieremmo con il Central Perk), passando per Six of One e Across the Hall. Quello che più si avvicina alla versione finale è Friends like us, che è stato però semplificato ulteriormente. Alla fine la semplicità ha avuto la meglio, e il titolo di questo cult non avrebbe potuto rappresentare meglio la storia a cui tanto ci siamo appassionati. Amici, semplicemente amici, e non c’è niente di meglio.
9 – Pacey Witter deve ringraziare Joshua Jackson
Concludiamo questa lista esattamente come l’abbiamo iniziata. Il finale di Dawson’s Creek è un episodio struggente e mette anche la parola fine al dubbio che la serie ha portato avanti per buona parte delle sue stagioni: Joey sceglierà Dawson o Pacey? La risposta la sappiamo tutti, il team Pacey ha vinto. Eppure, siamo stati molto vicini a veder trionfare Dawson. Nello specifico, come raccontato recentemente in un’intervista da Joshua Jackson, pare che il creatore della serie Kevin Williamson avesse fin dal principio l’idea di concludere la serie con la stabilizzazione della relazione tra Joey e il suo migliore amico. Sarebbe stata proprio una conversazione con l’interprete di Pacey a fargli rivalutare la situazione, facendogli comprendere che lo sviluppo vissuto dai personaggi nel corso delle stagioni andava da tutt’altra parte rispetto all’idea originale. Joshua Jackson ha affermato di essersi impegnato molto per portare Williamson dalla sua, ed è stato molto felice di esserci riuscito. E meno male, aggiungo io.