Le possibilità che le serie tv ci offrono sono vaste ed eterogenee e poggiano su prodotti così diversi capaci di coinvolgerci proprio per le loro diverse peculiarità. Ce ne sono alcuni che sanno commuoverci (qui gli episodi strappalacrime di Friends nel caso abbiate voglia di piangere), altri in grado di confonderci e alcuni che ci tengono compagnia nei momenti più tristi e sanno anche tirarci su il morale. Le serie tv sono pervasive della nostra esperienza quotidiana e immaginare di lasciarle fuori dai nostri discorsi di ogni giorno sarebbe impensabile. Spesso ricorriamo a citazioni e altre volte ridiamo insistentemente alle battute che ci divertono, introducendole anche nel nostro personale modo di esprimerci, sperando che chi ci sta di fronte possa capirci e ridere con noi.
Ecco le 10 battute ricorrenti più divertenti (e qui il riferimento a Friends non potrebbe mai mai mancare) nella storia delle serie tv:
1) “Hey campione, chi ha due pollici e non ti ascolta neanche? Bob Kelso! Come va?”
Ideata da Bill Lawrence e andata avanti per anni e anni, Scrubs è una delle sitcom americane più amate di sempre. Il titolo fa riferimento alla abituale pratica dei medici chirurghi di lavare le mani prima di operare, in questo caso però le mani sono dei principianti protagonisti J.D., Elliot e Turk. L’ospedale in cui la loro esperienza ha inizio, il Sacro Cuore, è popolato da altri bizzarri e sfaccettati personaggi tra cui il primario di medicina, il dottor Robert Kelso, una persona fredda, cinica, che antepone i soldi alla salute dei pazienti e prende decisioni senza lasciarsi influenzare dai sentimentalismi, debolezze e titubanze. Ah… e sapete chi ha due pollici e in questo momento non solo non vi sta ascoltando ma se ne sta anche fregando? Proprio lui. Una delle battute più versatili di sempre.
2) “It’s gonna be legen… wait for it… dary!”
Un’altra pietra miliare, considerata una discendente di Friends: How I Met Your Mother. Nel gruppo dei protagonisti spicca Ted, che nel racconto rivolto ai suoi figli cerca di ricostruire gli eventi che lo hanno portato a incontrare la loro mamma. Accanto a lui, la consolidata coppia formata da Marshall e Lily, la avvenente Robin Scherbatsky e uno dei personaggi più esuberanti di sempre: l’inconfondibile Barney Stinson che trasforma ogni occasione in una possibilità di rimorchiare e godersi i piaceri della vita. In sua compagnia è impossibile vivere nell’ordinarietà perché ogni cosa sarà leggen.. aspettate che arriva.. daria! LEGGENDARIA!
3) “That’s What She Said”
Parliamo qui di un personaggio iconico oltre che di una battuta ricorrente da lui creata: Michael Scott, interpretato da Steve Carell e protagonista indiscusso di The Office US. Vediamo emergere in lui un costante desiderio di essere al centro dell’attenzione che si manifesta spesso con un comportamento egoistico e bizzarro. Il suo motto, di cui spesso rivendica la paternità con i suoi colleghi, è “That’s What She Said“ e i fan della serie sanno bene di che stiamo parlando.
L’irrefrenabile Michael utilizza questa espressione anche nei casi meno adeguati come incontri di lavoro e deposizioni legali. Appena viene pronunciata una frase che potrebbe essere maliziosamente mal interpretata è scientificamente impossibile che il capo d’ufficio si trattenga dalla voglia di pronunciare la sua ironica battuta.
4) “Bazinga!”
Creata da Chuck Lorre, The Big Bang Theory nelle sue 11 stagioni ci ha regalato risate e intrattenimento puro grazie al suo iconico personaggio Sheldon Cooper che ha forgiato un gran numero di battute divenute emblematiche. Tra queste, un posto di rilievo indiscusso è dell’espressione “Bazinga!“, usata con i suoi amici quando vuole enfatizzare i suoi rari scherzi o le sue più comuni prese in giro (qui sveliamo ai più curiosi come sia nato). Il personaggio di Jim Parsons non perde occasione per pronunciare il suo tormentone nelle più disparate situazioni con i suoi compagni cervelloni Leonard, Howard e Raj.
Una parola che ha finito per accompagnare anche le burle organizzate per i nostri amici!
5) “A c*zzo di cane!”
Boris è un pezzo di storia della serialità televisiva italiana, proprio come Friends lo è in America. Senza ombra di dubbio questa perla nostrana non sarebbe stata la stessa senza la capacità di forgiare una sfilza di espressioni che ciclicamente ci hanno divertito senza stancarci anche dopo anni dalla sua conclusione. Prima fra tutte quella del mitico regista René Ferretti (Francesco Pannofino), costretto a realizzare una fiction come “Occhi del cuore” di bassissimo livello. Non è un segreto che tutto sia realizzato con scarsissimo interesse perché la realtà di una una televisione diversa non può esistere. Perciò l’unica soluzione è adeguarsi e creare “alla c*zzo di cane!“.
E chi almeno una volta nella vita non ha pensato svogliatamente di sbrigare i propri impegni seguendo la regola aurea del mitico Ferretti?
6) “Stavate parlando di me?”
Non potevamo non menzionare uno degli show italiani mandati in onda da Italia 1: Camera Café, la sitcom atipica ambientata interamente davanti a un distributore automatico nell’area relax di un’azienda. A reggere le surreali ed esilaranti vicende di impiegati e dirigenti è il duo formato da Luca Bizzarri (Luca Nervi) e Paolo Kessisoglu (Paolo Bitta). Tra scherzi e beffe a danno dei loro colleghi più deboli e impacciati come Silvano e Patti, emerge il presuntuoso “Stavate parlando di me?” di Bitta che col suo smisurato ego da uomo di successo (anche se non mancano i casi in cui spesso fa cilecca) si intromette inopportunamente nelle conversazioni, spesso pagandone le conseguenze.
7) “Ya Basic!”
Creata da Michael Schur, The Good Place si è guadagnata un posto fra le serie tv che meglio affrontano il tema dell’aldilà in maniera originale.
La protagonista Eleanor Shellstrop (Kristen Bell), in seguito alla sua morte, viene spedita in un posto idilliaco creato per i più meritevoli. Peccato che questa sua ascensione sia un grosso sbaglio, dato che la donna si è distinta per una condotta di vita lontana da ogni filosofia etica. Inoltre, il suo personaggio si è reso cinico e divertente al tempo stesso proprio per alcune espressioni poco carine da rivolgere ai suoi interlocutori in svariate occasioni come “Ya Basic!“, una specie di insulto, un modo per dire noioso, banale e prevedibile nella maniera più cattiva possibile.
8) “Oh mio Dio, hanno ucciso Kenny”
South Park è uno degli esempi di come anche le serie d’animazione possano trattare temi di politica e attualità, sfatando tabù e demonizzazioni della società, attraverso la parodia e la commedia nera. Fra i quattro bambini protagonisti, Kenny col suo giubbotto arancione, si distingue per una sua peculiare caratteristica: viene ucciso in quasi tutti gli episodi riapparendo nell’episodio successivo come se niente fosse accaduto prima. A queste disparati morti, spesso stupide, altre volte violente e brutali, non può mancare la frase dei suoi amici Stan e Kyle che reagiscono esclamando: “Oh mio Dio! Hanno ammazzato Kenny!“.
9) “Hey, how you doin?”
Friends ha creato un mondo destinato a durare rappresentando un punto di riferimento costante per il genere anche negli anni successivi alla sua chiusura. Attorno ai suoi personaggi sono nati vari modi di dire, espressioni consolidate ormai nella memoria di chiunque, specie in quella dei telespettatori più infoiati. Dal fastidiosissimo “Oh my God” di Janice, la storica vecchia fiamma di Chandler, all’unico e inconfondibile “Hey, how you doin?” di Joy. Le occasioni in cui questa frase ritorna sono disparate nelle lunghe dieci stagioni di Friends. Il giovane è infatti un grande amante delle donne e questa frase sembrerebbe riuscire ad ammaliarle e a farle cadere ai suoi piedi.
Chi afferma di non aver mai provato a sfruttarne il suo potenziale nella vita di ogni giorno sta mentendo spudoratamente.
10) “D’oh!”
Non potevamo concludere questa rassegna se non con una delle espressioni più comuni del nostro repertorio espressivo. Il “D’oh!” di Homer Simpson, il pigro padre di famiglia più famoso della serialità animata d’America. Lo usiamo anche noi, proprio come lui, quando ci accade qualcosa di spiacevole, quando urtiamo e ci facciamo male o più semplicemente quando compiamo qualche stupida azione. Accompagnato dal classico gesto della mano sulla fronte, il capofamiglia Simpson ha creato un’esclamazione originale usata da grandi e piccini, amanti e non del cartone.