Un’informazione per i pochi a cui il caldo non ha squagliato i device normalmente utilizzati: luglio è stato un ottimo mese per le serie tv. Non l’avremmo mai detto, visti i funerei presupposti che normalmente accompagnano i palinsesti estivi, ma è stato un ottimo mese. E non solo grazie a From, serie che si sta affermando sempre più anche da noi e che ha concluso la sua seconda corsa italiana nelle ultime settimane, ma anche grazie a una buona sequenza di première, ritorni e messe in onda sulle varie piattaforme che hanno offerto un’ampia scelta a un pubblico più che trasversale. Grazie a tutto questo, abbiamo portato a casa anche il secondo appuntamento con la rubrica di fine mese dedicata alle serie tv più interessanti del mese. Con toni semiseri e scanzonati da accompagnare con un sacrosanto mojito in spiaggia, diversi spunti utili per rimpolpare la watchlist e un presupposto di fondo che il sottoscritto ci tiene sempre a chiarire: quella che segue non è una classifica delle migliori serie tv del mese né si ferma alle serie effettivamente partite nel mese di riferimento, ma ingloba anche le produzioni partite in precedenza che sono andate avanti nel periodo in corso e persino quelle arrivate a cavallo col mese precedente. Perché non è il caso di formalizzarsi oltremisura, suvvia.
Mancheranno quindi diverse serie tv d’alto livello che hanno segnato positivamente il luglio seriale del 2023, e in compenso si cercherà sempre di parlare con un linguaggio insolito di serie di cui riteniamo non si sia parlato abbastanza. O quantomeno di serie di cui non si è ancora detto abbastanza, in questi termini. Con uno schema libero e colloquiale mirato al darvi dei consigli che auspichiamo possano essere graditi. Detto questo, possiamo partire: abbiamo tante cose da dire a proposito di From, morti che parlano, disturbanti luoghi di villeggiatura, piccoli giganti, giganti piccoli e di anziani che si levano i vestiti anche se nessuno aveva chiesto loro di farlo. Pronti? Iniziamo. L’abbiamo già detto che si parlerà di From? Ah sì.
- Not Dead Yet (dal 28 giugno 2023, stagione 1) – Disney+
- Voto: 7/10
Prima era rimasta incinta pur non avendo mai fatto sesso con nessuno nella vita, mentre ora parla coi morti pur non essendo ancora morta: interessante la vita dei personaggi interpretati da Gina Rodriguez, eh? Beh, lo è. E lo è pure Not Dead Yet, distribuita da alcune settimane su Disney+ nell’indifferenza generale. Un peccato perché di nuove comedy interessanti in giro ce ne sono ben poco e questa può rientrare legittimamente nella categoria. Una comedy simpatica e brillante, divertente e intelligente nel portare a casa un ottimo risultato senza aver chissà quali orizzonti narrativi in mente: la semplicità, se non si scambia con la banalità, paga sempre. E il cast d’ottimo livello fa il resto: ritroviamo infatti, tra gli altri, la Cece di New Girl e la Dina di Superstore, tornate in scena dopo aver dato vita a due personaggi molto rappresentativi degli ultimi anni. Mica male, per una serie finora snobbata un po’ da tutti. E per una produzione, già rinnovata, che non ha alcuna intenzione di esalare prematuramente l’ultimo respiro.
- Un ottimo motivo per guardare Not Dead Yet: gran parte di chi l’ha vista non è ancora morto.
- Un ottimo motivo per non guardare Not Dead Yet: potremmo sentirci molto meno vivi di gran parte dei morti della serie.
2. Young Sheldon (dal 2 giugno 2023, stagione 6) – Infinity+
- Voto: 7.5/10.
Ah, ma è ancora in onda? Vi diamo una notizia: sì, Young Sheldon è ancora tra noi. Persino in ottima forma nel corso della sua sesta stagione, dopo una quinta in cui aveva dato degli importanti segni di cedimento. Gli autori sembra l’abbiano capito e hanno corretto il tiro attraverso una soluzione coraggiosa. Come? Togliendo al giovane Sheldon Cooper, quello che dovrebbe essere il primattore principale di una comedy incentrata sulla sua infanzia, il sostanziale ruolo da protagonista. Perché sì: Sheldon c’è sempre e una volta che ci si abitua alla repentina esplosione della pubertà di Iain Armitage fa ancora la sua gran figura, ma non è più il fulcro narrativo del racconto. Meglio concentrarsi su una gravidanza inaspettata, un baby padre, una sorella problematica e i tormenti di una coppia ormai arrivata al capolinea, no? Pare di sì, visti i risultati ottenuti negli ultimi mesi. E va bene così: Sheldon, divertente ed emotivamente coinvolgente, non era il protagonista di The Big Bang Theory e lo è diventato sul campo, mentre in Young Sheldon fatica sempre più ad attirare l’interesse del pubblico e ha finito per cedere il passo a un cast sempre più corale. Bazinga.
- Un ottimo motivo per guardare Young Sheldon: non è The Big Bang Theory.
- Un ottimo motivo per non guardare Young Sheldon: non è The Big Bang Theory.
3. Young Rock (dal 10 luglio 2023, stagione 3) – Sky
- Voto: 7/10.
Una serie con The Rock? Con The Rock che parla di se stesso e della propria vita mentre corre per diventare il Presidente degli Stati Uniti? Con tanti mini The Rock, comunque giganteschi, che invadono un periodo storico lungo quarant’anni e oltre? Seriamente? Seriamente. Perché Young Rock, da non confondere con Young Sheldon, non è niente male. E The Rock, attraverso un approccio autoreferenziale ironico e a tratti sorprendente, ha dato vita a una gran bella produzione, terminata con una terza stagione in cui ha decisamente dato il meglio di sé. Certo: vi sentirete molto piccoli e fuori forma a prescindere dall’impegno profuso ma allo stesso tempo vi divertirete parecchio, imparerete qualcosa sul mondo del wrestling – un mondo troppo spesso investito dai peggiori pregiudizi – e conoscerete molto meglio un personaggio del quale si sapeva fin qui, essenzialmente, che fosse grande, grosso e simpatico.
- Un ottimo motivo per guardare Young Rock: The Rock e quell’incredibile somiglianza con Sheldon Cooper. Entrambi, a un certo punto, hanno avuto un’infanzia.
- Un ottimo motivo per non guardare Young Rock: tra gli effetti collaterali delle serie, è possibile riscontrare una voglia immediata di iscriversi nella prima palestra disponibile, fare un abbonamento annuale e poi mollarla dopo la terza seduta.
4. From (dal 19 maggio 2023, stagione 2) – Paramount+
- Voto: 8/10.
Sulla carta è uno scenario da sogno: un villaggetto isolato dal resto del mondo, silenziosissimo e immerso nel verde più sconfinato, pasti a scrocca in un ridente diner retrò, deliziosi villini già arredati in comodato d’uso gratuito, una rigogliosa comune, una ASL sempre attenta alle esigenze di ognuno, un amuleto in omaggio, costi di seppellimento azzerati e tanto altro. Poi, però, ci sono dei terribili mostri che a una certa ora della sera saltano fuori e dilaniano tutto quello che capita a tiro. E vabbè: anche volendo non puoi andartene da là in alcun modo manco fosse un imbarazzante pranzo di Natale, ma possiamo accontentarci? Sì, dai: non è che si possa avere proprio ogni cosa dalla vita.
Tutto questo e molto altro è From, un horror che zitto zitto sta conquistando il mondo e ha confermato con la seconda stagione di avere tanto da raccontare.
Protagonista di From? Harold Perrineau, il Michael di Lost: dopo aver passato vent’anni circa a urlare a squarciagola il nome del figlio, si è trasferito da una misteriosa isola deserta in mezzo al nulla a un misterioso villaggio deserto in mezzo al nulla. Nel dubbio, quindi, si sconsiglia di fare una gita fuori porta con lui.
- Un ottimo motivo per guardare From: vi suggerirà la scusa ideale per non uscire la sera quando non vi andrà.
- Un ottimo motivo per non guardare From: temete i mostri come la peste. E temete ancora di più l’idea di dover frequentare per forza i vicini di casa.
5. Full Monty – La serie (dal 5 luglio 2023, stagione 1) – Disney+
- Voto: 7.5/10.
Oh no: l’ennesimo sequel di cui non aveva bisogno nessuno. E chi se ne frega di che fine abbiano fatto i protagonisti di Full Monty, dopo venticinque anni. Ma dove pensavano di andare, con un presupposto del genere? Beh, sono andati più lontani del previsto. Con una miniserie dramedy molto più drama che comedy, cinque protagonisti che abbiamo imparato a conoscere al di là della superficie sulla quale si era mossa l’iconico film e uno schema semiantologico che ha dato vita a un prodotto dalle tante particolarità. Caratterizzata da un’accentuata critica sociale andata ben oltre gli spunti dell’opera madre, attraverso un linguaggio impregnato di attualità che ha smentito ampiamente lo scetticismo iniziale. Riderete poco ma penserete tanto, e tutto sommato poteva andare peggio di così. Molto peggio di così. Perché ora abbiamo quasi bisogno di una seconda stagione, e chi l’avrebbe mai detto.
- Un ottimo motivo per guardare Full Monty, la Serie: stavolta hanno deciso di non spogliarsi integralmente.
- Un ottimo motivo per non guardare Full Monty, la Serie: pensate che la vostra terza età sarà schifosa, miserabile e ai margini del sistema previdenziale? Full Monty vi darà ragione definitivamente.
Antonio Casu