La serie Game of Thrones (che trovi qui in streaming) ha costruito un mondo narrativo complesso, popolato da centinaia di personaggi, ognuno con una storia unica e un impatto, grande o piccolo, sul corso degli eventi. Tra questi, ci sono figure che, pur essendo apparse in un solo episodio, sono riuscite a lasciare un segno indelebile nella memoria degli spettatori. Alcuni hanno arricchito la trama di dettagli, altri hanno rappresentato momenti chiave nella narrazione, mentre altri ancora hanno affascinato per il loro carisma o la tragicità delle loro storie. In questo articolo esploriamo dieci di questi personaggi, spesso trascurati nei bilanci finali della serie, ma che meritano di essere ricordati per il loro contributo unico. Da incontri fugaci ma significativi a presenze enigmatiche che hanno scatenato teorie: ognuno di loro ha portato qualcosa di speciale nel mondo di Westeros.
1) Roslin Frey, inconsapevole ago della bilancia di Game of Thrones
Roslin Frey, nipote di Lord Walder Frey, è apparsa in un unico episodio di Game of Thrones. Lo stesso in cui ha incontrato per la prima volta Edmure Tully, suo futuro marito, e lo ha sposato nella stessa notte. Il piano originale di Walter Frey prevedeva il matrimonio tra sua nipote e Robb Stark: ma la cosa non andò in porto. Robb si innamorò di Talisa Maegyr e, nel tentativo di rimediare alla sua rinuncia, offrì a Roslin la mano di Edmure Tully come consolazione. Il resto è storia, verrebbe da dire. Fu proprio questo piccolo “malinteso” tra le due famiglie a causare le disastrose Nozze Rosse, ordite proprio da Walder Frey, in combutta con i Lannister e i Bolton. Tornando a Roslin, dunque, pur avendo praticamente un’unica battuta pronunciata sull’altare, il suo personaggio è sicuramente centrale visti i risvolti narrativi della terza stagione di Game of Thrones.
Roslin sperava di non essere una delusione per Edmure, obbligato a “sacrificarsi” al posto di Robb. I due, in realtà, sembravano andare d’accordo, lasciando intendere al pubblico che avrebbero potuto avere un matrimonio felice. Se solo non fosse che il nonno di Roslin aveva pianificato di tradire gli Stark nel massacro più noto di tutta Game of Thrones. Edmure, ad ogni modo, viene fatto prigioniero dai Frey proprio durante la prima notte di nozze. Nonostante tutte le sventure, Edmure è riuscito, quantomeno, a concepire un figlio con Roslin. Quest’ultima diede alla luce un maschio non molto tempo dopo che il marito fu portato via (oltre il danno la beffa anche per lei). La nascita del bambino ha garantito la prosecuzione della linea dei Tully, soprattutto perché Edmure è ora l’ultimo erede maschio vivente. Perciò, anche se non ha avuto il tempo di mostrare il suo carattere, Roslin Frey ha contribuito all’eredità di un’altra grande famiglia di Westeros.
2) Ed Sheeran, forse il cameo più sorprendente di tutta Game of Thrones
È sorprendente da ricordare, ma Ed Sheeran ha avuto un breve cameo nella settima stagione di Game of Thrones. Quella del cantante britannico fu un’apparizione che a suo tempo suscitò molta curiosità tra i fan. Il cantante interpretò un soldato dei Lannister senza nome: l’unica a interagire con lui fu Arya Stark, la quale viaggiava con un piccolo gruppo di commilitoni attraverso i boschi. La cosa sorprendente fu che Ed Sheeran e gli altri soldati si rivelarono ben diversi dai classici uomini al servizio dei Lannister, tendenzialmente ritratti come arroganti e spietati. Questi, invece, si dimostrarono gentili e rispettosi, accogliendo Arya intorno al loro fuoco e condividendo con lei cibo e vino. Durante questa scena, i soldati si confidarono con Arya, raccontandole dei loro veri desideri, che riguardavano semplicemente la volontà di tornare a casa dalle famiglie.
Questo momento è stato molto importante per Arya, che per la prima volta ha capito che le persone che considerava sue nemiche erano in realtà esseri umani ordinari. Questo incontro le ha fatto capire come molti soldati, da entrambe le fazioni, non fossero altro che pedine in un gioco spietato. La scena con protagonista Ed Sheeran è stata come un’oasi nel deserto bellico di Game of Thrones. In quel momento, in viaggio verso Approdo del Re con l’intento di uccidere Cersei, Arya ha avuto la possibilità di riflettere su cosa significasse essere nemici. Questo incontro fugace non solo ha approfondito la complessità morale della serie, ma ha anche mostrato un’ulteriore sfaccettature dell’evoluzione di Arya. Il pubblico ha potuto intravedere un significato prezioso della serie: persino nella vendetta più feroce c’è spazio per la compassione e la riflessione.