Il fantasy è uno di quei generi ricchi, capaci di generare saghe dal successo incredibile, ma anche, molto spesso, mirati verso un preciso pubblico di riferimento. Si tratta di uno dei generi più divisivi che ci siano, perché di frequente poco aperto a contaminazioni e caratterizzato da stilemi e schemi narrativi fissi e sempre ben riconoscibili. Quante volte, di fronte alla richiesta di valutazione di una serie tv o a un film fantasy, si è risposto che dipende dall’essere amanti o meno del genere? Sicuramente in gran parte è così, ma poi arrivano serie come Game of Thrones capaci di ribaltare questo assunto e di diventare davvero universali.
Il fantasy è un genere ricco di tradizione, ma è anche capace di espandersi oltre i propri confini, senza comunque perdere mai la propria identità. Proprio questa ricchezza fa sì che ci siano alcune opere, che si tratti di serie tv o di film, che sono in grado di assumere dei connotati talmente ampi da travalicare le barriere del fantasy, diventando dei prodotti accessibili a un pubblico molto più ampio, anche a quello che non è amante di questo genere. Game of Thrones è sicuramente l’esempio più calzante, ma ce ne sono anche altri e oggi ne esploreremo cinque, a dimostrazione dell’estrema ricchezza del genere fantasy.
Game of Thrones
È decisamente doveroso partire da una serie del genere, da quello che è stato uno dei più grandi successi mediatici nella storia delle serie tv e già solo questo basta a capire perché è presente in questa lista. La serie di HBO è un’opera talmente grande da avere tantissimi risvolti e relegarla al fantasy significa assumere uno sguardo decisamente miope sul prodotto. Legata al genere rimane senza dubbio la cornice, ma poi Game of Thrones vi sovrappone talmente tante letture che è impossibile non trovare un punto di vista da cui guardare con interesse alla serie.
Non è un caso se Game of Thrones ha avuto tutto questo successo, perché in essa convivono tantissime anime, dal dramma politico alla letteratura di viaggio, fino chiaramente a elementi puramente fantasy. Il tutto crea un mix perfetto, dove ogni spettatore trova la sua pietanza preferita e la gusta, assaggiando poi anche tutte le altre prelibatezze che rimangono nel banchetto. Game of Thrones è una serie per chiunque, per qualsiasi tipo di utente con qualsiasi tipo di gusto. La dimostrazione è data dalla viralità estrema della serie, un vero e proprio unicum nella produzione seriale fantasy e probabilmente anche nella produzione seriale in generale.
Game of Thrones e non solo: Queste oscure Materie
Dopo aver parlato di Game of Thrones, restiamo in casa HBO con un’altra serie capace davvero di interessare un pubblico trasversale, pur mantenendo una visibile cornice fantasy. Anche qui, il segreto di Queste Oscure Materie è quello di assumere delle chiavi di lettura che vadano ben oltre il genere fantasy, anche se rispetto a Game of Thrones la varietà è più ristretta e il mirino è più centrato. Travalicando la propria cornice, Queste Oscure Materie mette in atto una feroce, e quanto mai contemporanea, critica alla religione, intesa sia come sistema di idee che come comunanza di uomini.
Filosofia, scienza e sociologia si mischiano in questa serie che ha dei risvolti talmente pragmatici da interessare moltissimo anche chi non mastica il genere fantasy. A quest’operazione, poi, si unisce una produzione di altissimo livello, che inspiegabilmente non ha ottenuto la risonanza che meritava, ma che rimane una grande testimonianza del sempre eccezionale lavoro di HBO. Queste Oscure Materie è un’opera con delle implicazioni incredibili, sotto tanti punti di vista, ed è capace di innescare profonde riflessioni, cifra perfetta della sua capacitò di allargarsi oltre i propri confini di genere.
Shadowhunters
Dai due enormi capolavori di HBO Game Of Thrones e Queste Oscure Materie passiamo a una saga che forse non ha ancora trovato la sua massima realizzazione scenica, anche se è passata sia da un adattamento cinematografico che da uno seriale. Per un motivo o per un altro, Shadowhunters non ha ancora ottenuto quella consacrazione che invece ha da tempo la sua controparte cartacea, ma rimane comunque un’opera enorme e soprattutto capace di attirare moltissimo anche chi non ama il fantasy.
Rispetto a Game of Thrones e Queste Oscure Materie, qui persino la cornice fantasy è smorzata dall’ambientazione urbana, che si traduce in una New York capace di rendere molto più moderno e attuale il racconto. Ad attenuare ancora di più le costrizioni del genere concorre anche il teen drama, tendenza ben visibile in Shadowhunters e per certi versi anche messa in evidenza, soprattutto nella serie tv. Il fantasy rimane ben visibile nella natura dei personaggi e in determinati schemi narrativi, ma come per le altre opere sopracitate è solo una delle chiavi di lettura, che convive con le altre, che invece ben si sposano con le esigenze di un pubblico non amante del genere. In attesa di un adattamento che consacri definitivamente la saga, sia il film che la serie tv di Shadowhunters sono sicuramente un’ottima soluzione per far masticare un po’ di fantasy anche a chi non ama il genere.
Game of Thrones e non solo: Lucifer
Vale qui per Lucifer un po’ il discorso fatto per Shadowhunters: perfino la cornice fantasy viene smorzata, grazie ancora una volta a un’ambientazione cittadina, che ottiene nella serie con Tom Ellis ancora più forza. Lucifer è in realtà un’opera estremamente contaminata, perché la struttura narrativa è quella del crime drama, molto evidente nella scelta di incentrare ogni puntata su un caso, con una forte verticalità degli episodi, ma mantenendo sempre un occhio fissa sullo sviluppo orizzontale della trama.
A conservare l’anima fantasy in Lucifer concorrono sicuramente la trama orizzontale, ma soprattutto i personaggi e pure qui c’è una forte mutuazione, com’è chiaro che sia, dal mondo biblico, punto d’interesse anche per chi magari non è legato al genere fantasy. Tutti questi connotati rendono Lucifer una serie veramente trasversale e anche in questo caso, come per Game of Thrones, a testimoniare questa universalità del prodotto c’è il suo successo, sicuramente non paragonabile a quello della serie HBO, ma comunque grande e soprattutto capace di superare i confini di gradimento di un certo tipo di pubblico specializzato. Ancora più di Shadowhunter e Queste Oscure Materie, Lucifer è davvero una serie che può piacere tanto a chi non ama il fantasy, perché persino a livello strutturale possiede diverse anime.
Percy Jackson
Chiudiamo questa rassegna invece passando definitivamente al cinema, anche se presto pure la saga di Percy Jackson avrà una propria, interessantissima, produzione seriale. Ad ogni modo, le due pellicole dedicate all’opera di Rick Riordan, nonostante alcune critiche non positivissime soprattutto per il secondo capitolo, sono un altro esempio di produzione fantasy che può piacere senza problemi a chi non ama il genere. Un po’ come in Lucifer, c’è una forte contaminazione che aiuta in tal senso, quella col mondo della mitologia greca, un campo d’interesse vasto e affascinante, capace di mitigare sensibilmente le costrizioni di genere e di rendere l’opera universale.
Come per Shadowhunters, siamo in attesa di un’opera che rendi definitivamente giustizia alla controparte cartacea, ma anche in questo caso i film di Percy Jackson sono sicuramente un’ottima soluzione per chi non ama il fantasy, ma vuole comunque confrontarsi con questo genere, come lo sono Lucifer e Queste Oscure Materie e come ovviamente lo è Game of Thrones, il massimo esempio di trasversalità in un genere che tradizionalmente viene considerato chiuso, e che invece come abbiamo visto può possedere diverse anime e allargare sensibilmente i propri orizzonti.