La delusione è quel sentimento di amarezza di chi vede che la realtà non corrisponde alle sue speranze. Consapevolmente o inconsapevolmente, tendiamo ad anticipare mentalmente ciò che potrebbe essere e ci si carica quindi emotivamente, e più passa il tempo e ci si avvicina all’evento, più la tensione sale. E zac! Il momento arriva, ma non è per nulla all’altezza delle aspettative. Troppe, troppe volte è successo con scene attesissime delle serie tv. Un esempio calzante è Game of Thrones, che ci ha caricati come una molla per ben otto stagioni e poi ci lanciati dritti verso un cocente disappunto. Ma non è la sola ad averci deluso.
1) La morte del Re della Notte (Game of Thrones)
L’ottava stagione di Game of Thrones ha diviso i fan. Molti l’hanno odiata, alcuni l’hanno trovata stranamente coerente con la piega che aveva assunto. Ma su una cosa sono tutti d’accordo: la morte del Re della Notte è stata una totale delusione. È dalla quarta stagione che viene introdotto questo essere, forgiato dai Figli della Foresta che l’hanno reso potente, glaciale, immortale. È lui che controlla l’esercito dei non morti, è lui che costituisce l’antagonista spaventoso di Game of Thrones. Sembrava imbattibile, un essere sovraumano con il potere della vita e della morte e con lo scopo di annichilire la stessa esistenza. Abbiamo fantasticato sulla sua fine, come e chi l’avrebbe ucciso e ci siamo dati alle più disparate teorie. Ma abbiamo costruito solo castelli in aria.
Alla fine, è Arya Stark che lo infilza nella battaglia di Grande Inverno con la sua daga in acciaio di Valyria, provocando in questo modo la completa distruzione dell’armata dei morti. Il Re della Notte muore in modo banale, come un normalissimo essere umano. E la nostra delusione schizza alle stelle.
2) Il bacio tra Maeve e Otis (Sex Education)
L’abbiamo aspettato per ben tre stagioni. Per tre stagioni abbiamo pazientemente aspettato che Maeve e Otis fossero pronti per dichiararsi l’uno all’altra. Ma ogni volta che sembrano finalmente sul punto di baciarsi, di perdonarsi e di stare insieme, ecco che qualcosa o qualcuno si metteva in mezzo. La terza stagione ci ha regalato quel momento che tanto agognavamo, in quella stazione di servizio dimenticata da Dio. Ma la verità è che, quando si sono baciati, siamo rimasti delusi.
Quel bacio è arrivato troppo tardi. Probabilmente gli autori non si aspettavano che la coppia Otis-Ruby avrebbe riscosso un successo pari a quello Otis-Maeve e sicuramente non immaginavano che sarebbe stata la prima a essere la vera protagonista della nuova stagione, eclissando completamente quella più storica. Ma abbiamo aspettato troppo e il troppo stroppia: difficoltà su difficoltà, incomprensioni, pessimo tempismo. A un certo punto ne siam usciti sfiniti e a consolarci ecco Ruby, una boccata d’aria fresca rispetto al tira e molla un po’ stantio dei due protagonisti.
3) L’arrivo della Sparrow Academy (The Umbrella Academy)
La seconda stagione di The Umbrella Academy si chiude con un’anticipazione: la promessa dell’arrivo di supereroi provenienti dalla Sparrow Academy. La curiosità non ha fatto che aumentare nell’attesa della terza stagione, anche perché l’inserimento di questi nuovi personaggi equivale al tentativo di staccarsi dall’opera cartacea originale, dal momento che la Sparrow Academy viene appena menzionata nei fumetti di Way. Ma il problema è che il loro arrivo ha deluso un po’ tutti, come la stagione in sé per sé.
La sensazione che si ha è di pura confusione. Non abbiamo neanche il tempo di fare la conoscenza con questi bizzarri personaggi della nuova accademia che già ne compiangiamo la morte, ma il tutto accade con una tale velocità che neanche i personaggi stessi sembrano particolarmente toccati dalla loro dipartita. Il problema è stato questo, un po’ come è accaduto in Game of Thrones: ci aspettavamo qualcosa che è arrivato, ma è arrivato troppo in fretta, chiudendo il capitolo con estrema banalità.
4) Il bacio tra Anne e Gilbert (Anne with an E)
Chiamatemi Anna (in inglese Anne with an E) ci ha letteralmente incantati per tre stagioni e avremmo voluto che in realtà la serie non avesse una conclusione così prematura (Forse non è la fine – La prima puntata dopo l’ultima puntata). Uno dei punti cardine della serie è la storia d’amore tra la protagonista e il suo compagno di classe Gilbert. Seguiamo l’evoluzione del loro rapporto che passa da una rivalità e competizione tra i banchi di scuola a un’amicizia sempre più sincera, che nasconde in realtà sentimenti ben più profondi. Ma quanto abbiamo dovuto attendere per vedere finalmente i due protagonisti dichiararsi l’uno all’altra e scambiarsi così il primo (e unico) bacio?
Abbiamo aspettato questa scena con impazienza per tre stagioni. E quando è arrivata semplicemente non è sembrata più giusta. Il momento era passato e questo bacio è sembrato quasi una involuzione del loro rapporto, non è stato al passo con la loro storia, come se l’avesse sminuita.
5) L’incontro tra Sherlock e Eurus (Sherlock)
Siamo convinti ormai che l’unico modo per dare un finale degno a Sherlock sia tramite un film. La quarta stagione alla fine si svela essere la chiave per la risoluzione dell’enigma più grande e che non avremmo mai pensato potesse essere chiarito: Sherlock Holmes. E la soluzione si trova nascosta tra le mura di un carcere di massima sicurezza. Eurus, la sorella minore del celebre investigatore, sembrerebbe essere non solo la mente dietro i casi che si parano davanti al protagonista e al suo amico nel corso dell’ultima stagione, ma soprattutto l’origine dei problemi che attanagliano la mente del protagonista.
Sicuramente è stato affascinante scoprire la verità sul passato degli Holmes, chi fosse in realtà Barbarossa, cosa gli avesse fatto Eurus e perché Sherlock abbia rimosso completamente l’esistenza della sorella, chiudendo la verità dietro una porta mai aperta del suo palazzo mentale. Ma il tutto è stato troppo frettoloso. Non abbiamo avuto modo di metabolizzare o di approfondire il rapporto tra i due fratelli. Da questo finale e dal loro incontro ci saremmo aspettati molto di più.
6) La dichiarazione tra Stiles e Lydia (Teen Wolf)
Prima ancora che Jeff Davis avesse valutato concretamente la possibilità di una storia d’amore tra Stiles e Lydia, noi avevamo già creato la Stydia, accontentandoci di fanfiction negli anni d’oro in cui queste proliferavano per sopperire alla mancanza di momenti romantici tra i due nel corso della serie. È vero, abbiamo avuto un bacio nella terza stagione, ma poi più nulla fino alla prima parte della sesta. E a quel punto Jeff Davis ha dovuto darsi una mossa, perché la serie stava finendo e tra i due non c’era ancora stato nulla.
Così la piazza lì: alla fine del primo episodio della sesta stagione Stiles pronuncia la fatidica frase “Remember I love you”, poco prima di scomparire, catturato dalla Caccia Selvaggia. Non per sminuire il momento o la loro storia fatta di crescita personale ed evoluzione, ma la verità è che il crescendo emotivo si è interrotto dopo la terza stagione. E questo improvviso picco è arrivato senza un’adeguato climax, senza caricare il colpo, finendo per passare in sordina.
7) La resurrezione di Ciro (Gomorra)
È vero stiamo parlando di Ciro l’Immortale, come ci aveva già preannunciato il film questi avrebbe fatto ritorno dalla terra dei morti. Aspettavamo con ansia il suo ritorno e aspettavamo soprattutto una spiegazione su come abbia fatto a salvarsi. Ma non è mai arrivata. La sua resurrezione è stata liquidata con fonti scientifiche che testimoniano che un uomo sparato al torace e gettato in mare può effettivamente sopravvivere. Ma come? Il suo salvataggio è passato subito in secondo piano, mentre Ciro era già pronto al suo ritorno dopo essersi nascosto in Bulgaria.
Ma anche al momento del ritorno a Napoli non abbiamo potuto fare altro che storcere il naso. Genny, il suo migliore amico costretto a sparargli, è stato tenuto all’oscuro di tutto e quando vede quello che per lui era come un fratello di sangue non reagisce come ci saremmo aspettati. Si ritrovano per iniziare una guerra fratricida, una faida che non avremmo voluto vedere. Ciro è tornato completamente solo, e in pochissimo tempo è riuscito a costruire una piccola resistenza tale da detronizzare rovinosamente il nuovo re. È stato davvero troppo repentino.