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9 personaggi delle Serie Tv che hanno ispirato il mio percorso di vita

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Ciao sono Martina, ho ventisei anni e sono dipendente dalle serie tv. Ne ho viste tante, le guardo da quando ho memoria e, sembrerà strano a dirsi, ma alcuni dei miei primi ricordi sono proprio legati a loro. Le serie mi hanno accompagnata nelle diverse fasi della mia crescita da bambina a donna (più o meno) adulta e indipendente, mi hanno aiutata a sentirmi meno sola nei momenti più complicati e mi hanno spesso e volentieri fornito dei modelli a cui guardare. Ci sono personaggi, protagonisti o meno delle serie che ho visto, che in qualche modo con le loro storyline mi hanno ispirata, aiutandomi a capire chi volevo – e anche chi non volevo – essere, un po’ come degli amici più grandi di cui poter seguire i passi. Amici che però vengono da mondi diversi, dalla realissima New York di How I met your mother alla un po’ meno reale Westeros di Game of Thrones. Oggi è proprio di loro che vi parlo, sperando che possano essere di ispirazione anche per voi.

1 – Prue Halliwell (Streghe)

Game of Thrones

Un posto d’onore tra i personaggi che hanno ispirato il mio percorso di vita spetta sicuramente a Prue Halliwell, la primogenita del trio di Streghe. È proprio a Streghe che mi riferivo quando parlavo delle serie che popolano i miei primi ricordi: registravo gli episodi su VHS che ho divorato tanto da rovinarne intere parti, giocavo alle streghe con mia sorella e anche le mie Barbie diventavano per l’occasione le sorelle Halliwell. Io, ovviamente, ero Prue. Nei suoi confronti avevo (e ho ancora) un’attrazione e un’ammirazione senza precedenti. Prue è una donna decisa e indipendente, è abituata a fare da madre alle sue sorelle e questo l’ha resa da subito estremamente responsabile. Sotto una corazza difficile da scalfire si nasconde in realtà una donna sofferente, con un trauma molto forte che fatica a superare e che le impedisce persino di dire “ti voglio bene” alle sue sorelle. Ma Prue dà a se stessa il permesso di rendere visibili le sue debolezze, anche se con uno sforzo non da poco. Ciò che di lei è fonte di ispirazione non sono solo la personalità forte e lo spirito di sacrificio, ma anche e soprattutto il suo percorso di maturazione e apertura. Prue si mette in gioco, affronta i suoi demoni mentre combatte quelli della città, li sconfigge e si apre alla vita. E mi ricorda quanto sia importante permettere alle persone di volerci bene.

2 – Arya Stark (Game of Thrones)

game of thrones

La mia biografia qui sul sito di Hall of Series dice “Vorrei essere forte come Prue Halliwell e tenace come Arya Stark”, dunque mi sembra ovvio che anche la seconda meriti il suo posto in questa lista. Arya Stark è un personaggio che ho conosciuto molto tardi, dato che ho recuperato Game of Thrones solo nel 2019 prima dell’ultima stagione. Non per questo, però, è per me meno importante. Arya è una bambina che diventa una giovane donna in un contesto estremamente ostile: dopo aver visto suo padre morire comincia a viaggiare prima per scappare dai Lannister che la cercano, poi per ritrovare la sua famiglia e anche se stessa. A farle compagnia, una lista di persone da uccidere per vendicare i torti subiti. Ma in realtà Arya dimostra fin dai primissimi episodi di Game of Thrones, quando tutto è ancora tranquillo, di essere diversa da ciò che gli standard impongono. È una combattente, usa la spada mentre le sue coetanee giocano con le bambole o ricamano, e non si fa mettere i piedi in testa. Ma soprattutto, come detto, è tenace: non si arrende mentre le insegnano a combattere né quando si trova a farlo davvero. In un mondo in cui le donne delle famiglie come la sua sono destinate a essere delle lady, Arya si rifiuta rivendicando il suo diritto di essere “soltanto” Arya. E seguendo se stessa, arriverà a salvare il mondo.

3 – Willow Rosenberg (Buffy l’Ammazzavampiri)

Quello di Streghe e quello di Game of Thrones non sono gli unici contesti fantasy di grande ispirazione. Sono cresciuta con le serie tv anni Novanta/Duemila e alcuni personaggi li porto con me come se fossero gli amici di una vita: una di queste è Willow Rosenberg. Quando Buffy arriva a Sunnydale, Willow è una ragazza introversa che popola la sua vita di tanto studio e pochi amici. Cominciare a combattere i vampiri e le forze del male non solo le permette di usare la sua intelligenza e la sua abilità per un fine più grande del rendimento scolastico, ma le fa acquisire coscienza delle sue enormi potenzialità. Potenzialità che nel tempo si evolvono insieme a lei, trasformando l’adolescente insicura della prima stagione in una potentissima strega. Nella Willow adolescente rivedo un po’ me ai tempi delle scuole medie, quando più che l’anima della festa ero una ragazzina che non riusciva proprio a trovare il suo posto. Con gli anni non sono diventata una strega (purtroppo) ma proprio come Willow ho capito dove voglio stare, cosa voglio fare e soprattutto quali sono le persone che mi rendono felice. Ed è anche grazie a personaggi come lei che ho capito di potercela fare, soprattutto quando il mondo reale sembrava dirmi il contrario.

4 – George O’Malley (Grey’s Anatomy)

Game of Thrones

L’insicurezza è mia compagna di vita almeno tanto quanto le serie tv, e alcuni personaggi sono per me un’ispirazione proprio perché riescono a loro modo a superarla. Uno di questi è George O’Malley, un personaggio che Grey’s Anatomy ha perso decisamente troppo presto. Tra gli specializzandi delle origini George è decisamente quello più dolce e tranquillo, e quello che forse riesce a carburare sul lavoro con più difficoltà. Si blocca durante il suo primo intervento, ma pian piano acquisisce capacità e sicurezza, riuscendo addirittura a operare un uomo a cuore aperto in un ascensore. Ancora, quando fallisce il suo esame decide di non mollare, di impegnarsi ulteriormente e di ripeterlo per prendere il posto che merita. Nelle relazioni sentimentali le cose non gli vanno poi tanto meglio, imbarcandosi in diverse storie complicate e in un matrimonio fallimentare. Eppure la storyline di George è quella di un personaggio che non molla e che, per quanto possa sembrare fragile, si spezza ma non si rompe. La sua evoluzione lo rende un uomo coraggioso e un medico capace, e la sua decisione di lasciare Seattle e arruolarsi lo dimostra. Peccato che non arrivi poi molto lontano, morendo investito da un autobus per salvare una donna.

5 e 6 – Miranda Hobbes e Steve Brady (Sex And The City)

Miranda e Steve sono in assoluto la mia coppia preferita di Sex And The City. Ci tengo a specificare che mi riferisco solo alla serie madre, dunque addio film e ciao ciao a And Just Like That, dove sia alla coppia che ai singoli personaggi (Steve in primis) a mio avviso non viene resa giustizia. Miranda è un’avvocatessa di successo, una donna realista e spesso cinica che ha raggiunto la sua indipendenza e porta avanti una vita agiata. Steve invece è un barista, un uomo semplice con una personalità interessante ma lontano anni luce dal contesto sociale di Miranda. I loro sembrano due mondi che proprio non possono incontrarsi ma che riescono a fondersi in modo unico. Steve è da subito molto propenso nei confronti di Miranda, lei al contrario ha bisogno di tempo per capire che lui può essere la persona giusta proprio perché così lontano da tutti gli uomini con i quali è abituata a stare. Tra i due comincia una relazione che tra alti e bassi, tra prendersi e lasciarsi, porterà alla nascita di un figlio e durerà vent’anni.

Ma perché Steve e Miranda sono di ispirazione? Beh, lo sono per il modo in cui vivono la loro relazione. Si amano, e questo è palese. Si amano anche quando non stanno insieme, e forse in questi momenti anche di più. Per far andare a buon fine il loro rapporto si scontrano con una lunga serie di ostacoli materiali, sociali e culturali che all’inizio sembrano enormi da superare. Ma quanto vale il giudizio della società rispetto a un sentimento vero? Poco. Steve e Miranda ci mettono un po’ a capirlo, ma lo realizzano e poi lo dimostrano più volte. Nessuno dei due perde la propria essenza per l’altro, nessuno cambia se stesso né pretende che sia l’altro a cambiare. Sono così e si amano così. Per una persona come me, una persona per cui i sentimenti possono essere un taboo più di quanto siano una gioia da vivere, Miranda e Steve non sono solo una fonte di ispirazione: sono un vero e proprio daily reminder.

7 – Barney Stinson (How I met your mother)

Barney Stinson

Parliamo ancora d’amore restando a New York, perché non bisogna andare per forza nella Westeros di Game of Thrones per trovare ispirazione. Se è vero che Ted Mosby e l’amore sono il fulcro della serie, è altrettanto vero che il percorso sentimentale più interessante e ispirante di How I met your mother è invece quello di Barney Stinson. Barney è tra i personaggi della serie quello che crea le dinamiche più divertenti. Il suo ruolo, almeno nelle prime stagioni, è quello del dongiovanni: sta con un numero di ragazze quasi inquietante e per conquistarle mette in atto strategie che raccoglie addirittura in un libro. Quella che sembra essere una persona assurda (e ninfomane) si rivela però nel corso delle stagioni un uomo pronto a superare i suoi limiti e ad aprirsi all’amore vero. Lo fa nelle relazioni sentimentali – prima di tutto e soprattutto con Robin – ma anche negli altri rapporti che la vita gli mette davanti, come quello con suo padre ritrovato dopo tanti anni. Barney Stinson è la prova del fatto che non è mai troppo tardi per cambiare, per capire se stessi e seguire una strada nuova. Una strada che non è di certo meno assurda, ma che è sicuramente quella più giusta per lui.

8 – Alex Russell (Maid)

Game of Thrones

Maid è una serie che mi è entrata dritta nel cuore, anche e soprattutto grazie alla sua protagonista. Alex, interpretata da una talentuosissima Margaret Qualley, è una giovane madre che scappa da una relazione violenta insieme alla sua bambina. La serie ripercorre le difficoltà che Alex attraversa per uscire da dinamiche tossiche che aveva ormai interiorizzato, per entrare nel mondo del lavoro e per proteggere sua figlia. Un percorso non facile, caratterizzato anche dalla tentazione di tornare nella stessa quotidianità così sbagliata eppure così familiare. Ma Alex non molla. Ciò che più mi piace di lei è il suo essere un personaggio reale, con una personalità estremamente vera, sfaccettata e complessa. Come tutti noi compie scelte giuste e scelte sbagliate, si pente, torna indietro e poi guarda di nuovo avanti. E lo fa tenendo il suo obiettivo, la sicurezza di Maddy, sempre ben in vista. Alex è un’ispirazione perché si è dovuta adattare a un contesto difficile senza perdere – a discapito di quanto lei stessa creda – la speranza di poterlo cambiare. Cerca di trovare sempre nuovi modi per uscire dalle difficoltà, per farlo in modo indipendente, per ripartire da sé. E ci ricorda che farlo è possibile.

9 – Connell Waldron (Normal People)

Concludo questa lista con un personaggio di una serie che ho visto non molto tempo fa e che in alcuni – troppi – momenti mi ha ricordato me stessa. Connell Waldron è, insieme alla sua amica/fidanzata/significant other Marianne, protagonista di una relazione fatta di tanta attrazione, tantissima chimica ma altrettanta incapacità di dialogo. I due spesso non si capiscono perché proprio non riescono a dirsi ciò che vorrebbero, sul più bello si tirano indietro e sembrano parlare una lingua diversa l’uno dall’altra. Connell è un maestro in questo: va da Marianne per chiederle di ospitarlo per l’estate ma esce da casa sua dopo averle detto che tornerà nella loro città d’origine e che dovrebbero frequentare altre persone. Dio solo sa quante volte sono partita con l’intenzione di dire qualcosa di importante a qualcuno e poi ho fatto scena muta o detto tutt’altro. L’idea troppo spesso non corrisponde alla realizzazione, e questo fa male. Ma allora perché Connell Waldron è nella lista dei personaggi che hanno ispirato il mio percorso di vita? Beh, è qui perché mi ha permesso di guardarmi un po’ allo specchio e di vedere cose che non avrei voluto vedere, mi ha fatto notare dove sbaglio e a quali risultati i miei comportamenti possono portare. Insomma, una sorta di ispirazione al contrario. Ma se non è ispirazione questa, davvero non so cosa sia.

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