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7 attori che si sono dichiarati delusi per la morte del proprio personaggio

game of thrones
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Non siamo solamente noi fan-addicted a strapparci le vesti per la morte dei nostri personaggi preferiti. Capita anche, e più spesso di quanto si potrebbe pensare, che gli stessi attori prendano male la morte del loro personaggio, entrando talvolta in aperta polemica con gli sceneggiatori e non celando il loro risentimento. Esistono diversi casi, infatti, di volti delle serie tv che pubblicamente si sono dichiarati delusi per la morte del personaggio cui hanno prestato il volto, finendo anche per generare vortici di polemiche non indifferenti, pure relativi a serie tv dall’aura mitica come Game of Thrones o Lost.

Insomma, oggi proponiamo un viaggio attraverso la delusione di attori e attrici che non hanno digerito la morte del proprio personaggio, per i più svariati motivi. Tra chi pensava che potesse ancora dire molto e chi non riusciva proprio a uscire dalla parte che interpretava: scopriamo sette protagonisti che pubblicamente si sono lamentati per la propria “morte” nelle serie tv a cui hanno preso parte.

Cominciamo da Game of Thrones con Conlet Hill, interprete di Varys

Game of Thrones
Conleth Hill in Game of Thrones (640×360)

Cominciamo con uno dei volti celebri degli ultimi anni, ovvero quello di Conlet Hill, interprete di Varys in Game of Thrones. La serie di HBO nella sua lunga storia ci ha regalato tantissime morti, molte di queste controverse, e già essere arrivati all’ultima stagione dovrebbe essere una soddisfazione per un attore. Non la pensa così l’interprete di Varys, che non ha nascosto la delusione per la fine del percorso del suo personaggio in Game of Thrones. Conlet Hill ha raccontato che, dopo aver letto la sceneggiatura in cui appariva la sua ultima scena, si è sentito davvero distrutto e con un grande senso di fallimento addosso. Una reazione dura, che certifica il legame che l’attore aveva col suo Varys.

Nonostante questa delusione, però, crediamo fermamente che Conlet Hill sua orgoglioso del suo percorso in Game of Thrones, considerando che il suo personaggio, pur non essendo tra i principali protagonisti, è riuscito a spiccare in una serie così corale e di alto livello. Comprensibile la rabbia dopo un percorso così lungo, ma l’esperienza come Varys è stata davvero importante e longeva per l’attore, uno dei grandi simboli di Game of Thrones.

Oltre Game of Thrones, le polemiche hanno riguardato anche Lost, con Lance Riddick e il suo Matthew

Game of Thrones
Lance Riddick in Lost (640×360)

Da Game of Thrones passiamo a un’altra serie iconica, ma non per questo libera da polemiche. Anche Lost ha avuto il suo alto numero di morti e tra queste troviamo quella di Matthew Abaddon, personaggio interpretato da Lance Ridddick ed entrato nella serie a partire dalla quarta stagione, per uscire di scena, ucciso da Ben, dopo essere apparso in appena una manciata di episodi. Un percorso breve in Lost, ma significativo per Lance Riddick, che a margine di questa esperienza non ha nascosto la sua delusione per la morte del personaggio che interpretava.

L’attore, parlando della sua esperienza in Lost, si è detto contrariato perché pensava seriamente di poter diventare, nella quinta stagione, un personaggio ricorrente della serie. Le sue aspettative erano quelle di entrare in punta di piedi nel quarto capitolo e poi ritagliarsi il proprio posto nel quinto, diventando un volto noto di una delle serie più importanti di sempre, con conseguenti possibilità di successo. Capiamo la delusione di Lance Riddick, che ha flirtato con la fama di Lost, ma l’ha assaporata solo a breve, eppure anche se questa esperienza è stata limitata la sua carriera è stata comunque di alto livello, con ruoli importanti in serie quali Fringe e The Wire.

Da Game of Thrones a 24: Jeffert Nording e il suo Larry

Game of Thrones
Jeffert Nordling in 24 (640×360)

Dopo Game of Thrones e Lost, troviamo in questa lista un’altra serie di grande successo come 24 e un protagonista decisamente insoddisfatto per la morte del suo personaggio. Stiamo parlando di Jeffert Nording, che nella produzione Fox ha vestito i panni di Larry Moss nella settima stagione della serie, diventando uno dei volti più importanti del day 7 di 24. In realtà è abbastanza curioso scoprire le motivazioni dietro il disappunto dell’attore perché, a differenza di altri come l’interprete di Varys, si è soffermato sul significato della sua morte, non tanto sullo shock che ha provato per l’accaduto.

Secondo il protagonista di 24, la dipartita del suo Larry Moss ha delle implicazioni morali importanti. L’attore ha condannato la scelta di far morire i due personaggi (il suo e quello di Bill Buchanan) moralmente più importanti di quella stagione, diffondendo così un messaggio poco incoraggiante agli spettatori. Secondo Jeffert, 24 fa trasparire il messaggio, insito nelle parole di Jack e Renee, che non ci sia, spesso, scelta, mentre invece c’è, ed è quella di obbedire alla legge, come ha dimostrato Larry. Peccato però che, nell’ottica di Jeffert, la morte del suo personaggio lasci intendere che questa scelta porti alla sconfitta.

Antonio Jaramillo, interprete di Riz in Mayans MC

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Antonio Jaramillo in Mayans MC (640X360)

Da Game of Thrones e Lost a un altro universo iconico, quello di Sons of Anarchy. Siamo nello spin-off della celebre serie tv di FX, Mayans MC, e a lamentarsi della morte del suo personaggio è stato Antonio Jaramillo, interprete di Michael Ariza, detto Riz, nella serie. L’uscita di scena di Jaramillo avviene alla fine della seconda stagione, dopo essere stato protagonista di entrambi i primi due capitoli di Mayans MC. Un’esperienza comunque importante per l’attore, che però poteva essere ancora più consistente.

Antonio Jaramillo, infatti, non ha celato la delusione per la morte del suo Riz, affermando che il suo personaggio avrebbe potuto ancora dare molto allo show. L’attore si è anche mosso in prima persona, parlando con la produzione e chiedendo delucidazioni sulle scelte fatte e margini di rientro per il suo personaggio, ma non c’è stato modo di tornare in Mayans MC. Alla fine Jaramillo, così come tutti i fan di Riz, si è dovuto arrendere e accettare la morte del proprio personaggio.

Idris Elba e il suo Stringer in The Wire

Idris Elba in The Wire (640×360)

In questa lista troviamo anche un nome di altissimo profilo come quello di Idris Elba, protagonista di moltissimi film e serie tv di successo, tra cui spicca sicuramente Luther, grazie a cui l’attore ha ottenuto diverse candidature agli Emmy e ai Golden Globe. Idris Elba è stato protagonista, però, anche di un’altra grandissima serie, ovvero The Wire, dove interpretava i panni di Stringer Bell, un criminale che trova la sua fine nella terza stagione della serie di HBO.

Anni dopo la morte del suo personaggio in The Wire, Idris Elba ha raccontato di essere rimasto davvero scioccato alla lettura del copione. La morte di Stringer è stata una sorpresa non gradita per l’attore e anche per i fan, che si erano affezionati al personaggio, ma la scomparsa del criminale, come ha spiegato anche il creatore della serie David Simon, era estremamente funzionale allo sviluppo della trama. Questa esperienza, nonostante tutti i successi della sua carriera, rimane una ferita aperta per l’attore.

Mia Kirshner, protagonista in The L Word con il personaggio di Jenny

Mia Kirshner in The L Word (640×360)

La morte di Jenny Schecter è stata uno dei grandi temi dell’ultima stagione di The L Word, e ha lasciato delle scorie sia tra i fan che nella stessa Mia Kirshner, interprete del personaggio. Il finale di stagione, infatti, non dà alcuna delucidazione sulla morte di Jenny e per la spiegazione bisogna attendere l’uscita di The L Word: Generation Q, sequel della serie madre, che spiega che la morte di Jenny è arrivata per suicidio. Una scelta che non ha fatto per nulla piacere a Mia Kirshner.

L’attrice ha affidato il proprio pensiero a Twitter, dichiarando di rifiutarsi di credere che Jenny sia morta perché quello non era il destino che si meritava. La notizia del suicidio di Jenny ha scosso moltissimo Mia Kirshner, così come moltissimi fan, che per anni hanno atteso di scoprire la verità sulla fine di uno dei personaggi più amati di The L Word, per poi rimanerne irrimediabilmente delusi. Sia durante la sua esperienza con la serie che dopo, Mia Kirshner e Jenny hanno fatto molto parlare, spaccando in due il fandom e generando un vortice di polemiche destinato ad accompagnare, per sempre, il personaggio.

Da Game of Thrones chiudiamo con Buffy e la delusione di Emma Caulfield, interprete di Anya

Emma Caulfield in Buffy (640×360)

Chiudiamo questa rassegna con un’altra serie storica, sulla scia di Game of Thrones, Lost e 24. Qui si parla di Buffy e di uno dei personaggi centrali della serie, ovvero Anya, interpretata da Emma Caulfield. Dal suo esordio nella terza stagione, Anya è diventata un volto ricorrente e amato di Buffy, fino alla sua morte avvenuta nel finale di serie, che ha lasciato i fan scossi e scontenti. La stessa Emma Caulfield si è lamentata per il destino del suo personaggio, non tanto per la morte in sé, ma perché secondo l’attrice non ha avuto il giusto risalto, non rendendo giustizia a uno dei personaggi centrali della serie.

Emma non ha potuto nascondere la delusione per la morte di Anya e si è iscritta alla lunga lista di attori che non hanno digerito la scomparsa del proprio personaggio. Da Varys in Game of Thrones a protagonisti di Lost, 24 e così via che avrebbero potuto dare più alla serie in cui hanno lavorato: la lista è lunga la delusione, molto spesso, dà il via a polemiche e dibattiti che, così come il vissuto nel racconto, fanno ormai parte del bagaglio dei personaggi di cui abbiamo parlato.