Si è conclusa proprio nel 2019 Game of Thrones e con essa una stagione che ci ha regalato due battaglie bellissime, viste in The Long Night e The Bells. Entrambe sono state il frutto di una regia e di effetti speciali che hanno lasciato a bocca aperta, e che hanno contribuito a far entrare la serie, anche con i suoi difetti, tra le migliori del 2019 (qui per vedere la classica completa).
Oggi però parliamo di altre meravigliose battaglie, alcune famose altre un po’ meno, ma tutte accomunate da una cosa: la loro spettacolarità. Sia essa per motivi di realismo o per semplice e pura epicità.
Oggi vi proponiamo la nostra personale selezione delle cinque battaglie più belle nella storia delle serie tv.
1) Game of Thrones – La Battaglia dei Bastardi
Senza ombra di dubbio la battaglia che ha lasciato di più il segno. Ci troviamo nella sesta stagione di Game of Thrones e l’esercito del Nord, capeggiato da Jon Snow, sta per affrontare Ramsay Bolton. La puntata si chiama Battaglia dei Bastardi perché, come suggerisce il nome, i due leader sono entrambi bastardi.
Lo scontro è un crescendo di colpi di scena, in cui non si prende mai respiro. Proprio come se fossimo dentro la mischia, non riusciamo a capire da dove provengano i colpi e tra le urla e i corpi in preda ad agonizzanti spasmi di dolore, cavalieri e fanti si sfidano con inquadrature ralenti che rendono il tutto ancora più epico.
Come se non bastasse, non mancano richiami a reali tecniche militari del mondo antico, usate da entrambe le forze in gioco. La battaglia dei bastardi è adrenalina pura, senza esclusione di colpi. Uno scontro fantasy alla Game of Thrones in grande stile, grazie soprattutto al grande carisma dei due leader.
2) Band of Brothers – La battaglia di Carentan
Siamo in Europa, precisamente in Francia. È il 1944, e sono passati solo pochi giorni dallo sbarco in Normandia. L’aria si fa pesante e i soldati americani, stremati, arrivano alle porte della cittadina di Carentan, crocevia fondamentale per le vie di trasporto, in questo momento della storia sotto il controllo dei tedeschi.
Band of Brothers, miniserie HBO prodotta da Tom Hanks e Steven Spielberg, ci racconta di come quel crocevia passerà sotto il controllo degli americani dopo cinque giorni di dura e cruenta lotta tra le vie insanguinate della città.
Il realismo è impressionante, la strategia bellica di guerriglia in campi stretti ci mostra degli americani che faticano ad avanzare, mentre dalle finestre partono colpi e bombe che falciano soldati a ogni metro. Il suono delle mitragliatrici è un tutt’uno con la polvere che copre come una perversa pellicola quel macabro palcoscenico di eroi.
La stessa cittadina di Carentan sembra voler piangere e urlare dal dolore, i tetti delle sue case vengono spazzati via come fossero castelli di carta, le abitazioni violate da ogni soldato, amico o nemico che sia. Per ultimo, si percepisce l’angoscia e il terrore di un pericolo mortale dietro a ogni angolo, mentre vediamo il volto di un soldato gravemente ferito, guardare il suo amico, supplicando in silenzio la salvezza.
3) The Pacific – La battaglia del Tenaru
Ci troviamo anche questa volta nel periodo della Seconda guerra mondiale, ma in tutt’altra area geografica. È infatti l’Oceano Pacifico il protagonista di questa cruda battaglia. Poco dopo la tragedia di Pearl Harbor, gli americani sbarcano sull’isola di Guadalcanal, dove si consumerà una delle battaglie più cruente del periodo.
Gudalcanal è stata uno dei primi obiettivi militari degli Alleati nell’Asia Orientale, e The Pacific ci mostra questo primo tassello di una guerra che vedrà ancora tanti morti e un’immensa devastazione. La serie tv è un’altra perla HBO prodotta sempre da Steven Spielberg e Tom Hanks.
È il 21 agosto del 1942. È notte, e in un silenzio profondo e tombale gli americani cercano di capire dove è nascosto il nemico. A fare da colonna sonora solo il lento scorrere dell’acqua, quando all’improvviso una miriade di luci viaggia verso i soldati, e in quel momento il silenzio si frantuma.
Il caos si sprigiona come una forza incontrollabile, il cielo si illumina a intermittenza con le esplosioni dei mortai e delle bombe. Diventa tutto frenetico e la paura comincia a travolgere i soldati, e arriva come un pugno, dritta allo stomaco dello spettatore. Il terrore più puro si manifesta nel suo crudo realismo, in una battaglia in cui il nemico è nascosto e la notte sembra coprire con perversa ironia ogni soldato che cade morto.
4) Spartacus – La battaglia finale
Questa volta scordatevi l’accuratezza storica, sia dal punto di vista degli avvenimenti che dal punto di vista del realismo bellico. Questa battaglia è in questa lista solo ed esclusivamente per la sua epicità, che raggiunge livelli mai visti prima nel piccolo schermo.
Siamo nel 71 a.C. e l’esercito di Crasso si prepara allo scontro finale contro Spartaco e i suoi uomini. Nella storia dell’antichità, il guerriero trace rappresenta la rivolta del proletariato contro la classe dominante. Il desiderio di libertà contro l’oppressione. Eppure, come tutti sappiamo, la storia è sempre più complessa rispetto alle belle parole.
In questo contesto, nello specifico, un uomo sbaraglia intere coorti romane insieme ai suoi uomini, in acrobatiche e teatrali performance agonistiche, in cui Spartaco appare ai nostri occhi come un divinità assetata di sangue.
Inarrestabile persino di fronte allo stesso Crasso, prima del “colpo di scena” finale. Tutta la battaglia è visivamente bellissima dall’inizio alla fine e trasuda epicità in ogni angolo.
5) Vikings – L’assedio di Parigi
Una delle serie tv più viste e acclamate di History Channel, Vikings racconta delle colonizzazioni normanne in Europa usando come pretesto narrativo la figura del guerriero leggendario Ragnar Lothbrok (qui un’analisi sul personaggio).
L’assedio di Parigi, seppur non come al livello di Spartacus, ha il suo dosaggio di epicità. Le colonne sonore trasmettono energia e adrenalina pura, così come l’impeto e la ferocia dei vichinghi che si abbattono come un fiume in piena sulle difese parigine. La battaglia si svolge su più ambienti, l’ingresso, le mura e le vie della città.
In ognuno di questi momenti, Vikings comunica con efficacia tutte le problematiche annesse a un assedio, in cui la parte offensiva risulta essere sempre in maggiore difficoltà. Molto belle le ricostruzioni e le scenografie che fanno da sfondo ai combattimenti e interessanti i differenti arsenali bellici in dotazione ai due popoli, dalla balestra all’arco ricurvo.
La battaglia, anche se breve, è incalzante e non mostra alcun segno di cedimento, anzi trasmette un energia travolgente che ti fa sentire sul campo insieme ai guerrieri.