Ci sono diversi motivi per cui uno show televisivo potrebbe uccidere un personaggio. La prima è l’atmosfera sul set, molti attori infatti non riescono a integrarsi bene con gli altri membri del cast e finiscono per farsi odiare. In altri casi è semplicemente una scelta dovuta alla trama, quando gli showrunner tentano di scioccare il pubblico con morti tremende (Game of Thrones docet). È anche possibile che la fine del personaggio sia fondamentale e necessaria per l’arco narrativo dello show. Indipendentemente dal ragionamento, gli attori che si trasformano in personaggi cadavere, spesso e volentieri rimangono malissimo o sollevano enormi polemiche quando il loro personaggio viene rimosso da uno spettacolo. Anche se gli attori di solito capiscono il motivo, ciò non significa che non siano delusi quando il regista annuncia la fine della serie per il loro personaggio. In questo articolo vogliamo parlarvi proprio di questo: di 7 attori di serie tv che, eufemisticamente parlando, non hanno preso proprio bene la loro dipartita.
1) Conleth Hill
In qualche modo, l’intrigante e assetato di potere Varys, è sopravvissuto fino al penultimo episodio de Il Trono di Spade. Varys aveva offerto i suoi servigi a Daenerys ed era suo dovere assicurarsi che la Regina dei Draghi rivendicasse il Trono di Spade. Tuttavia, l’eunuco inizia presto a sospettare che Daenerys sia sopraffatta dal potere e che non sarebbe stata la migliore candidata per governare i Sette Regni. Varys dice a Tyrion che forse Jon Snow sarebbe stato un sovrano migliore di Daenerys e questo è stato considerato un atto di tradimento dall’aspirante regina che ha condannato il Maestro dei Sussurratori a morire nel fuoco, bruciato vivo da Drogon.
Dopo che Hill ha letto la sceneggiatura con la sua ultima scena, è rimasto devastato, arrivando persino a dire che niente lo avrebbe consolato. Riguardo alla sua fine, ha detto: “L’ho presa molto sul personale. L’ho preso come persona, non come attore o artista. Ho capito solo in quel momento le reazioni degli attori che erano stati nella stessa posizione molto prima di me. Non puoi fare a meno di sentire di aver fallito in qualche modo, di non aver soddisfatto alcune aspettative di cui non eri a conoscenza”. Non possiamo che capire Hill, anche se dovrebbe ritenersi fortunato, visto la strage di personaggi, a essere sopravvissuto così tanto nell’universo di Game of Thrones.
2) Nicollette Sheridan
Nicollette Sheridan ha interpretato Edie Britt nel drama targatoa ABC Desperate Housewives dal 2004 al 2009. Il personaggio, alla fine, è stato fatto morire in un incidente d’auto durante la quinta stagione della serie. All’epoca, Sheridan guadagnava $ 175.000 per episodio. Il creatore dello spettacolo, Marc Cherry, ha affermato che i produttori hanno deciso di eliminare Edie per motivi finanziari: tagliare Sheridan dal cast avrebbe fatto risparmiare allo spettacolo un notevole ammontare di denaro. La Sheridan, tuttavia, ha affermato di essere stata licenziata perché aveva parlato dell’ambiente ostile sul set creato dallo stesso Cherry e ha sollevato un enorme vespaio di polemiche.
Nicollette Sheridan ha deciso di citare in giudizio per 20 milioni di dollari la produzione. La causa affermava letteralmente: “La decisione di eliminare il personaggio di Nicollette Sheridan dimostra che Cherry e ABC si sono vendicati contro N. Sheridan per le sue lamentele su Cherry e sull’ambiente ostile del set”. L’attrice ha affermato che Cherry si stava “comportando in modo estremamente offensivo e aggressivo”. Il momento peggiore legato al suo presunto comportamento si è verificato il 24 settembre 2008, durante una sessione di prove. Dopo che la Sheridan ha chiesto qualcosa riguardo la sceneggiatura dello show, Cherry, secondo l’attrice, ha reagito colpendola in faccia e alla testa. Nonostante le suppliche di Cherry, l’attrice ha deciso di denunciare l’incidente alla rete, il che ha solo peggiorato la situazione per la Sheridan. Pochi mesi dopo infatti, il suo personaggio è morto.
3) Samira Wiley
Samira Wiley, che ha interpretato la prigioniera Poussey Washington nelle quattro stagioni di Orange Is the New Black, ha dovuto mantenere un grande segreto. Il creatore dello show, Jenji Kohan, ha infatti sin da subito informato l’attrice che il suo personaggio sarebbe morto alla fine della quarta stagione, ma Wiley non poteva dirlo a nessuno. L’attrice in qualche modo è riuscita a mantenere il suo segreto ai suoi amici più stretti e a tutti i fan di OItNB per mesi. “La cosa più difficile è stata probabilmente tenerlo segreto a tutti gli altri. Nessun altro nel cast lo sapeva nulla fino a quando non è uscita la sceneggiatura”, ha rivelato la Wiley.
Quando l’attrice ha ricevuto la notizia della fine del suo personaggio, è rimasta scioccata e confusa. In seguito ha spiegato: “Ho sentito molte cose. La prima cosa è stata lo shock e la confusione. Sei in uno show per così tanto tempo e ti senti parte di esso e poi, all’improvviso, ricevi notizie come questa, ed è un vero shock. Avevo decisamente bisogno di tempo e sono grata a tutti i produttori esecutivi che sono stati in grado di capire quanto fosse delicata questa situazione per. Si sono assicurati che stessi bene durante l’intero processo, ma è stato comunque un trama a cui all’inizio ho provato a ribellarmi”.
4) Steve Buscemi
Al punto numero 4 troviamo un attore con i fiocchi. Inizialmente Steve Buscemi avrebbe dovuto interpretare il cugino di Tony Soprano, Tony Blundetto, per due stagioni nell’iconica serie tv I Soprano. Tuttavia, Blundetto compie alcune azioni sconsiderate durante lo show e metta a rischio rappresaglia la gang di Tony. Dopo che Blundetto è stato rilasciato da un periodo di detenzione di 17 anni infatti, non riesce a trovare soddisfazione nel lavorare come massaggiatore, quindi torna a delinquere prendendo una serie di decisioni totalmente errate, la più imperdonabile delle quali è sparare ai fratelli Leotardo, uccidendo Billy e ferendo gravemente Phil.
Tony inizialmente protegge suo cugino, finché non si rende conto che tutta la sua squadra rischia di essere “punita” per l’errore di giudizio di Blundetto. Soprano trova suo cugino nascosto in una fattoria e decide con riluttanza farlo fuori a bruciapelo con un fucile. I loro nemici alla fine avrebbero comunque rintracciato Blundetto e gli avrebbero fatto fare una fine molto peggiore. Il creatore dello show, David Chase, si è pentito della sua decisione di far prendere di mira i fratelli Leotardo da Blundetto e ha persino definito un errore la scelta narrativa. In questo caso non è tanto l’attore di serie tv, ovvero Steve Buscemi, a essersi ribellato alla fine del suo personaggio, quanto lo stesso regista a dichiararsi pentito. Va detto che anche lo stesso Steve Buscemi, ha dichiarato: “Ero davvero molto triste. Si trattava davvero di perdere uno dei ruoli più belli che abbia mai avuto. Un vero shock”. Ti capiamo Steve.
5) Matthew Lintz
Nel penultimo episodio della nona stagione di The Walking Dead, i Sussurratori mettono in atto la loro vendetta per aver portato via la giovane Lydia. Rapiscono e uccidono Henry, Ozzy, DJ, Tara, Enid, Tammy, Frankie, Alek, Rodney e Addy e mettono la loro testa sulle picche affinché tutti possano vederla. In particolare, tra i fan era sentore comune che l’adolescente Henry fosse un sostituto di Carl, che era stato improvvisamente eliminato durante la stagione precedente. Henry era ambizioso e coraggioso quanto il suo predecessore, e poteva anche fornire un arco narrativo incentrato sull’amore giovane e pieno di speranza.
Al momento della sua fine, Henry stava imparando a fare il fabbro e stava chiaramente sviluppando qualità di leadership. Matt Lintz, l’attore di Henry, si è detto rattristato che il suo personaggio non sia sopravvissuto. In una intervista “post-mortem” ha infatti dichiarato: “Penso che ogni personaggio che viene eliminato sia sempre un’opportunità persa: puoi sempre portarli su strade diverse, per così dire. Penso che Henry avesse sicuramente molte storie da raccontare, ma le persone devono morire prima o poi, soprattutto in una serie tv come The Walking Dead, e penso che la dipartita di Henry sia stato uno shock enorme per molti fan. Sai, penso che Henry avesse di più da dare, ma purtroppo è stato ucciso prima”. A Matt, la morte del suo personaggio non è proprio andata giù.
6) Mischa Barton
Se c’è una cosa che ha traumatizzato un’intera generazione, quella è stata sicuramente la morte di Marissa Cooper in The O.C. Nel corso di tre stagioni, il personaggio interpretato da Mischa Barton ne ha passate di tutti i colori e alla fine della terza stagione, dopo un rocambolesco inseguimento in macchina, Marissa e Ryan vengono investiti e coinvolti in un incidente stradale. La ragazza muore tragicamente tra le braccia del suo grande amore e The O.C. andrà avanti poi senza di lei. Mischa Barton ha dichiarato che fu posta davanti ad una scelta netta e brutale: avrebbe dovuto decidere lei se far morire o far svanire il suo personaggio, che in seguito sarebbe ritornato. La sua scelta fu quella di far morire Marissa, perché stava ricevendo interessanti proposte di lavoro per altre produzioni.
Ha però aggiunto, scatenando la polemica: “Non mi sentivo protetta dal cast e dalla troupe al tempo. Il tutto è diventato molto più impegnativo e per me era troppo. Non sapevo in che direzione stesse andando il personaggio. Ricordo tutto ciò con grande affetto, oggi, ma credo che alcune persone abbiano commesso degli errori nel modo in cui hanno gestito la situazione. Non mi sentivo in grado di andare avanti”. Insomma, Mischa Barton è sempre stato un fiume in piena, con continue polemiche che seguono le dichiarazioni sui presunti comportamenti aggressivi e gli episodi di nonnismo subiti sul set e ripetutamente smentiti sia dai colleghi sia dalla troupe. Un’altra sterile polemica riguarda un rimpallo di responsabilità che ormai continua da quando è emerso che Rachel Bilson e Mischa Barton sono sempre state rivali sul set: pare che l’interprete di Marissa la ritenga responsabile del progressivo ridimensionamento del ruolo del suo personaggio rispetto alla serie.
7) Aidan Gillen
Chiudiamo come abbiamo iniziato, ovvero con Game of Thrones. Aidan Gillen ha ricevuto la temuta telefonata dagli showrunner di Game of Thrones David Benioff e Dan Weiss prima dell’inizio della settima stagione. Sapeva che la chiamata significava che il suo personaggio, Petyr Baelish, avrebbe finalmente pagato i suoi debiti. La fine di Ditocorto è arrivata durante l’episodio di chiusura della settima stagione. L’attore di Game of Thrones si è detto un po’ provato ma soprattutto privato di qualcosa che gli apparteneva. La morte di Ditocorto significava la chiusura di un cerchio, per il suo personaggio e per la sua esperienza in Game of Thrones. E la sua fine gli ha fatto capire immediatamente l’immensità di quella che è stata quell’esperienza negli ultimi sette anni che, a detta dell’attore, è stata enorme.
Dopo aver tentato di manipolare Sansa e scalare le gerarchie del potere di Westeros per diverse stagioni, Ditocorto ha infine commesso l’errore fatale di tentare di mettersi tra le sorelle Stark. E nell’ultima puntata Arya ha usato il suo pugnale d’acciaio di Valyria per tagliare la gola di Ditocorto. Sia Gillen nella realtà, che il suo personaggio in Game of Thrones sapevano che il loro tempo nell’epica battaglia per il potere in Game of Thrones stava volgendo al termine. E sebbene l’attore, così come Conlet Hill, si sarebbe aspettato una fine più gloriosa per il suo alter ego seriale, si è dovuto piegare alle scelte degli sceneggiatori di Game of Thrones che hanno scelto una delle morti peggiori per un personaggio infido come quello di Baelish.