La serialità televisiva ci regala tante, troppe cose. Il bello, il brutto, la risata, i pianti. Momenti indimenticabili che ci accompagneranno per sempre. Ogni tanto, però, ci capita di assistere a momenti tanto incisivi quanto disturbanti: scene che non siamo capaci di eliminare dalla nostra mente, per quanto ci proviamo. Che siano le atrocità di Game of Thones o i momenti più trash di una sitcom, l’unica cosa che noi spettatori vorremmo fare è spegnere il cervello e dimenticarci ciò a cui abbiamo appena assistito. Vediamo 8 momenti delle serie tv che vorremmo semplicemente cancellare dalla nostra memoria.
1) Le nozze rosse (Game of Thrones)
Apriamo le danze con un grande classico, una delle colonne portati dello show. Uno dei momenti più devastanti di Game of Thrones (il che è tutto dire, considerando che parliamo di una serie che non si è mai fatta scrupolo nel traumatizzare gli spettatori). Un concentrato di violenza e sadismo, forse il più grande colpo di scena nella storia della serie tv e sicuramente quello che la maggior parte delle persone ricorda con più facilità. Dio solo sa quanto vorremmo distogliere lo sguardo di fronte al barbaro omicidio di un neonato non ancora venuto al mondo. O tapparci le orecchie davanti all’urlo straziante di lady Stark. Da questo episodio in avanti Game of Thrones non ha più fatto sconti a nessuno.
2) La morte di Matthew (Downton Abbey)
Seguire le vicende di una nobile famiglia nella campagna inglese ha un che di rassicurante. E se è pur vero che Downton Abbey non è la prima scelta quando si parla di serie tv che tengono lo spettatore con il fiato sospeso, la serie tv creata da Julian Fellowes si è certamente guadagnata l’appellativo di scioccante proprio a causa dei suoi tremendi colpi di scena. Tra questi spicca su tutti la morte di Matthew, il più grande plot twist di tutto lo show che ha chiuso con un colpo di frusta la terza stagione e ha lasciato buona parte del pubblico con l’amaro in bocca. Da una parte Downton Abbey ha perso uno dei personaggi più amati, dall’altra noi seguaci della famiglia Crawley siamo stati costretti a guardare il nostro conte preferito andarsene nel momento migliore della sua vita. Per non parlare di Mary, appena diventata madre, che aspetta un marito che non tornerà mai a casa.
3) Il tradimento di Cho Sang Woo (Squid Game)
Squid Game ci ha regalato svariati momenti al cardiopalma, su questo non c’è dubbio. La geniale metafora sociale che è il nuovo fenomeno sudcoreano di Netflix riesce a condensare tutto lo strazio che la caratterizza nella sesta puntata, intitolata Gganbu. Cho Sang Woo, forse il personaggio più odiato all’interno dello show, inganna Alì attraverso un abile stratagemma e lo condanna ad una morte dolorosissima. Perché ha tutto il sapore del tradimento. E se è vero che in una serie come Squid Game sembra non esserci spazio per la pietà o i sentimenti, sfido chiunque di voi a rimanere impassibile davanti ad un gesto così empio. Qualcuno ci tolga il visino inconsapevole di Alì dalla mente, per favore.
4) Le acrobazie in moto di Tokyo (La casa di carta)
Tiriamo un po’ il fiato e parliamo di una delle scene più insensate e trash della seconda stagione de La casa di carta. Non si tratta solo di uno degli stratagemmi peggiori inventati da Tokyo (e chi conosce la serie sa che la lista è bella lunga) ma di un’azione che porta a delle conseguenze terribili per tutta la banda, in primis il ferimento di Mosca. La casa di carta si è distinta più volte per le sue scelte narrative discutibili, ma qua ha proprio toccato il fondo. Neanche l’amore più puro che esista giustifica questo scempio.
5) Il massacro scolastico (American Horror Story)
Ci troviamo nella prima stagione di American Horror Story: durante la notte di Halloween, il personaggio di Tate viene perseguitato da un gruppo di studenti intenzionati a punirlo per aver compiuto un atto che lui per primo sembra non ricordare. Pian piano, come solo la serie sa fare, ci viene svelato il peggio: Tate in realtà è morto dopo aver compiuto un massacro senza precedenti all’interno del suo liceo. E’ la scena in questione ad aprire la sesta puntata della prima stagione (il titolo, Piggy Piggy, è emblematico): su questo si può dire fin troppo, eppure ciò che si racconta risulta riduttivo. Il terrore dei ragazzi, nascosti all’interno della biblioteca della scuola. I passi lenti di un killer che, sordo a qualsiasi supplica, stermina degli adolescenti. E quella domanda, “Credi in Dio?” che non ci abbandonerà mai.
6) La storia d’amore tra Joey e Rachel (Friends)
C’è davvero bisogno di aggiungere qualcosa? Una forzatura in tutto e per tutto per una sitcom che, fino a quel momento, era rimasta più o meno sempre coerente con se stessa. Una scelta narrativa da parte degli sceneggiatori che tutt’ora buona parte del fandom fa fatica a spiegarsi, da quanto appare innaturale. Non solo Joey e Rachel hanno sempre funzionato molto bene come amici e nulla di più: viene da chiedersi perché al posto di Rachel non potesse esserci qualcun altro (ad esempio Phoebe, con buona pace di Mike). Siamo onesti: il personaggio di Ross può piacere o non piacere, ma lui e Rachel erano destinati a stare insieme. Punto e basta.
7) La parentesi tra Brittany e Kurt (Glee)
Ryan Murphy sa molto bene come farci soffrire (vedi American Horror Story). E sa ancora meglio come darci fastidio: la storia d’amore, se così la si può chiamare, tra i personaggi di Kurt e Brittany dura solo una puntata e riesce perfettamente a colpirci. Un disastro, su tutti i fronti. Non solo perché rappresenta una snaturazione completa e terribile del personaggio di Kurt, ma per le cause profonde che portano alla sua realizzazione: il ragazzo soffre così tanto per il bullismo costante che subisce a causa del suo orientamento sessuale che trova, nel tentativo di farsi passare per etero, l’ultima scialuppa di salvataggio. Un gesto disperato di un ragazzo sofferente che, per nascondere al padre la propria omosessualità, arriva a fare di tutto, anche ad annullarsi. Abbiamo tirato tutti un sospiro di sollievo quando è arrivato Blaine a dare vita a, forse, la migliore coppia all’interno della serie. Indimenticabili.
8) La violenza sessuale ai danni di Tyler (13 Reasons Why)
13 Reasons Why non si è mai tirata indietro quando si tratta di affrontare tematiche care ai nostri giorni: che sia il bullismo, la sessualità o il suicidio la serie ha sempre cercato di portare in scena un racconto che fosse crudo, brutale. E per questo estremamente realistico. In questo senso la scena in questione si inserisce perfettamente: Tyler (qua potete leggere cosa ha detto l’attore protagonista riguardo alla scena), alla fine della seconda stagione, viene orribilmente violentato con un bastone di legno, per poi essere abbandonato nel bagno della scuola sanguinante e traumatizzato. Un momento terribile degno della peggiore puntata di Game of Thrones, che non fa sconti a nessuno e che mostra senza alcun velo il lato più mostruoso e violento degli adolescenti. Una violenza ingiustificata che vorremmo solo cancellare dalla nostra mente per sempre; eppure non ci riusciamo. Forse l’obiettivo di serie come 13 Reasons Why è proprio questo: ricordarci che il male, quello vero, non lo dimentichi tanto facilmente.