Quante volte, nel parlare di serie tv, avete sentito locuzioni come “la nuova Game of Thrones” oppure “l’erede di Friends” e via dicendo in riferimento ad alcuni titoli iconici? Il paragone è un meccanismo tanto fastidioso quanto inevitabile, al centro quindi costantemente di dibattiti e controversie. Fare confronti, in fondo, ci piace moltissimo, perché ci dà dei riferimenti, ben precisi, entro cui muoverci. Viene da sé, dunque, che il primo appiglio per valutare un nuovo prodotto sia il paragone con uno che ha avuto già la sua valutazione. È molto più facile, in questo modo, capire la portata di una novità, perché si ricollega a qualcosa di già noto e conosciuto.
Per questo, dunque, quando esce una nuova serie fantasy si muove immediatamente il paragone con Game of Thrones. Oppure una comedy deve sempre essere valutata in una scala alla cui cima si trova Friends.
Sono modelli, convalidati e consolidati, che aiutano nelle valutazioni e che orientano gli spettatori. Ciò che interessa maggiormente, però, non è tanto questo meccanismo di paragone, ma il suo allestimento. Ci spieghiamo meglio. Non è tanto interessante paragonare una serie fantasy a Game of Thrones, ma capire perché una serie fantasy viene puntualmente paragonata a Game of Thrones.
In questo senso, il meccanismo del paragone assume tutta un’altra prospettiva, capovolta rispetto alle intenzioni iniziale. Non ci dice tanto sull’oggetto del paragone, ma sul metro. Ci valuta, in sostanza, quel riferimento preso a modello, esaltandone la portata. Ci sarà una ragione, vien da dire, se tutte le serie tv fantasy vengono puntualmente paragonate a Game of Thrones. Illustrare questa ragione è più interessante che ragionare sui vari confronti che si susseguono.
Detto ciò, dunque, oggi siamo pronti a compiere un viaggio nella storia e nei canoni della serialità, andando a scavare a fondo proprio in questo meccanismo. Parleremo di 5 serie tv che sono diventate lo standard di riferimento del genere. Che rappresentano quel metro di paragone di cui abbiamo parlato. Ci limitiamo a cinque, ma chiaramente ce ne sono altre in altri generi, proprio per portare quest’analisi a un livello di profondità adeguato a spiegare la complessità del meccanismo. A questo punto, avrete sicuramente capito benissimo con quale serie tv intendiamo cominciare.
Game of Thrones e la rivoluzione del fantasy
L’abbiamo citata più volte nel corso dell’introduzione, e partiamo proprio da Game of Thrones. Siamo davanti a uno degli esempi più noti di questo meccanismo di paragone, e forse anche a uno dei più semplici da inquadrare. Il fantasy televisivo è dominato dalla serie di HBO, voi stessi l’avete eletta come miglior serie fantasy di sempre. Un titolo capace di segnare un prima e un dopo nel genere. La serie tv tratta dai romanzi di George R.R. Martin ha saputo conquistare il panorama, in primis, grazie alla sua ambizione.
Prima di Game of Thrones, il fantasy era un genere da grande schermo, per così dire, bisognoso di grossi investimenti e di un respiro molto più ampio di quello offerto dal formato televisivo, che di solito si limitava ad adattare storie più semplici e lineari. HBO, invece, confermando ancora una volta la sua audacia, ha saputo scardinare questa tendenza, portando il fantasy sul piccolo schermo, conservando però tutta la forza che ha dimostrato di possedere sul grande.
Il secondo elemento capace di sancire questo dominio di Game of Thrones sul genere è la sua scrittura sopraffina.
Qualitativamente la serie tv di HBO ha toccato delle vette altissime, che, senza paura di essere smentiti, non sono mai più state toccate dal genere fantasy. Né sul piccolo schermo, né tantomeno sul grande. Il finale, lo sappiamo tutti, ha fatto un po’ storcere il naso, ma la narrazione costruita da Game of Thrones ha, per lunghi tratti, rasentato la perfezione. Questi sono i due elementi cardine della serie: ambizione e qualità. Il successo planetario riscosso ha chiaramente fatto drizzare le orecchie dei competitor, che hanno cercato di cavalcare l’onda del ridestato interesse per il fantasy.
Le produzioni che hanno seguito, però, sono riuscite a mettere in gioco solo uno dei due elementi sopracitati, mancando il secondo. La ruota del Tempo e Gli Anelli del Potere, ad esempio, sono due produzioni estremamente ambiziose, ma prive della qualità mostrata da Game of Thrones. Stesso discorso per The Witcher. Paradossalmente, l’unica serie capace di avvicinarsi per qualità al modello in questione è stata Queste Oscure Materie, firmata ancora una volta da HBO. Ma in questo caso è mancato un briciolo di ambizione. Niente, almeno sinora, è stato come Game of Thrones, e a ben vedere la serie di HBO è diventata lo standard di riferimento per il suo genere grazie a questa inedita combinazione di qualità e ambizione che nessun’altra serie ha saputo emulare all’interno del genere fantasy.