Johnny Lawrence (Cobra Kai)
Un altro grande esempio di character development riguarda invece Johnny Lawrence, l’antagonista storico di Daniel-San dai tempi di The Karate Kid. Cobra Kai è una serie tv che ha compiuto una grande operazione nostalgia, ripescando una storia popolarissima degli anni Ottanta e riproponendocela in una chiave nuova. I personaggi di Cobra Kai sono gli stessi di The Karate Kid, solo con trent’anni di più sulle spalle. Ciascuno di loro è perciò cambiato rispetto ai tempi delle superiori (forse neanche troppo). Johnny e Daniel sono adesso uomini adulti alle prese con problemi più grandi e responsabilità diverse. All’interno della stessa Cobra Kai, il personaggio di Johnny Lawrence è andato incontro ad un processo di maturazione molto ben delineato e in alcuni tratti persino commovente
Johnny è sempre stato il secondo.
Ha sofferto la solitudine dei numeri due, forse proprio come Georgie Cooper in Young Sheldon. Lungi dall’aver superato la sconfitta rimediata da Daniel trent’anni prima, Johnny ha accumulato nel corso del tempo rabbia e frustrazione. Irresponsabile e squattrinato, senza compagna e con un figlio che lo disprezza, Johnny non si è solo sentito un fallito: lo è diventato, indossando consapevolmente quei panni. Almeno fino al giorno in cui non si è presentato alla porta di casa il giovane Miguel, un ragazzo bisognoso di una guida e ansioso di imparare il karate. Per Johnny Lawrence sembrava impossibile poter diventare il punto di riferimento di qualcuno, men che meno di un adolescente. Eppure, l’incontro con Miguel ha riacceso qualcosa sotto la sua corteccia spinosa.
Una scintilla, una passione ritrovata, lo stimolo di cui aveva bisogno per non annegare nei suoi stessi errori. Dalla voglia di voler spaccare la faccia a tutti, Johnny è passato ad un atteggiamento molto più costruttivo, delle volte persino più lungimirante e lucido di quello di Daniel, all’apparenza il più responsabile della coppia. Johnny ha imparato a ricucire i rapporti con le persone care. Si è aperto agli altri, è diventato un punto di riferimento per qualcuno, ha scoperto di voler trasmettere qualcosa di buono agli altri. Ha capito di dover fare i conti con il passato, un passato a volte doloroso che aveva cercato di tenere a distanza per non sentirne addosso il peso.
Un passato che aveva il volto di John Kreese e dei suoi fallimenti.
Nelle stagioni di Cobra Kai però, gli autori sono riusciti a servirsi del passato di Johnny per costruire un uomo in costante evoluzione. Il detestabile ragazzetto biondo di The Karate Kid è diventato un personaggio con cui ci è facile entrare in connessione. Un individuo nel quale riusciamo in qualche modo a riconoscerci e per il quale proviamo simpatia. Un po’ quello che è successo per il già citato Georgie Cooper, di cui parleremo meglio più avanti.