C’è stata un’epoca, lontana ma in realtà neanche troppo, nella quale la televisione italiana sfornava sitcom – che oggi definiremmo trash ma che all’epoca avevano un loro importante seguito – con la stessa velocità con la quale un panificio sforna pagnotte alle due del mattino. Erano gli anni a cavallo tra il vecchio e il nuovo millennio, e a quel tempo Mediaset (qui le serie peggiori dell’emittente) era il fulcro di questo stile che oggi non sta né in cielo né in terra, ma che in realtà guardando al passato ci rende un po’ nostalgici. Un’epoca in cui dalle serie tv italiane passavano anche personaggi che oggi fatichiamo a pensare nel ruolo di attori. Poco prima che Enzo Iacchetti decidesse di darci prove di recitazione con Il Mammo, infatti, anche un altro big della conduzione nostrana aveva calcato il set di una sitcom di successo.
Sto parlando proprio di lui: Gerry Scotti – lo zio Gerry -, che un anno prima di approdare alla conduzione di Chi vuol essere miliardario è entrato come protagonista sul set di Finalmente soli. Se siete nati prima del 1995 probabilmente lo ricordate, altrimenti purtroppo vi siete persi un pezzo di storia non indifferente; un pezzo di storia che in ogni caso oggi ripercorriamo insieme, perché ci sono alcune cose che meritano di occupare il loro posto nella nostra memoria e Gerry Scotti in versione La vita secondo Jim ma meno burbero è assolutamente una di queste.
Stile Sandra e Raimondo
Finalmente soli è andata in onda dal 1999 al 2004, 85 episodi divisi in 5 stagioni alle quali sono seguiti, giusto per non farci mancare niente, anche la bellezza di 3 film per la TV. Un successone, oserei dire. La sitcom nasce in realtà come spin-off di un’altra serie andata in onda tra il 1997 e il 1998, Io e la mamma, meno ricordata dal grande pubblico ma sicuramente responsabile di aver posto le basi di quella che poi è stata maggiormente di successo. In entrambi i casi il protagonista assoluto era ovviamente il nostro mitico Gerry Scotti che, se nella prima serie rappresentava pienamente lo stereotipo del quarantenne che non ha ancora lasciato il nido materno, in Finalmente soli comincia invece la sua vita prima da marito e poi, nel corso delle stagioni, anche da padre.
Gigi – il suo personaggio – è un dentista dal temperamento ironico e scherzoso ed è sposato con Alice – interpretata da Maria Amelia Monti – prima impiegata e poi tassista, che a differenza del marito è invece una persona tendenzialmente più ansiosa e incline alle preoccupazioni, ma che si distingue comunque anche per essere ironica ed estroversa. La sitcom rappresenta la loro vita da coppia appena sposata, impegnata a costruire la propria quotidianità insieme e contemporaneamente ad affrontare le piccole e grandi sfide che questa comporta.
In realtà di solitudine ce n’è ben poca nelle loro vicende: la presenza di Wanda, mamma di Alice e suocera di Gigi, è costante e spesso ingombrante; il vicino Spartaco e la sua famiglia danno il loro contributo a creare scompiglio nelle vite dei protagonisti e nel corso del tempo ci pensano anche Riccardino e Niki, i figli della coppia, ad aggiungere il carico da undici. Insomma, finalmente soli ma nemmeno troppo.
In ogni puntata Gigi e Alice si ritrovano alle prese con battibecchi, equivoci, piccoli momenti di crisi ma poi sempre anche di pace.
Il tutto con un’ispirazione che si sente forte e chiara e che deriva da quella che possiamo definire senza ombra di dubbio la sitcom italiana per eccellenza: Casa Vianello. Un po’ come Sandra e Raimondo, anche i due protagonisti di Finalmente soli sono caratterialmente abbastanza diversi l’uno dall’altra, cosa che li porta a scontrarsi in continuazione ma poi, legati da un sentimento più forte, anche a tornare sempre al punto di iniziale felicità.
Lo sviluppo della trama orizzontale c’è, e si sente soprattutto nelle fasi in cui i protagonisti diventano genitori, ma ogni episodio è tendenzialmente autoconclusivo, risolvendosi nell’arco della sua mezz’ora di durata. E risolvendosi, proprio come in Casa Vianello, con uno sketch che al tempo era diventato iconico. Ma se nel caso di Sandra e Raimondo (qui 7 curiosità su Casa Vianello) era il letto coniugale a rappresentare la fine della giornata e dell’episodio, con lui impegnato a leggere il suo quotidiano e lei a lamentarsi con il celeberrimo “Che noia che barba, che barba che noia”, in questo Gigi e Alice si lavano i denti insieme prima di andare a dormire, con lui che proprio non resiste alla tentazione di sputare il dentifricio nel lavandino di lei.
Gerry Scotti: una carriera sfaccettata
A chi è più giovane di me sembrerà davvero strano pensare a Gerry Scotti in vesti che non siano quelle del conduttore televisivo. È stato ed è tuttora il re dei quiz della prima serata di Canale 5: Passaparola, Chi vuol essere miliardario prima e Milionario poi, Caduta libera e addirittura in alcuni periodi Avanti un altro! al posto di Paolo Bonolis sono solo alcuni dei titoli che hanno permesso allo zio Gerry di accompagnare mezza Italia in quella fascia oraria nella quale tanti si ritrovano a stare proprio davanti alla tv.
Ma questa è solo una piccola parte di una carriera da presentatore che lo ha visto impegnato in alcuni dei programmi più conosciuti della tv nostrana, da Paperissima a La Corrida, da Striscia la Notizia (e chi se lo dimentica il suo “Signore e signori, buonasera!” con tanto di sfondamento del bancone) al Festivalbar. Programmi diversi, tutti accomunati però da quella necessità di avere davanti una persona che è facile percepire come di casa, e soprattutto della quale potersi fidare. Una necessità che è andata ben oltre i confini dei programmi televisivi.
Come l’esperienza in Finalmente soli dimostra, infatti, sarebbe riduttivo relegare la carriera di Gerry Scotti alla sola conduzione televisiva.
Radio, politica, recitazione e addirittura un’esperienza come dj hanno reso quella dello zio Gerry una delle figure più poliedriche della televisione italiana. E se oggi tendiamo a pensare a lui come a colui che non fa altro che parlare di quanto ogni singolo paesino sperduto della nostra nazione sia “uno dei borghi più belli d’Italia”, in passato la sua figura è stata a lungo associata anche alla recitazione televisiva.
Se pensate, soprattutto voi lettori più giovani, che con Io e la mamma e Finalmente soli sia cominciata e finita la sua esperienza come attore, vi sbagliate di grosso. Un esempio su tutti? I due film de Il mio amico Babbo Natale, certamente nulla di meritevole di un Oscar, ma visti e piaciuti abbastanza da decidere di realizzare il secondo e di inserirli ancora di tanto in tanto nella programmazione delle reti Mediaset nel periodo natalizio.
Un’interpretazione apprezzata
Dire che Gerry Scotti avesse chissà quali capacità recitative sarebbe un’esagerazione, ma fatto sta che a suo tempo in queste vesti ha riscosso il suo successo. E se è vero che né Finalmente soli né le serie e i film ai quali ha preso parte sono noti per aver portato al pubblico importanti riflessioni filosofiche sulla vita, è altrettanto vero che non sempre queste riflessioni sono ciò di cui abbiamo bisogno quando ci mettiamo davanti alla tv. A volte abbiamo solo bisogno di leggerezza, e in questo Gerry Scotti non lo batte nessuno. A proposito di serie tv leggere, abbiamo elencato per voi le più intriganti degli ultimi tempi.