ATTENZIONE: questo articolo potrebbe contenere spoiler sulle serie Once Upon a Time, Mercoledì, The Resident e Orange is The New Black
Ogni opera che si rispetti deve avere un antagonista convincente. Questa è una regola narrativa quasi inviolabile, che trova la sua massima validità soprattutto quando si raccontano storie corali, nelle quali in un marasma di personaggi positivi è proprio la nemesi dei protagonisti a risultare il più carismatico ed affascinante. Non sempre si tratta di individui propriamente crudeli: in alcuni casi, difatti, il ‘cattivo’ è talmente ben costruito che il pubblico si rivede in lui e quasi comprende le motivazioni che lo hanno portato a diventare così come lo vediamo, tanto da preferirlo spesso al protagonista. Ad ogni modo, che si tratti di cattivi puri o personaggi semplicemente tormentati (ma che comunque ostacolano chi li circonda), molti attori concordano che questa sia la tipologia di personaggi più divertente da interpretare. Questi otto artisti, nello specifico, tra cui interpreti con una lunga carriera da villain come Giancarlo Esposito, sicuramente risultano estremamente convincenti quando si tratta di sembrare perfidi!
1) Giancarlo Esposito
Giancarlo Esposito è decisamente un nome impossibile da non pronunciare quando si parla dei cattivi delle serie tv. Nella sua (lunghissima) carriera seriale e cinematografica, ha difatti interpretato un gran numero di personaggi malefici, a partire da quelli più celebri come il Gus Fring Breaking Bad e Better Call Saul e di Moff Gideon in The Mandalorian fino ai più dimenticati come il mellifluo Sidney Glass in Once Upon a Time. Giancarlo esposito ha decisamente la presenza scenica perfetta per interpretare la tipologia più affascinante di villain: manipolatore, composto, un’eleganza ed una pacatezza che sembrano seppellire un temperamento irruento e pronto ad esplodere in qualunque momento. Valore aggiunto è sicuramente la voce profonda, che come il Pifferaio Magico riesce ad incantare e raggirare i personaggi dei prodotti cui prende parte; Giancarlo Esposito è l’uomo perfetto per interpretare il male in tutte le sue sfumature.
Non solo Giancarlo Esposito: questi attori sembrano semplicemente nati per interpretare il ruolo di cattivo.
2)Antony Starr
Diciamocelo chiaramente: in The Boys, i personaggi puramente buoni sono ben pochi. Tutti i protagonisti della serie oscillano continuamente tra bene e male, tra giusto e sbagliato: ma nessuno riesce a superare i limiti come Il Patriota, personaggio assolutamente negativo e crudele fino al midollo. Impossibile non odiarlo, e non stupirsi nel vedere Antony Starr, attore che lo interpreta, come una persona letteralmente adorabile nei backstage e nelle interviste. Starr è perfetto per interpretare il modello di ‘cattivo‘ affascinante, esteticamente bellissimo e soprattutto imbonitore di folle esultanti. La sua performance in The Boys è strepitosa: Patriota non ha limiti, è lunatico e al contempo folle. Una pazzia a tratti sottile, ma che trapela con potenza anche solo tramite un rapido cambiamento di sguardo, e Antony Starr ci regala un’interpretazione magistrale. Magnetico e glaciale, questo giovane attore dimostra un talento innato per essere il cattivo della situazione.
3)Christina Ricci
La talentuosa Christina Ricci ha sempre dato prova della sua ecletticità. Grandissima interprete, ha prestato il volto a ruoli sempre diversi e particolari anche grazie alla direzione di grandi registi come Tim Burton. L’attrice riesce sempre ad essere assolutamente credibile, sia nei ruoli più classici che in quelli più, almeno apparentemente, inadatti. Il suo aspetto così grazioso crea un fantastico contrasto quando recita il ruolo dell’antagonista, soprattutto perché i suoi sono personaggi bizzarri, con piccole manie ed ossessioni, delle vere e proprie outsiders con una punta di sadismo e adorabile impertinenza. Impossibile non ricordarla nei suoi ruoli più celebri, come quello della Mercoledì Addams nei film degli anni 90 e villain nell’attuale serie Netflix sul personaggio, fino ai più recenti, dove la vediamo interpretare una sociopatica (ma già iconica) Misty in Yellowjackets e la protagonista nella serie The Lizzie Borden Chronicles. Questi e altri sono gli esempi che dimostrano quanto Christina Ricci dia il meglio di sé quando chiamata ad essere la cattiva.
4)Robert Carlyle
Robert Carlyle è divenuto famoso per aver recitato da protagonista nella commedia cult Full Monty- Squattrinati Organizzati, oltre ad aver prestato il volto al villain Durza nel – poco fortunato al botteghino- film Eragon, tratto dai romanzi fantasy di Christopher Paolini. Molto attivo sia in campo cinematografico che seriale, l’attore è per lo più famoso al grande pubblico come Tremotino, il cattivo per eccellenza della serie Once Upon A Time andata in onda sul canale ABC per sette stagioni. Carlyle si diverte visibilmente nei panni di uno dei personaggi più contorti della serie, colui che muove i fili e che sembra costantemente tradire la fiducia di un pubblico che prima lo ama, poi lo odia e di nuovo viceversa; Tremotino sembra non avere redenzione, e ogni volta che gli si presenta l’occasione di fare ammenda, di nuovo, ricasca nella spirale dei tranelli e sotterfugi. Un personaggio pieno di sfumature che Robert Carlyle ha saputo cogliere al meglio; con il fisico magro e la gamba malconcia, accompagnato dal suo fedele bastone, l’attore riesce letteralmente a trasformarsi quando vediamo il personaggio nel suo aspetto originale – e non solo grazie al make up. Ci troviamo davanti quello che sembra quasi uno sdoppiamento di personalità, ed è impossibile non apprezzare la sua performance. Robert Carlyle che riesce ad essere convincente, nonostante il ruolo così complesso, e ci ha regalato uno dei cattivi più cattivi di sempre.
5)Lorraine Toussaint
Quando si parla di grandi cattivi di serie tv, in ben pochi citano Vee di Orange is The New Black, interpretata dall’attrice Lorraine Touissant. Un ruolo affascinante, quello di Yvonne ‘Vee’ Parker: sadica, manipolatrice per eccellenza, che gode nel vedere le persone che la circondando annaspare negli stessi guai che lei stessa ha creato e non esita a sfruttare chiunque riesca ad attirare a se, come l’ingenua e dolcissima Suzanne. Lorraine Toussaint si presta al gioco e ci regala una prova attoriale memorabile, grazie alla quale ha vinto un Critics’ Choice Awards come migliore attrice in una serie drammatica. Vee è una di quei cattivi che può non sembrare pericolosa: in fondo, apparentemente, è solo una donna che ama aiutare gli altri e prendersi cura di ragazze come Taystee. Il marcio che cela dentro di se appare tuttavia con il tempo, lentamente, e Lorraine Toussaint regge perfettamente il passo con la lenta scoperta, da parte dello spettatore, di quanto Vee sia disposta a toccare i limiti del sadismo psicologico. Il conflitto con Red è il perno di tutta la seconda stagione di Orange is The New Black, e regala momenti di tensione tra le due imperdibili. Se dopo la seconda stagione Vee non ci è sicuramente mancata, possiamo affermare comunque che pochi cattivi di OITNB siano stati ai suoi livelli: di questo, sicuramente, dobbiamo dare merito a Lorraine Toussaint.
6)Mads Mikkelsen
Tutti, chi più chi meno, conosciamo la figura di Hannibal Lecter. Nato dalla penna di Thomas Harris, ritrovato poi nella celebre trasposizione cinematografica del suo romanzo Il Silenzio degli Innocenti, nella serie tv della NBC Hannibal il serial killer è interpretato dall’ipnotico Mads Mikkelsen. Non era facile né scontato che l’attore riuscisse a risultare così convincente, perché il rischio del confronto con l’immortale performance di Anthony Hopkins nel film originale era dietro l’angolo: tuttavia, Mikkelsen riesce a dare all’assassino un approfondimento ed una eleganza tutta nuova, rendendolo un personaggio unico e a suo modo diverso dalla sua controparte cinematografica. L’attore danese coglie perfettamente ogni sfumatura del tormento del suo personaggio, profondamente legato al suo comprimario Will Graham e comunque vittima di quegli impulsi violenti che sa essere parte di lui. Hannibal ama l’arte e la bellezza che lo circonda, è un estimatore del buon gusto in tutte le sue forme e possiede una classe innata, ma tutto ciò non basta ad allontanarlo dalla sua vera natura. Dopo la cancellazione della serie, Mads Mikkelsen ha ripreso presto ad impersonare un cattivo: ha infatti lui dato il volto a Grindelwald nel film Animali Fantastici-il segreto di Silente e a Kaecilius in Doctor Strange. Con il suo sobrio carisma e lo sguardo gelido ma al contempo ammaliatore, l’attore è amato dal grande pubblico principalmente proprio per il suo talento nell’impersonare i ruoli da cattivo.
7)Lana Parrilla
Chi è più cattivo della Regina Cattiva? Sulla carta, nessuno, e Once Upon a Time ce lo ha dimostrato nella sua prima stagione dove è proprio Regina Mills (alias la Regina Cattiva di Biancaneve, appunto), interpretata dall’attrice Lana Parrilla, ad essere l’antagonista principale. Come nella maggior parte dei ruoli femminili cattivi, la Parrilla porta sullo schermo una stratega, una subdola manipolatrice ma che, inaspettatamente, ha saputo tirar fuori un lato umano e un senso materno che l’hanno profondamente cambiata. L’evoluzione di Regina nel corso delle diverse stagioni della serie è avvincente e credibile, perché molto graduale: non vi è un cambio netto di personalità, anzi fin da subito ci viene mostrata l’intrinseca fragilità della versione di Regina a Storybrooke . E’ tuttavia nei flashback ambientati nell’universo delle fiabe che assistiamo ad una Regina davvero perfida, così come vuole la tradizione, e Lana Parrilla può concedersi in questo contesto un’interpretazione smodata e teatrale, che torna in binari più sobri quando necessario. Una cosa è certa: la sua Evil Queen rimane tutt’oggi nel cuore di molti spettatori, e non solo per l’ottima caratterizzazione del suo personaggio ma anche grazie alla performance di Lana Parrilla.
8) Melina Kanakaredes
Una Cattiva con la C maiuscola: l’oncologa Lane Hunter della serie tv The Resident, interpretata da Melina Kanakaredes, è un personaggio infimo, al punto da iniettare dosi di chemioterapia a malati non oncologici. Un personaggio che, semplicemente, è impossibile non odiare: e questo grazie anche all’ottima recitazione dell’attrice, oltre che ad una storia del personaggio credibile e ben costruita. Un ruolo non facile, perché la dottoressa Lane nasconde la sua bieca crudeltà sotto un aspetto assolutamente dolce e rassicurante. Melina Kanakaredes porta il peso di un’interpretazione che coglie ogni sfumatura di un personaggio non facile da gestire, ma ci riesce risultando assolutamente credibile e facendoci venire la pelle d’oca dalla rabbia man mano che le verità sul conto della dottoressa vengono a galla. Abbiamo apprezzato il suo personaggio, così apparentemente umano e affezionato ai suoi pazienti, per poi gioire quando è stata arrestato al termine della prima stagione. Una scoperta graduale e sofferta, una trasformazione che Melina Kanakaredes ha colto e ha saputo portare sullo schermo con una prova attoriale brillante. L’attrice era già conosciuta al grande pubblico per essere apparsa in CSI Miami e CSI New York, ma è stato decisamente in The Resident che ha dimostrato la sua capacità nell’impersonare ruoli negativi. E possiamo scommetterci: Lane Hunter, se parliamo di cattiveria, non è seconda a nessuno.