Con una storia a metà tra Una mamma per amica e lo humor un po’ black di Dead to Me, Ginny e Georgia ha conquistato tutti. Tra le più recenti uscite targate Netflix è atterrata sulla piattaforma portando gli spettatori a binge watching senza freni. Il motivo? La sua incredibile leggerezza, l’inverosimiglianza delle vicende (simile ai film adolescenziali), i dialoghi un po’ trash ma soprattutto i temi dell’amicizia, i primi amori e le insicurezze. Abbiamo sentito meno la mancanza dei cinema grazie alla storia di Ginny (Antonia Gentry) e del suo fratellino Austin (Diesel La Torraca), cresciuti da una madre particolare.
La mancanza di quelle due ragazze scapestrate e con evidenti problemi relazionali inizia già a farsi sentire, sebbene siano già arrivate le news del rinnovo per una seconda stagione presto in streaming su Netflix. Per vostra fortuna, il genere alla quale si ispira è molto gettonato e sulle varie piattaforme di streaming è possibile trovare serie tv sulla stessa linea d’onda. Amore, amicizia, adolescenza, famiglia, lutto e tutto quello di cui avete bisogno è facilmente reperibile, e noi abbiamo pensato di aiutarvi con una lista che vi terrà incollati allo schermo per un bel po’ di tempo.
Ecco le 5 Serie Tv da vedere dopo Ginny e Georgia
1) Non ho mai… (2020)
Per qualche strano motivo, questa serie tv Netflix è passata inizialmente in sordina, pur meritando di essere ritrasmessa interamente in un cinema. Probabilmente a giocare un ruolo fondamentale in questo svantaggio è stata la presenza di attori poco conosciuti, ma che meritano assolutamente una menzione. Stessa sorte non è toccata alla serie di riferimento con un cast poco conosciuto: nei panni della protagonista l’esordiente Antonia Gentry e in quelli della madre Brianne Howey.
Dopo un anno orribile in cui perde il padre, Devi Vishwakumar vuole cambiare il suo status sociale, ma gli amici, la famiglia e i sentimenti non gli renderanno le cose facili.
Genere comedy ma a tratti drammatico, Non ho mai… ricorda davvero tanto Ginny e Georgia, in cui i temi familiari e lo scontro con una madre molto diversa porta a risvolti esilaranti. Riesce perfettamente a cogliere quelle che sono le dinamiche della famigerata Generazione Z. A tal proposito, proprio come in Ginny e Georgia non mancano i social, profondamente soli nella loro autoreferenzialità. In tutto ciò spicca sicuramente l’estrazione sociale dei protagonisti che si presta alla contaminazione tra le varie classi sociali. Il rapporto della protagonista con la madre, con la famiglia in senso più ampio e con la cultura di appartenenza indiana, ci mostrano come sia davvero difficile il confronto generazione e culturale.
Non ho mai… vanta sicuramente una delle migliori sceneggiature – specie sulla specifica dei dialoghi – degli ultimi tempi. Le risate che ci facciamo durante la visione sono risate vere, che ci mettono di buon’umore e che diventano quasi una incurabile dipendenza.
2) Sex Education (2019)
Altra serie diventata famosissima simile a Ginny e Georgia.
Anche in questo caso il rapporto del protagonista con una madre un po’ fuori di testa gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo delle vicende.
Otis Milburn è infatti un comune adolescente britannico figlio di Jean (ci ricorda molto la madre sopra le righe interpretata da Brianne Howey), una scrittrice e terapista sessuale di fama nazionale. La sua vita è stata sempre invasa dal lavoro della madre, tanto da renderlo un ragazzo particolarmente sensibile ai problemi legati alla sessualità, così decide di rendere questa sua “esperienza” un lavoro.
Anche in questo caso il genere è quello della teen comedy, che affronta gioie e dolori dell’adolescenza, un mix di dramma e commedia – che ci ricorda molto il cast di Ginny e Georgia, nonostante la distanza geografica dei luoghi in cui si svolgono le vicende, da Wellsbury alla bellissima Inghilterra.
La grande forza di questa serie è quella di passare senza difficoltà da momenti di humor e comicità ad altri estremamente commuoventi ed emozionanti, senza forzature. Tali caratteristiche la rendono di fatto molto simile a Ginny e Georgia.
La serie, inoltre, approfondisce in maniera intima e delicata l’emotività di gran parte dei suoi personaggi: ognuno di loro nasconde qualcosa, quello che ci viene detto sulla loro personalità cambia progressivamente da un episodio all’altro, rivelandoci così che anche i più insospettabili nascondono fragilità e debolezze. Anche questa caratteristica la ritroviamo nei personaggi della serie di riferimento: pensiamo all’evoluzione del personaggio di Georgia, che passa da vittima a carnefice; oppure pensiamo a Ginny, per la quale abbiamo vissuto repentini cambi di stato che vanno dall’amore all’odio, a favore di un continuo e stimolante alternarsi di emozioni per lo spettatore.
Oltre a questo, come le altre, Sex Education ci parla di sesso ma lo fa davvero, senza tabù o censure, e ciò la rende adatta a chi dopo Ginny e Georgia cerca qualcosa che sia un gradino più in alto concettualmente, ma restando nel contesto di leggerezza e comicità ricercato. La terza stagione, proprio come Ginny e Georgia potrebbe arrivare su Netflix nel 2021.
3) Dead to Me (2019)
Se quel gradino in più proposto per Sex Education non fosse abbastanza, e siete alla ricerca di una serie più mistery ma comunque leggera con mamme e donne forti, amicizia, amore e famiglia, Dead to Me racchiude in sé tutte queste caratteristiche.
Tra le migliori uscite del 2019, Dead to Me racconta la storia di un’amicizia molto particolare tra Jen e Judy. Le due donne si incontrano in un gruppo di sostegno per persone che stanno affrontando un lutto. Malgrado totalmente diverse tra loro, riescono a trovare il sostegno che cercano l’una nell’altra, ma ben presto diversi segreti comprometteranno la loro sicurezza e soprattutto la loro amicizia.
Come anticipato, l’adolescenza in questa serie è superata da un pezzo, ma i temi affrontati sono i medesimi. Può l’amicizia superare ogni ostacolo? Fino a quanto si è disposti a perdonare? C’è un limite che non bisogna superare?
Proprio come nelle altre serie citate la figura che emerge è quella della madre. Georgia (Brianne Howey) è vedova e cresce due figli al meglio delle sue possibilità, Jean cresce Otis dandogli tutte le attenzioni di cui ha bisogno (e anche qualcuna di troppo), e Jen si fa in quattro per aiutare i suoi figli a superare il lutto del padre. Donne forti di cui è bene parlare, anche se con toni leggeri.
Dead to Me riprende anche serie amatissime come Desperate Housewives e Big Little Lies, senza però avere il trash del primo e quella profondità drammaturgica del secondo. Con due stagioni all’attivo, già non vediamo l’ora di vedere la terza stagione, che potrebbe arrivare già nel 2021.
4) Everything Sucks! (2018)
Perfettamente in linea con Ginny e Georgia, questa serie tv racchiude in sé tutti i temi che stavate cercando in fase di astinenza.
Racconta la storia di alcuni adolescenti che si trovano a frequentare gli anni del liceo, in una cittadina noiosa dell’Oregon. Ad animare le giornate, la suddivisione in due gruppi di liceali disadattati: il club audiovisivi e il club di recitazione, che arrivano a stringere un patto per sopravvivere insieme agli anni del liceo.
Anche in questo caso i temi trattati sono molto attuali rispetto all’ambientazione anni Novanta (quali la perdita, le difficoltà quotidiane delle famiglie monogenitoriali e l’omosessualità che fa da argomento cardine). A tenerci attaccati alla narrazione è una colonna sonora perfettamente congegnata, cosa che la accomuna alle altre sopracitate (Shazam alla mano in ogni puntata) che in diversi passaggi consegna allo spettatore esattamente il mood che si aspetta di provare, con il brano adatto al momento giusto. Con la toccante continua ricerca di sé stessa e della propria sessualità da parte di Kate, la sorprendente maturità e la genuina innocenza di Luke, l’ironia di McQuaid e il notevole cambiamento confuso di Emaline, Everything Sucks! sarebbe stata sicuramente il nuovo show di culto fra gli adolescenti se solo fosse stata considerata col dovuto merito, con inoltre la concreta possibilità di offrire spunti intriganti per un pubblico più maturo, grazie ai suoi rimandi agli anni Novanta.
Nonostante l’epilogo aperto e l’immensa potenzialità di questa serie, Everything Sucks! conta solo una stagione, un vero peccato per una serie godibile in cui si alternano scene più toccanti e scene più comiche che la rendono perfetta per le serate in cui vogliamo solo abbandonarci all’affabilità dello schermo e farci due risate.
Nel cast troverete Sidney Sweeney (vista al cinema nel film Once Upon a Time in Hollywood ma anche Euphoria).
5) Come vendere droga online (2019)
Ultima ma non meno importante, questa serie tedesca è forse una delle più bingewatchate degli ultimi anni e tra le più attese del 2021.
Iniziata da tutti con qualche pregiudizio – di fatto la comicità tedesca è qualcosa di sconosciuto per noi italiani – ci ha insegnato che non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina. In questo caso dalla locandina.
Siamo geograficamente ben lontani da Wellsbury. Infatti, tutto ha inizio in una cittadina in Germania quando Moritz Zimmermann, nel tentativo di riconquistare la sua ex fidanzata, inizia a vendere ecstasy online, comodamente dalla sua cameretta a Lipsia, diventando uno dei più grandi spacciatori in Europa.
Sulla stessa linea d’onda delle serie sopracitate, in quanto i temi dell’adolescenza e della famiglia sono presenti, Come vendere droga online ci parla anche di un padre alle prese con due figli (anche in questo caso le similitudini sono presenti, Austin non vi ricorda nulla?). La serie, estremamente fresca ma a tratti anche delicata e introspettiva, è perfetta per chi ricerca qualcosa di diverso da Ginny e Georgia pur mantenendo alcuni fattori stilistici comuni. Non mancheranno le paturnie amorose, la scuola, i temi adolescenziali, i problemi in famiglia e l’amicizia.
Moritz ci ricorda molto Otis: imbranato, nerd, ma con un cuore grande in grado di conquistarci e di conquistare anche la ragazza che ama (non senza colpi di scena). Anche la presenza del migliore amico, spesso trascurato o non capito, ci ricorda molto Sex Education e appunto anche Ginny e Georgia, in particolare col riferimento all’amicizia tra Ginny (Antonia Gentry) e Maxine (Sara Waisglass).
Anche se non totalmente sulla stessa lunghezza d’onda questa serie, così come le altre, è un ottimo spunto per le sere in cui abbiamo voglia di leggerezza ma anche di sana riflessione, voglia di immedesimarci e di vivere emozioni che non pensavamo potesse offrirci una serie di questo tipo.
Siamo certi che molti di voi avranno già aggiornato i propri appunti sulle serie da vedere, no?