1) Skins
In cima alla nostra classifica troviamo un teen show alquanto datato eppure costantemente attuale.
Skins, vincitrice del premio BAFTA, ideata dagli scrittori padre e figlio Jamie Brittain e Bryan Elsley, è ambientata nella cittadina di Bristol, in Inghilterra, e segue le vicende di tre gruppi di adolescenti durante i loro ultimi due anni di scuole superiori. Ogni episodio si sofferma su un personaggio in particolare, raccontandoci le sue personali vicende e consentendoci di penetrare la sua personalità. Le situazioni che si susseguono sono molteplici e non mancano, nella trama, controverse rappresentazioni di problematiche come i disturbi della personalità, i disordini alimentari, l’uso di droghe, la dipendenza da alcol, le malattie mentali e la morte.
Skins è spesso considerata la progenitrice di tutte quante le altre serie che abbiano poi deciso di assumere dei toni spigolosi, di servirsi di un registro senza filtri e quindi capace di arrivare con forza ai suoi spettatori. È da lei che molte storie come Glee, Skam Italia, Atypical hanno colto l’opportunità di rivolgersi ai giovani utilizzando i loro stessi linguaggi, penetrando il loro mondo e arrivando a metterlo in scena senza pregiudizi, con grande sensibilità e forza comunicativa.