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10 citazioni delle Serie Tv da usare se sei in coda alle Poste

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Ci sono alcune grandi imprese che affrontiamo tutti i giorni. Nulla a confronto con le dicerie di Gossip Girl, gli inganni di Game of Thrones, o le battaglie di Vikings. No, ci sono delle sfide ancora più grandi che tutti noi, eroi del quotidiano, dobbiamo combattere. Stiamo parlando delle code alle poste. Al di là della grande professionalità distribuita in tutti gli uffici del Paese, questo girone infernale è il sacro terrore di ogni cittadino. Quando entriamo, è come se fossimo nella caverna di Dark. Non sapremo mai in che anno usciremo.

È bello però che le nostre serie tv preferite ci accompagnino anche nelle avversità. Se ci si annoia o ci si arrabbia durante le fatiche quotidiane, si può sempre immaginare una Blair Waldorf di Gossip Girl al nostro fianco che insulta sdegnosamente chi ha avuto l’ardire di superarci in coda, o pestarci un piede.

Ma Gossip Girl non è certo l’unico show televisivo a cui si pensa in simili circostanze.

Ci sono moltissime frasi e situazioni da serie tv a cui si può pensare per rendere il girone infernale della coda alle poste meno noioso. E siccome vi pensiamo sempre, abbiamo preso per voi le 10 migliori citazioni da usare quando ci si trova in questa pesantissima incombenza.

1) “Dove crede che siamo?” – Scrubs

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Questa frase iconica ben si adatta all’ufficio postale. A chi non è mai capitato di incappare in un povero anziano che è in coda da talmente tanto tempo da dimenticare chi sia e dove si trovi? Forse non era neppure anziano, quando è entrato a prendere il numerino. Ed effettivamente, cosa c’è di meglio di questa frase per riportarlo delicatamente alla triste realtà? Se gli anni passano e le stagioni cambiano, è possibile che il malcapitato non riconosca più il luogo dove si trova e si sia costruito un mondo fatato nella sua testa. Ma a qualcuno lo sporco lavoro di fargli prendere coscienza di sé tocca per forza di cose.

Quindi, quando il povero e dolce vecchietto si avvicinerà a voi con aria sperduta, chiedendovi qual è la strada migliore per arrivare a Narnia, voi semplicemente gli potrete rispondere: “Dove crede che siamo?“. Così lo inviterete a guardarsi intorno a porsi delle domande, ritornando all’amara realtà.

2) “Io penso che tutte le cose accadano per una ragione, a prescindere da quanto strane e assurde possano sembrarci. In fondo, chi siamo noi in confronto a Dio?” – Dark

Questa frase ha in sé del filosofico. E quale miglior modo di prendere la coda alle poste, se non con filosofia? Non siamo tutti delle Gossip Girl incattivite, in fin dei conti. E se dobbiamo affrontare l’incubo della burocrazia, ci sarà senz’altro un motivo, che rientra necessariamente nel Grande Disegno.

Magari, andando all’ufficio postale, oltre a pagare un bollettino, potreste scoprire delle piacevoli sorprese, come il pacco regalo di un amico che non vedete da tanto. Oppure, se dovete andare a ritirare una multa, potreste scoprire che il vostro fidanzato o la vostra fidanzata vi ha preso la macchina senza chiedervelo. Una rivelazione interessante, no? Fastidiosa, magari dolorosa, all’inizio, ma senz’altro utile. Siamo tutti parte di un grande piano, come Dark ci insegna.

3) “Le persone vogliono essere notate. Non vogliono sentirsi ignorate, le fa sentire invisibili” – Black Mirror

Tutti avranno vissuto queste situazioni. Quando si è in coda e sullo schermo compare il tuo numero, hai esattamente mezzo secondo per presentarti allo sportello. Altrimenti, succede l’inevitabile: precipiti nell’oblio e si passa immediatamente al cliente successivo. Ecco, chi non si sente invisibile in questo caso? Oppure: quante volte vi è capitato che un volpone vi superi in fila ostentando nonchalance? Ebbene, è giunto il momento di ribellarci a gran voce. Noi vogliamo essere notati!

Nessuna citazione da telefilm addicted si addice di più a questa situazione. Certo, in Black Mirror la frase si riferiva a qualcosa di più complesso e più grave. La citazione, infatti, proviene da Bianco Natale, lo speciale 2×04. Qui il protagonista veniva “bloccato” dalla sua ex fidanzata tramite un dispositivo tecnologico particolarmente avanzato. Il malcapitato era dunque ridotto a una semplice sagoma grigiastra agli occhi di lei, così come la ragazza appariva così agli occhi di lui. Persino la voce risultava inudibile. Ecco, quando siamo in coda alle poste e qualcuno ci supera, è un po’ come se ci avessero bloccati, soprattutto perché i furbacchioni sono sordi alle nostre proteste.

4) “Unagi!” – Friends

Friends - Unagi

l’Unagi è uno stato di totale consapevolezza di ciò che ci circonda e di tranquillità profonda, come ci spiega Ross Geller. O forse è solo un’alga che si mette nel sushi, ancora non l’abbiamo ben capito. In ogni caso, ciò che conta è che la parola suggerisce calma interiore. E nessun luogo è più adatto per evocarla dell’ufficio postale.

Inoltre, altra cosa di non poca importanza: se l’Unagi suggerisce uno stato di totale consapevolezza, le poste sono il luogo ideale per utilizzarlo. Anche perché gli uffici sono come una giungla, dove vigono le leggi dettate dall’istinto di sopravvivenza. Nessuno guarda in faccia nessuno se si può risparmiare tempo superando la coda. Per difendersi, dunque, è importante fare attenzione a tutto ciò che ci circonda, in modo da ricorrere al classico sgambetto quando è necessario.

5) “Le uniche volte in cui non mi sento un fantasma è quando mi guardi tu, perché tu mi guardi e vedi me” – Grey’s Anatomy

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Questa frase non solo è una dichiarazione d’amore, è perfetta per esprimere gratitudine all’impiegato dello sportello che non solo non ti ignora, ma ti degna anche di un sorriso. Dopo aver affrontato una lotta all’ultimo sangue e aver fatto ricorso a tutta la pazienza possibile per arrivare al tanto agognato sportello, nulla fa più male di un addetto che ti guarda con aria di sufficienza, sbuffando perché magari sei l’ultimo cliente prima che finisca il suo turno. Quindi fa bene al cuore se prima di iniziare le temute faccende burocratiche che, ahinoi, ci conducono alle poste, la conversazione inizia con un affabile saluto.

Momenti come questi riempiono di commozione e vanno giustamente celebrati.

Naturalmente, questo vale anche al contrario. Gli impiegati, poverini, si trovano davanti una foresta di facce accigliate. Ogni tanto un bel sorriso anche da parte nostra non guasterebbe.

6) “Non puoi perdere il controllo se sei già crollato” – Pretty Little Liars

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Nel caso in cui invocare la calma interiore non sia sufficiente, tanto vale assecondare l’inevitabile crollo psicologico. A volte, infatti, armarsi di santa pazienza purtroppo non basta. A volte in posta ce ne capitano veramente troppe. C’è quello che ci pesta il piede, quello che ci spintona o ci tira una gomitata. Si può uscire a impresa compiuta conciati peggio che dopo un incontro di boxe. E anche in questo caso, conviene prendere l’evento con filosofia.

Bisogna però ammettere che è triste vedere l’ufficio postale che fagocita in questo modo le sue vittime. Gira voce di ragazze entrate dentro abbigliate in maniera impeccabile, come se fossero uscite da Gossip Girl, o Pretty Little Liars. Sono uscite dopo mesi e mesi, spettinate, con il trucco sbavato, gli abiti ridotti a brandelli. Nessuno esce così com’era entrato. Una parte di noi muore lì dentro.

Ma se qualche nostro conoscente ci guarda con sdegno chiedendoci come mai abbiamo una così brutta cera, non dobbiamo temere: ormai siamo già crollati, non c’è il rischio che perdiamo ulteriormente la calma.

7) “L’amore mi ha condotto per luoghi oscuri, ma nessun luogo può essere più oscuro di Los Angeles” – You

Ne siamo proprio sicuri, Joe? L’ufficio postale è decisamente più oscuro di Los Angeles. Chi lo sa cosa si cela dietro gli scaffali impolverati? Hai idea della giungla selvaggia che può diventare questo luogo tenebroso, dove la gente si aggredisce per avere un misero numerino? Sai quanti anni si possono perdere a discutere con un impiegato, quanto è difficile scegliere la giusta opzione di spedizione di un pacco? No, mio caro Joe. Se credi che Los Angeles sia un luogo oscuro, significa che non hai mai fatto una coda alle poste. Ti invidiamo molto per questo. Forse ti odiamo anche un po’.

Oppure, oppure… C’è un’altra possibilità. Forse dopo aver affrontato l’ufficio postale non sei più lo stesso. È per questo che da aspirante scrittore di belle speranze in Gossip Girl sei diventato un misterioso e inquietante stalker.

8) “Pensa a te stesso. Ti salverà da una vita di crepacuore” – The Witcher

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Questo è il motto che devi avere quando assisti a una lite in coda. Non puoi sottovalutare quanto la gente possa essere aggressiva in simili circostanze. Pensa a spedire il tuo pacco e passa oltre.

Magari davanti a voi potete avere una coppia che pensa bene di risolvere i suoi litigi domestici mentre assolve alle quotidiane faccende burocratiche. O, più semplicemente, ci può essere qualcuno che discute aspramente per far valere il suo diritto di precedenza. O ancora: quanto può essere rischioso prenotare il posto in fila online? Molte persone non comprendono simili meraviglie tecnologiche e vedendo qualcuno passare davanti a tutti con candore, può pensare di avere davanti il classico furbo. E invece no.

Qualunque sia il motivo del litigio, pensate intensamente alla citazione di The Witcher. O, se preferite qualcosa di più classico: non ti curar di loro, ma guarda e passa.

9) ” 4, 8, 15, 16, 23, 42″ – Lost

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Dopo tanto tempo passato in fila, anche i più navigati frequentatori delle poste cominciano a dare segni di cedimento. Guardano fuori dalle finestre e si accorgono che dalla primavera si è passati all’estate, per poi arrivare all’autunno. Le verdi foglioline degli alberi hanno cominciato a ingiallire, i fiori a cadere. Ed ecco che in men che non si dica si arriva all’inverno.

E a quel punto c’è l’inevitabile crollo. A nulla serve evocare la calma interiore, ormai. Il senno è irrimediabilmente perduto e l’unica cosa da fare è accucciarsi in posizione fetale recitando ossessivamente i numeri che compaiono sullo schermo. Anche in simili circostanze ci si può sentire come sull’isola sperduta di Lost. E a quel punto cominciamo ad avere visioni strane e a perdere la cognizione del tempo e dello spazio. Anche perché, dopo tanto tempo speso in fila, si comincia a soffrire la fame e la sete. E gli effetti della disidratazione e del digiuno in effetti non sono piacevoli.

Alle poste si danno i numeri. Letteralmente.

10) “Tre parole, sette lettere. Dille e sarò tua” – Gossip Girl

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Certo, è una frase molto ad effetto, questa. Ed è ancora più a effetto, se si considera che la pronuncia uno dei personaggi più iconici delle serie tv: Balir Waldorf. Le circostanze in cui la pronuncia sono drammatiche e cariche di phatos. Il suo amato Chuck non riesce ad assumersi un impegno serio con lei. Men che meno riesce a dirle “Io ti amo”. Sono infatti queste le tre parole, sette lettere che la ragazza vuole sentirsi dire.

Ma noi non siamo nell’Upper East Side, non ci chiamiamo Blair o Chuck e soprattutto non siamo in Gossip Girl.

Ciò non toglie che questa frase può essere efficacemente riciclata. Quando artigliamo il banco dello sportello con le poche energie che ci sono rimaste possiamo esalare, con un filo di voce: “Quattro parole, undici lettere. Dille e sarò tua/o”. Ma quali sono queste fantomatiche parole? Semplice! “È il suo turno”.

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