2) Mad Men
Ci spostiamo ora nella New York degli anni ’60, precisamente sulla famigerata Madison Avenue da cui il nome della serie: Mad Men. Attraverso le vicende della Sterling Cooper, agenzia pubblicitaria nota per la sua lungimiranza e creatività, Matt Weiner (creatore della serie) ci consegna con questo piccolo capolavoro, un pezzo di storia americana e un microcosmo di accadimenti personali, sentimentali, lavorativi estremamente complesso e profondo. Basta il suo protagonista, Don Draper, a introdurci in questo affascinante mondo in cui le capacità di osservazione della realtà e della società si rivelano di fondamentale importanza. E così ben presto ci illuderemo di poter avanzare anche noi proposte di campagne pubblicitarie sentendoci dei veri e propri creativi. Conosciamo poi il resto del team, tra cui l’intelligentissima Peggy Olson (Elisabeth Moss) e l’insoddisfatto Pete Campbell (Vincent Kartheiser). Tutti, con le loro tormentate vicende interpersonali e private, finiranno per mostrarci il lato più drammatico di un ambiente patinato e spesso edulcorato e che invece si compone di numerose zone d’ombra ma anche di numerosi soddisfazioni e successi.