Che roba, l’amore. Mamma mia. Complesso, a tratti impossibile, biologicamente non diverso da un terremoto. Fa cadere tutto a pezzi stravolgendoci del tutto, e questo le Serie Tv lo sanno bene, benissimo. Anche quando non ha alcuna utilità , inflilano nelle loro storie un dramma sentimentale che alzerà le nostre aspettative sulla nostra prossima storia sentimentale. Noi siamo lì, volenterosi di staccare la spina per 20 secondi, che guardiamo una Serie Tv che parla di un criceto che decide di scappare dalla gabbia della sua padroncina di 9 anni che ogni giorno lo costringe a fare da animatore durante le sue feste con le compagnette per andare a vivere in libertà tra le strade di New York ma alla fine, durante quel viaggio, deve per forza innamorarsi di un criceto. Non c’è niente da fare, l’amore ci perseguita ovunque. Se il criceto non si innamora di qualcun altro che gli rovina la vacanza i produttori non sono contenti. Più o meno è così che immagino le riunioni per le sceneggiature: <<Quindi il criceto che fa?>> <<Scappa per ritrovare se stesso dopo una lunga serie di disavventure, rischia la morte e alla fine riesce a farcela>> <<Sì, ma si innamora?>> <<No, non abbiamo pensato all’aspetto romantico della storia>> <<Bocciata. Trovate un criceto e fatelo convolare a nozze.>> Se questo animale non si innamora la storia non vale, e questa è una legge che ci perseguita da anni attraverso le più grandi produzioni di successo. In Grey’s Anatomy a nessuno frega nulla dei pazienti: devono radunarsi in mensa per spettegolare su Derek e Meredith, e sti ca*zi il codice rosso.
In questi anni ce le siamo davvero bevute tutte. Le Serie Tv ci hanno restituito un concetto d’amore che, con la scusa di dover essere obbligatoriamente romanzato, ci ha fatto credere alle cose più assurde, raccontandoci che perfino tra 20 anni qualcuno potrebbe presentarsi sotto casa nostra con un corno blu tra le mani
Robin quasi non vedeva l’ora di togliersi di mezzo quel pesantone di Ted Mosby, l’uomo che ha sopportato per più di dieci anni e di cui credeva di essersi finalmente liberata. Ma How I Met Your Mother prevedeva un’altra storia, un altro destino. E così, dopo un matrimonio, due figli e vent’anni che avrebbero dovuto far cadere il loro legame in prescrizione, Ted si presenta sotto casa di Robin con un corno blu e troppe speranze. La serie giunge così al termine senza raccontarci cosa sia successo dopo, e forse questa è l’unica cosa che ci fa stare un po’ più sereni. Non sappiamo cosa abbia fatto Robin dopo. Magari, invece di andar fuori casa per un bacio romantico, ha chiesto un ordine restrittivo dopo continue persecuzioni. Il problema però è sempre lo stesso: How I Met Your Mother ci racconta che gli ex fidanzati, gli accolli più grandi della storia, ritornano anche a distanza di lungo tempo, anche se quando ci uscivi avevi il Nokia 3310 e ora un Iphone di ultimissima generazione. Insomma, i tempi cambiano, ma loro no. Perché nella realtà dei fatti, molto spesso, sono sempre i soliti deficienti di un tempo. Come Ted Mosby.
Le Serie Tv ci hanno raccontato l’amore da qualsiasi punto di vista narrandoci la storia di Ross e Rachel, due migliori amici che si fidanzano, si lasciano, fanno un figlio e si fidanzano. Lei stava andando a Parigi per un’opportunità di lavoro incredibile, ma è bastata una sola chiamata di lui, che tra parantesi fino a quel momento era sempre accanto a lei, a cambiare tutto. In sostanza, fregatevene di quello che avete davanti agli occhi ogni giorno: Ross è riuscito a tornare con Rachel soltanto attraverso una chiamata che è stata capace di farla scendere da un aereo che aveva già avviato le procedure di partenza. Le chiamate fanno miracoli, amici. Ti fanno anche decidere sul destino di un aereo. Ecco perché quella volta che sono arrivata tardi al gate non mi hanno fatta partire: nessuno mi stava chiamando per dichiararsi. Ero sola e senza nessuno che urlasse il mio nome. Per intenerire gli hostess di terra e di volo basta una chiamata da un tipo che ti dice di non realizzare i tuoi sogni professionali per rimanere con lui.
Il sistema americano, invece, più che fare i conti con la sanità a pagamento, deve fare i conti con quello che Grey’s Anatomy ha raccontato degli ospedali degli Stati Uniti. Dopo aver visto la serie le persone scelgono di intraprendere la carriera di medico, ma io dissento: non lo fanno per l’amore nei confronti della medicina, ma per fare taglia e cuci e ricevere lo stesso stipendio di un medico. Praticamente è un taglia e cuci legalizzato su cui devi pagare le tasse, ma con un Derek che ti aspetta in reparto rianimazione. Meredith e Derek, d’altronde, ci hanno raccontato una storia in cui si lavora lo stretto necessario e si va a letto insieme dalle 3 alle 8 volte al giorno. Insomma, neanche troppo stupidi quelli che hanno deciso di fare medicina solo dopo aver visto Grey’s Anatomy. Piuttosto che raccontarla come la Serie Tv di riferimento degli ultimi vent’anni, io la citerei in giudizio per aver minato l’identità degli ospedali trattandoli come siti di incontri, ma questi sono dettagli che alle Serie Tv non interessano. L’importante era solo che Meredith e Derek consumassero e si lasciassero per consumare nuovamente, ma in modo più intenso.
Neanche Game of Thrones è riuscita a fare a meno di giocare con i sentimenti dei personaggi. Erano tutti lì, schiavi di una lotta al potere che metteva la loro vita in pericolo ogni giorno, e in più gli autori hanno pensato bene di fregarli anche attraverso il tragico moto dell’amore. Come a dire: decidi cosa sia peggio. Alla fine, in effetti, in Game of Thrones sono morti più personaggi a causa dell’amore che della lotta tra regni, e almeno in questo la serie è stata onesta. Brutto sopportare i draghi, ma vuoi paragonarlo alle pene sentimentali degli amori impossibili in cui alla fine, non si sa come, ci si lascia senza neanche avvisarsi? Robb Stark e Talisa Maegyr sono d’altronde l’esempio più concreto di un dramma che sembra scritto da Shakspeare e che neanche Romeo e Giulietta, se avessero visto, avrebbero invidiato. In sostanza, anche quando crediamo di aver finalmente trovato la pace, ecco che subito arriva la fregatura e la tragedia. Ma niente: anche in questo caso ci siamo bevuti la qualsiasi sperando di trovare un amore così. Ma non ho chiaro: un amore come? Un amore che ti ammazza del tutto quando già tutto intorno brucia? Punti di vista.
Ma ci abbiamo creduto sempre. Lo abbiamo fatto anche quando Dawson’s Creek, The OC, One Three Hill e The Vampire Diaries scrivevano la pagina più importante dei triangoli amorosi restituendoci sempre la stessa risposta: se dobbiamo scegliere tra un bravo e un cattivo ragazzo, scegliamo sempre il secondo. Così, per praticare meglio lo sport del pianto continuo. Leggenda narra che Stephan e Dawson abbiano cominciato a tenere dei corsi a pagamento sul come farsi scegliere anche se si è dei bravi pischelli per cercare, almeno, di trarre dei vantaggi da quelle falsone che prima stavano con loro e poi, dopo mezza moina, li hanno piantati in asso per vivere una vita fatta di brividi e passione.
Ma l’operazione migliore l’ha fatta Dark. Da quando la serie ha visto la luce, abbiamo cominciato a guardare con occhi diversi i nostri cugini di secondo e terzo grado. I più belli della famiglia, che prima di quel momento consideravamo come intoccabili perché cugini, ora hanno ottenuto una luce diversa. Se prima alla nostra migliore amica rispondevamo <<Ma sei pazza?>> ora rispondiamo <<Ma guarda, ti dirò…>>
E’ il potere delle Serie Tv, dell’amore tribolato che ci rinco*lionisce e ci fa credere cose assurde come al lieto fine e alla carriera da medici pagati per il taglia e cuci e le nottate nel reparto di terapia intensiva con Derek. E’ il riassunto di tutto quello che in questi anni ci siamo bevuti e che continuiamo a spacciare come reale, perché sì: è colpa di tutto questo se continuiamo ad alzare le nostre aspettative attendendo l’amore folle. Eppure, amici, l’amore folle non esiste. Non obbligatoriamente in questo modo almeno. Esiste l’amore intenso, ma anche i bravi ragazzi. Quelli che non ci fanno penare. Quelli che se dicono che arrivano, poi vengono davvero. Quelli che non fanno giochetti e alla fine ti fanno sorridere anche se il mondo crolla. Quelli che diventano la tua pace, il tuo mare calmo in mezzo alla tempesta. In questo gioco al potere per la lotta al potere dei 7 regni possiamo avere un complice, e non è necessario che odori di disastro annunciato per farsi amare. E anche se alle Serie Tv questo non interessa, non implica che non debba neanche interessare a noi.