4) We Are The Champions
In alcune interviste Freddie dichiarò di aver pensato al calcio quando scrisse We Are The Champions. Ma poi ha ampliato il significato del testo in modo che ognuno potesse leggervi non solo una metafora sportiva ma anche le lotte che si affrontano quotidianamente e l’innata voglia di emergere di tutti. È un inno per tutte le vittorie, per la rivalsa dopo un momento difficile, per il riscatto ottenuto con il sudore.
È la rivincita per i nerd, da sempre umiliati, grazie a Ross Geller e Seth Cohen che hanno rilanciato questa figura. Rory Gilmore è forse uno dei primi esempi realistici di donne nerd in tv. Con The Big Bang Theory sono diventati i protagonisti assoluti di uno show. Non dimentichiamoci di Walter White che si è riscattato dalla sua vita poco stimolante e ha ricordato a tutti che “sapere è potere”. È la rivalsa per le taglie XXL come Kate Pearson e dei diversamente abili come Shawn Murphy, Tyrion e Jaime Lannister e Ivar Ragnarsson.
Le donne sono diventate protagoniste come si vede in The Handmaid’s Tale e in Big Little Lies. Le Liars combattono contro “A” e alla fine, dopo molti ostacoli, riescono a trionfare. Jane Villanueva dopo mille difficoltà corona il suo sogno più grande: pubblicare un libro. Sua madre combatte con il cancro come ha fatto Izzie di Grey’s Anatomy, vincendo. Annalise Keating lotta per chi non può difendersi da solo e vince persino la causa alla Corte Suprema.
I superstiti di Lost, di The 100 e The Walking Dead combattono ogni giorno affrontando i pericoli dell’isola e di una Terra decisamente ostile. Ogni piccola conquista è salutata come una vittoria. Infine Ted Mosby è l’amore che non si arrende e che si rialza dopo ogni singola batosta.