5) Vampiri
I Vampiri sono le creature demoniache che più ci affascinano in assoluto, o quanto meno è ciò che traspare dalle Serie Tv che li riguardano.
Tutto iniziò circa vent’anni fa con Angel, il primo vampiro che ci fece perdere la testa, e da lì, fu un’escalation continua senza esclusione di colpi.
Angel era il vampiro con l’anima, il vampiro diverso da tutti gli altri. Al tempo i vampiri prede di Buffy (di cui vi ho parlato qui) non erano altro che creature vagamente ottuse che volevano la distruzione del genere umano, con alcune importanti eccezioni. Tuttavia Angel era diverso. Angel inaugurò la moda del vampiro con l’anima a cui non seppe resistere neanche il suo collega platinato: Spike.
Ed eccovi signore e signori la prima grande battaglia tra ship: Buffy e Angel o Buffy e Spike?
Per quanto siano passati vent’anni il disaccordo resta, e allo stesso modo resta l’incredibile attrazione che questi due sono stati in grado di scatenare.
Talmente intensa da aver generato degli eredi.
Questa eredità si tramanda sempre e comunque in coppia, così, giusto per accontentare ogni genere di fan. Ed eccoci dunque davanti all’ambiguo e protettivo Bill Compton disposto a tutto per la sua compagna fatata, e Eric Northman affascinante e senza scrupoli che nasconde un animo dolce e romantico sotto la scorza dura dei suoi millenari ricordi.
Il concetto di anima è stato completamente superato per iniziare a parlare di semplice umanità, che spesso e volentieri è molto più semplice spegnere per gustarsi una calda dose di sangue umano.
Spero vivamente che a tutte voi amanti dei vampiri si sia accesa una lampadina parlando di umanità che si accende e si spegne, perché certo non possiamo dimenticare i vampiri che hanno dominato le scene negli ultimi 6 anni: Damon e Stefan.
Per quanto non abbia niente di bello da dire sulle ultime stagioni, non posso fare a meno di ricordare il Damon Salvatore dei bei vecchi tempi, che, mi dispiace per Stefan, ma proprio era ineguagliabile. Il vampiro cattivo e psicopatico che si sdraiava davanti a una macchina in piena notte e sbranava la vittima disgraziata dopo un monologo sull’amore e sull’ineluttabilità della propria natura.
Il vampiro ci attrae perché la sensualità fa parte della sua stessa natura, a partire dallo stesso Dracula stokeriano che ritroviamo nella sfortunata serie steampunk senza conclusione intitolata proprio Dracula.
Il vampiro è padrone delle sue pulsioni, delle sue brame, mantiene il controllo nel momento stesso in cui cede alla propria sete di sangue. Ben nutrito e convinto della sua natura può essere il più pericoloso dei predatori, ma nel momento in cui si innamora iniziano i guai. Il vampiro è monogamo per natura: quando sceglie la sua compagna quel legame diventa indissolubile e la maggior parte della volte costituisce la causa della sua stessa distruzione.
Il vampiro è amore, passione proibita, tormento, dolore: è la creatura del sovrannaturale che più lega in sé il concetto tanto caro agli scrittori bohémienne di amore e morte.
La passione può ferire profondamente: se potessimo vivere senza conosceremmo certamente la pace, ma saremmo esseri vuoti, stanze vuote, buie e inutili. Senza passione saremmo come morti.