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Hanno Ucciso L’Uomo Ragno, il vero Claudio Cecchetto parla della serie: «Mi piace, ma c’è una cosa su di me non vera»

Claudio Cecchetto in Hanno Ucciso L'Uomo Ragno
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Il nuovo successo Sky Original Hanno Ucciso L’Uomo Ragno si appresta a raggiungere la sua conclusione. Venerdì 1 novembre la Serie Tv giungerà infatti alla sua conclusione, scrivendo la parola fine (almeno momentaneamente) a uno dei più grandi successi italiani degli ultimi anni. Anche se non è ancora giunta al termine, Hanno Ucciso L’Uomo Ragno sembra mancare già al pubblico che con determinazione chiede una nuova stagione di cui però ancora non si sa niente. La leggendaria storia degli 883 non è mai rimasta in silenzio, restando negli anni una vera e propria costante nonostante l’abbandono negli anni ’90 di Mauro Repetto, che ha deciso di proseguire la sua vita dividendosi tra l’estero e l’Italia.

Oltre a Max Pezzali (qui tutte le informazioni sul personaggio) e Mauro Repetto (qui tutte le informazioni sul personaggio) la Serie Tv si concentra anche su altri noti personaggi televisivi che, negli anni ’90, hanno contribuito al sogno degli 883. In particolare, infatti, la Serie Tv si è concentrata su volti celebri come Maria De Filippi (qui tutte le informazioni sulla conduttrice), Jovanotti e Claudio Cecchetto. A quei tempi considerato il Dio della musica, Cecchetto ha reso gli 883 una realtà, scoprendoli e portandoli al grande successo.

Nell’ultima puntata la Serie Tv ha acceso un riflettore importante sul personaggio del produttore musicale che, durante un’intervista, come riportato da Fanpage ha commentato il successo Sky dicendo: “Mi piace, racconta di un sogno” e la rivisitazione del suo personaggio. Qui di seguito le sue parole sul suo personaggio:

“Quando il Cecchetto della serie dice: Basta parlare della provincia, alla gente fuori non importa della provincia, io mica vado in giro a dire che sono di Ceggia’. In realtà non è così. Io sono molto orgoglioso del paese da cui arrivo, dico sempre a tutti che arrivo da lì”

Claudio Cecchetto sembra dunque non aver gradito questo aspetto della serie, raccontando anche come negli anni abbia vissuto la sua definizione di Disney Italiano.”La mia Disneyland è stata come il clan di Celentano. Dove è rimasto solo Celentano. Scherzo, tutti quelli che ho lanciato per fortuna hanno la loro carriera, duratura, bella.” Secondo quanto raccontato dal produttore, infatti, provenire da una piccola realtà sarebbe un valore aggiunto in questo senso, perché ti restituisce una forte esigenza di emergere.

Questo è quello che ha detto Cecchetto: qui, invece, trovate quello che ha detto il vero Mauro Repetto sulla serie.

Se anche tu non vedi l’ora di continuare le vicende degli 883, ti lasciamo con tutte le info raccolte finora: trama, cast e data della seconda stagione della serie Sky