Baciali tutti, anche l’insetto stercorario
Ma quanto era simpatica l’ape Maia? Non tanto quanto Heidi, ma era così dolce. E quanto erano teneri e sfortunati i suoi amici insetti? Maia riusciva a fare amicizia con tutti, anche con l’insetto stercorario. Quella buon’anima dello scarabeo stralunato che per tutta la vita spinge una palla di m***a. Che pena e che fatica, la vita. L’ape Maia, con la sua gioia, il suo ottimismo e una bontà d’animo zuccherosa, mi faceva sempre sentire in colpa per aver commesso qualche scaramuccia infantile. Lei ci imponeva di essere sempre buoni e gentili, soprattutto con chi è costretto a spingere palline di cacca. Quindi, ogni volta che vedevo un gruppetto di insetti, il mio cervello mi sussurrava: «baciali tutti, anche quello stercorario, anche le formiche, anche le vespe. Fa sapere loro che li ami, Maia potrebbe arrabbiarsi di brutto». E io, per non deluderla, li salvavo e, ignorando le proporzioni della mia bocca, cercavo di coccolarli e baciarli. Così ho finito per ingurgitare palate di formichine e coccinelle indifese. Perché l’insetto stercorario, alla fine, non ce l’ho mai fatta a baciarlo. Perdonami, Maia.