Mai come in quest’epoca la (non)cultura hipster imperversa nella nostra società. Noi “esperti” della serialità ci abbiamo ragionato un po’ su e abbiamo 5 consigli per voi
Innanzitutto è bene partire dall’aspetto più importante e al contempo più difficile di tutti: quello definitorio. Come si può attribuire un’etichetta a un movimento culturale che come unica regola ha quella di fuggire dalle etichette? Non è proprio così facile, anche perché il termine “hipster” è stato introdotto addirittura già nella prima metà del secolo scorso per andare a descrivere un movimento di ragazzi estremamente appassionato di Jazz e droghe (non necessariamente in quest’ordine), cosa che oggi potrà sembrare banale ma che per allora era un’autentica rivoluzione.
Già, oggi. Al momento la parola hipster viene spesso associata a quantomeno discutibili barboni armati fino ai denti di risvoltini e musica stramba che, bontà loro, tentano di distinguersi da un mondo perennemente ancorato all’ordinario e alle masse.
Che fare quindi? Si potrebbero unire passato e presente e dire che sostanzialmente con questo termine si vuole andare a descrivere qualcosa di giovane, anticonformista e con una qual certa vena artistico/musicale: è proprio su questa base che Hall of Series ha riunito per voi le 5 Serie Tv più hipster di sempre!
5) DARIA – Forse non molti se la ricorderanno (cosa per altro perfetta in questo contesto), ma questa Serie animata andata in onda dal 1997 al 2002 è semplicemente perfetta per questa classifica: Daria è un’adolescente introversa, misantropa, cinica e decisamente differente dal resto dei suoi coetanei che si aggira per la sua città giudicando tutto e tutti, in particolare sua sorella Quinn, al contrario estremamente banale e ordinaria. L’atteggiamento così spocchioso della protagonista, associato a una maniera particolare di vestirsi e a una qual certa intelligenza raffinata la rendono senza ombra di dubbio idonea ad entrare in questo ristrettissimo club!