La stupidità è un concetto molto ampio, non facilmente incasellabile in una sola definizione. Stupido, secondo il dizionario della lingua italiana, è colui che denota o rivela scarsissima intelligenza. Un individuo un po’ tonto, credulone, che riesce a comprendere con difficoltà le varie situazioni della vita. Forse un pizzico ignorante, poco acculturato e superficiale, ma non necessariamente volgare e rozzo. Come si riconosce un personaggio stupido? Dallo scarso acume mentale, di sicuro. Homer Simpson, per esempio, finirà per essere trascinato in tutte le liste di questo tenore, rappresentando un po’ il prototipo dello stupido della tv. Ma ci sono anche personaggi che si comportano da stupidi, senza esserlo del tutto. Sono quelli che, a causa del loro comportamento strambo, poco razionale e fuori dagli schemi, finiscono per ritrovarsi spesso in situazioni esilaranti o imbarazzanti. Si mettono nei guai, non sanno leggere le circostanze, sbalordiscono tutti con le loro freddure poco pertinenti o del tutto nonsense.
Homer Simpson è solo il campione della stupidità, ma accanto a lui c’è tutto un corollario di individui che, per un motivo o per un altro, meritano di essere in questa lista.
Di personaggi ottusi, poco intelligenti, lenti a capire e intellettivamente limitati, le serie tv abbondano. Non si tratta però di personaggi negativi, anzi. L’accezione di stupidità è intesa qui come qualità non certo positiva, ma neppure come marchio riprovevole e ostile. I personaggi stupidi sono spesso quelli più divertenti e, in molti casi, posseggono una serie di qualità che li rendono apprezzabili per svariati altri pregi. La scarsa intelligenza è forse un limite in determinate situazioni, ma è anche sinonimo di autenticità e costituisce uno spiraglio attraverso il quale si aprono grandi squarci sulle situazioni più divertenti.
Ecco i quindici personaggi più stupidi delle serie tv.
Jason Mendoza (The Good Place)
Il povero Jason sembra vivere davvero in un altro mondo. E non solo perché è morto e si trova nell’aldilà insieme ad altri tre umani smarriti e problematici, ma anche perché il suo personaggio appare sempre leggermente distaccato dalle cose. Vive una (non)vita tutta sua, fatta di istintività e impulsività. Poco riflessivo, Jason è da questo punto di vista l’anello debole del gruppo: è sempre l’ultimo ad afferrare il senso delle cose, quello a cui tutto va spiegato in maniera elementare, estremamente semplificata. E non c’è da biasimarlo, considerando le riflessioni metafisico-filosofiche che impregnano tutta la serie. Il 90% delle battute di Jason è del tutto scollegato dal contesto, insensato e sconclusionato. Ma nei momenti di maggior criticità, il metodo Mendoza ha tirato tutti fuori dai guai proprio perché illogico e completamente assurdo. Il suo sesto senso ha aiutato gli umani a districare le situazioni più critiche e la sua sensibilità semplice, autentica, libera da condizionamenti mentali, lo ha reso più preparato degli altri ad affrontare i dilemmi della vita.
Buster Bluth (Arrested Development)
La serie con Jason Bateman è un grande campionario di personaggi che potremmo definire stupidi. Lo è certamente Tobias, a suo modo. Lo sono anche George “Gob” II e Lindsay Bluth, chi per un verso e chi per un altro. Ma Buster proabilmente li supera tutti. Il figlio più piccolo di casa Bluth è cresciuto in una campana di vetro, sempre coccolato e protetto dalla madre Lucille. A trent’anni, Buster sembra totalmente incapace di cavarsela da solo. Ha un atteggiamento infantile, sciocchino, e fa fatica a stare nel mondo degli adulti. È come se fosse rimasto un ragazzino che deve essere seguito passo dopo posso. E infatti non capisce quando viene preso in giro, non sa dare un nome alle proprie sensazioni, non è in grado di assumersi le proprie responsabilità. A farlo diventare grande e a provare a tirarlo fuori dalla sua campana di vetro, ci penserà la vicina di casa e amica di famiglia Lucille Austero, di cui Buster si innamorerà (o crederà di essersi innamorato) malgrado l’enorme differenza d’età.
Corinna (Boris)
È la cagna, la classica attricetta con poco cervello e tante pretese che interpreta il ruolo di protagonista donna nella fiction spazzatura Gli Occhi del Cuore. Corinna ha grossi limiti intellettivi e basta osservarla per rendersene conto, ma non è certo ad essere apprezzata per il suo acume mentale che punta la ragazza. Superficiale, viziata e a volte un po’ spocchiosa, la protagonista su cui ha puntato la Rete per Gli Occhi del Cuore non è certo una cima e i capricci a cui ha abituato tutta la troupe, che la sopporta a stento, ne sono una dimostrazione. Corinna vuole essere la parodia di certe attrici del mondo dello spettacolo che riescono a emergere poco per il talento e la profondità delle riflessioni e più per altri tratti caratteristici, quelli che magari riescono a catalizzare l’attenzione di un pubblico senza troppe pretese. Molto italiana, la definirebbe Stanis.
Joey Tribbiani (Friends)
È uno dei personaggi più simpatici del mondo delle serie tv, uno di quelli ai quali si resta affezionati per sempre. Non certo per sagacia e acume mentale. Joey è un individuo semplice e un po’ infantile, ingenuo e amante delle donne e del cibo. Sembra del tutto incapace di instaurare relazioni stabili, è spinto da desideri elementari e il suo comportamento è guidato da sensazioni effimere, destinate a svanire presto. Nel mondo di Friends, Joey è il personaggio meno acuto e più sempliciotto, ma è anche quello più empatico e diretto. C’è qualcosa di profondo nel suo personaggio? In realtà sì, e anche molto. La sua è un’intelligenza meno visibile e riconoscibile, forse anche inconsapevole, più emotiva che intellettiva, ed è questo uno dei punti assoluti di forza di Joey Tribbiani e una delle ragioni per cui ci si affeziona immediatamente a lui.
Zack (The Big Bang Theory)
Zack è stato un fidanzato saltuario di Penny, apparso per la prima volta nella terza stagione di The Big Bang Theory. Lui e Penny si sposarono a Las Vegas per un capriccio, salvo poi annullare il matrimonio qualche tempo dopo. Il personaggio di Zack nasce come antagonista e competitor di Leonard, per cui i suoi tratti caratteristici sono disegnati all’opposto rispetto al nerd cervellone che conquisterà il cuore di Penny. Se Leonard è un fisico sperimentale, con laurea e dottorato, profondamente acculturato e con un’intelligenza pronta e acuta, Zack non può che essere stupido, un po’ tonto, superficiale e limitato.
Accanto a Homer Simpson, potremmo considerarlo il prototipo perfetto dello stupido incallito.
È il ragazzo tutto muscoli e neuroni lenti a cui le ragazze si avvicinano non certo per la profondità dei ragionamenti. Attraente forse, ma duro a comprendere anche le battute più semplici.
London Tipton (Zack e Cody al Grand Hotel)
Chi ha visto la serie Disney andata in onda dal 2005 al 2008, non può non ricordarsi di London Tipton, la ricca figlia ereditiera di Wilfred Tipton, cresciuta nei lussuosissimi alberghi del padre sparsi in tutto il mondo. London non è un Homer Simpson al femminile, ma è lo stereotipo delle figlie di papà poco intelligenti e ricche da fare schifo. Studiare per lei non è mai stata una necessità e infatti è stata espulsa da tutte le scuole private alle quali il padre l’aveva iscritta. London legge solo riviste di moda e il suo hobby preferito è quello di strisciare la carta di credito del padre per fare acquisti in maniera compulsiva. È un personaggio semplice, scontato. Un soggetto da sit com, con poche pretese e scarsa profondità, ma che lascia intravedere comunque un vuoto affettivo che si ripercorre sulle decisioni che prende nel corso del tempo.
Junior (Tutto in famiglia)
Il concetto di stupidità non poteva non far tappa anche nella casa di Tutto in famiglia. Junior, il figlio maggiore di Michael e Janet, viene spesso trattato da stupido anche dai genitori e dalle sorelle. Non è che abbia dei grossi limiti mentali, ma è testardo, ottuso e poco riflessivo. A scuola non è una cima, ma se si impegna riesce comunque a portare a casa il risultato. È il tipico ragazzino che si applica poco e che finisce per cacciarsi sempre nei guai proprio a causa delle sue scelte poco ponderate. Quando la sua ragazza Vanessa resterà incinta, il padre Michael lo costringerà a scrivere su un taccuino tutte le stupidaggini dette, per l’intero periodo della gravidanza. Sarebbe bello poter aprire un piccolo link sui punti di quella lista.
Randy (My name is Earl)
Randy Hickey è il fratello di Earl in My name is Earl. Non ha particolari doti da registrare, ma è un bonaccione simpatico, che segue il fratello nelle sue avventure e finisce per essere coinvolto nei suoi crimini. Randy è il credulone per eccellenza, un bambinone che non capisce quando lo stanno prendendo in giro, che non sa fare i calcoli e che non riesce a interpretare bene le situazioni nelle quali si ritrova invischiato. Da sempre innamorato di Catalina Aruca, la donna delle pulizie del motel Las Palmas in cui i due fratelli si trasferiscono dopo l’incidente dopo il quale Earl scopre il karma, Randy riesce a sposarla per permetterle di restare negli Stati Uniti, anche se la donna non contraccambia il sentimento. La stupidità di Randy, gigante simpatico e fondamentalmente buono, raggiunge livelli inimmaginabili e una prova ne sono le situazioni nelle quali finisce per ritrovarsi.
Homer Simpson (I Simpson)
E veniamo allo stupidone per eccellenza, il personaggio sul quale si sono ricalcati decine di altri soggetti simili. La stupidità di Homer Simpson è divenuta proverbiale. Le sue battute nonsense, il suo atteggiamento irresponsabile e infantile lo hanno reso un prototipo replicabile. Homer Simpson vorrebbe rappresentare quei padri disfunzionali d’America che sono indolenti e perdigiorno. Amanti del cibo più disgustoso, consumatori accaniti di birra, se ne vanno in giro con il loro pancione grasso a cacciarsi nei guai nelle maniere più assurde.
Homer Simpson, come Peter Griffin, è il fannullone un po’ tonto di cui non riusciremmo mai a fare a meno.
È un personaggio che funziona proprio per la sua ingenuità, per la maniera semplice attraverso la quale esprime i sentimenti, per le scioccanti battute prive di senso di cui è tempestato il suo copione, per le espressioni facciali divenute celebri, per la postura molliccia e scansafatiche che lo ha reso uno dei soggetti della televisione più amati in assoluto.
Brittany S Pierce (Glee)
E da Homer Simpson passiamo a Brittany S Pierce. Basterebbe leggere le frasi più divertenti e assurde di questo personaggio per rendersi conto del perché sia finito in questa lista. Brittany è una che indossa la canottiera anche d’estate perché non sa leggere il calendario e confonde le stagioni, è una che ha difficoltà a distinguere la mano destra dalla sinistra e che crede di essere rimasta incinta perché una cicogna ha fatto il nido su un albero vicino casa sua. È un personaggio così, completamente assurdo, che tira fuori battute nonsense a caso nel bel mezzo dei discorsi e che spesso sembra fuori di testa. È bionda e fa la cheerleader e già questo sarebbe sufficiente ad appiopparle il marchio di stupidina, come stereotipo vuole. Ma il suo personaggio è molto più sofisticato di così. La sua è una comicità particolare, per certi versi assolutamente sbalorditiva, e il personaggio maturerà parecchio durante le varie stagioni di Glee fino a mostrarci una ragazza piena di potenzialità nascoste.
Carlton (Willy il principe di Bel Air)
Tutti lo ricordano per la sua danza stramba ed esagitata. Carlton Banks è il cugino testardo e un po’ imbranato di Willy. Non è propriamente uno stupido e certamente non è un tipo ignorante, ma la sua ingenuità delle volte lo porta a comportarsi come uno stupido. È in un rapporto spesso e volentieri antitetico rispetto a Willy: i due si scontrano e si vogliono bene, alternando spesso il ruolo di amici e nemici. Il confronto pesa parecchio sul personaggio: uno sveglio e perspicace, l’altro insicuro e impacciato. Carlton non manca affatto di intelligenza, ma alcuni suoi tratti lo fanno passare per lo stupido della situazione. In un episodio, si scopre che ha conservato il numero di fax di Babbo Natale, usato ripetutamente per richiedere l’ammissione a Princeton, alla quale non riesce ad accedere se non nel finale della serie. Sono molte le situazioni in cui si ritrova a dire o a fare cose senza senso ed è questa la principale ragione per cui lo ricordiamo sempre come un personaggio sciocchino e che si diverte a fare lo stupido.
Reese (Malcom)
Reese è il secondogenito della famiglia Wilkerson, un ragazzino che si mette sempre nei guai proprio a causa della sua stupidità e ingenuità. Non è cattivo ma si comporta da bullo, specie a casa con i fratelli. È pigro e indolente e non riesce a impegnarsi nello studio perché è mosso da un’ansia distruttrice che spesso lo fa odiare e disprezzare da tutti. Fa quasi sempre battute insensate, che denotano una certa mancanza di intelligenza (famosa è quella del Se si mescola il blu con il giallo si ottiene un colore assolutamente nuovo, che ho deciso di chiamare Blallo!), ed è ritenuto il figlio meno scaltro della famiglia. Combina sempre casini, ha dato fuoco alla casa ed è un personaggio difficilmente controllabile, ma nel corso del tempo ha anche dato prova di una certa genialità, che spesso ha tirato l’intera famiglia fuori dai guai. Ha un temperamento vivace e poca attitudine allo studio, ma al momento giusto sa tirare fuori l’asso nella manica.
Waldo (Otto sotto un tetto)
Waldo Geraldo Faldo è il miglior amico di Eddie, il primogenito della famiglia Winslow. Non è un tipo particolarmente sveglio, anzi. L’immagine che dà di sé è quella di un ragazzo sempliciotto e poco intelligente, che finisce spesso nei casini anche a causa della sua ingenuità. Trascina sempre nelle sue disavventure l’amico Eddie e alla fine è Carl, il padre di famiglia, che deve tirarli fuori dai guai. Per un bel po’ riesce anche a fare coppia con Maxine, la migliore amica di Laura Winslow, e nonostante una buona dose di stupidità e lo scarso fascino, Waldo si lascia apprezzare per il suo incredibile talento per la cucina. Nelle ultime stagioni di Otto sotto un tetto non lo troviamo più proprio perché il suo personaggio si trasferisce altrove per studiare cucina.
Becky (How I Met Your Mother)
Becky è invece una della fidanzate di Ted, che appare per la prima volta nella sesta stagione di How I Met Your Mother. Si tratta di una donna incredibilmente infantile, che reagisce agli eventi della vita esattamente come una bambina di cinque anni. Ted all’inizio se ne sente invaghito, ma poi pian piano si rende conto della stupidità ingenua di Becky, verso la quale lui si comporta proprio come un padre si comporterebbe con la sua bimba piccola. Non è uno dei personaggi centrali dello show, la sua permanenza in How I Met Your Mother dura appena cinque episodi, ma tanto è stato sufficiente a renderla indimenticabile proprio per la sua incredibile stupidità e infantile ingenuità.
Michael Kelso (That ‘70s Show)
Se si tratta di maturità, non voglio averci niente a che fare, diceva Michael Kelso in That ’70s Show. Il suo personaggio è il classico bellimbusto che basa tutta la propria esistenza sull’aspetto fisico e nient’altro. Gli piace fare sesso, guardare cartoni animati, giocare con i dinosauri e sognare di diventare un astronauta. Ha dovuto ripetere la prima elementare perché era stato bocciato per il suo rifiuto di imparare a scrivere in corsivo e per l’omicidio accidentale del coniglietto di classe. Fa lo stupido praticamente per tutto il tempo, ma alcuni episodi che lo riguardano lasciano pensare che più che essere stupido, Michael si diverta a farlo. Nessuno punterebbe un dollaro su di lui, ma il suo comportamento il più delle volte è solo di facciata. Kelso ha dimostrato in svariate occasioni di avere grande sensibilità, soprattutto verso gli animali, ma questa sua qualità finisce per essere messa in ombra dall’atteggiamento infantile con cui si rapporta alle persone e alle situazioni.