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5 Serie Tv che hanno curato maniacalmente l’utilizzo dei costumi

house of the dragon
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In una Serie Tv ogni cosa fa la sua parte. Nulla può essere lasciato al caso o trascurato, e nulla – da parte dei telespettatori – viene perdonato. Una svista, una dimenticanza, una distrazione, non importa: non esistono giustificazioni. Per questo motivo i nostri occhi, abituati a non far altro che guardare Serie Tv su Serie Tv, sono oramai allenati e pronti a scovare il difetto, il problema tecnico che impedisce alla serie di fare il grande salto. Siamo troppo attenti per far sì che qualcosa ci sfugga, e questo lo abbiamo presto notato anche attraverso un altro aspetto delle Serie Tv: quello dei costumi di scena. In questi anni molto prodotti hanno curato il loro vestiario in maniera impeccabile restituendoci alcuni dei costumi di scena più imponenti del mondo della serialità. Squid Game ha fatto sì che le sue tute diventassero un travestimento per le feste di Carnevale o Halloween, The Crown invece ha rispolverato alcune nostre memorie con dei vestiti praticamente uguali a quelli utilizzati da parte della Famiglia Reale nella realtà, come spesso abbiamo visto nelle scene che ritraevano la Principessa Diana. Ma non è finita qua: altre Serie Tv, come House of the Dragon o The Handmaids’ Tale, sono riuscite in questo arduo compito dimostrando una cura maniacale nei confronti dei vestiti di scena magistrale.

Da House of the Dragon a The Crown: vediamo insieme le Serie Tv che più si sono distinte per questo aspetto!

1) The Crown

The Crown (640×360)

Come cominciare questa lista se non con The Crown, la Serie Tv che racconta senza sconti le vicende della Famiglia Reale d’Inghilterra. La realtà, nella Serie Tv Netflix, si respira in ogni dove, anche e soprattutto attraverso i vestiti scelti che vengono curati da un reparto costumi che cerca di ricostruire fedelmente quanto visto in passato. Quel che vediamo all’interno di The Crown è infatti estremamente simile a ciò che abbiamo visto nei libri di storia, nei documentari o foto dell’epoca. Il vestito scelto dalla Regina Elisabetta per la sua incoronazione, l’abito da sposa di Diana, i costumi utilizzati dai Reali durante le serate più importanti della storia: ognuna di queste cose è fedelmente riportata all’interno della serie che, con un occhio attento a tutti i particolari come le spille o i gioielli, restituisce al telespettatore la possibilità di rivivere quanto conosce in modo estremamente dettagliato e curato. Raramente ci ritroveremo di fronte a un abito che presenta delle differenze con la realtà, e questa è solo una piccola anticipazione dell’intera fedeltà della serie alle vicende storiche. Per ricostruire gli eventi era necessario partire dalla base, e la cura dei vestiti era un aspetto che non poteva essere in alcun modo tralasciato all’interno di questo capolavoro targato Netflix.

2) Squid Game

Squid Game (640×360)

Squid Game, appena fresca di Emmy, è una delle Serie Tv che più ci ha tenuto incollati durante l’anno 2021. Con una storia avvincente e inaspettata, la serie asiatica ha stravolto la piattaforma streaming Netflix imponendosi immediatamente come uno dei nuovi cult seriali. Chi pensava che il successo per Squid Game fosse solo un fenomeno passeggero ha presto dovuto rendersi conto dell’esatto opposto, costatando di fatto quanto – ancora oggi – la serie sia una delle più chiacchierate, complice anche l’arrivo di una seconda stagione di cui sappiamo ancor bene poco. Anche in questo caso l’utilizzo dei costumi è stato curato in modo estremamente maniacale, restituendo alle tute e alle divise un colore che – come spiegato dai costumisti stessi – nascondeva sempre un significato. Nel dettaglio, il creatore dalla serie ha deciso di contrastare l’armonia della Serie Tv con l’utilizzo delle tute verdi e delle divise rosa. La scelta del primo colore è inerente alla volontà di rappresentare lo smarrimento dei personaggi che smettono, in quel momento, di essere delle persone diventando solo un numero. In secondo luogo, lo stesso colore, ricorda al creatore della serie le tute che si utilizzavano negli anni ’80 durante l’ora di ginnastica. Le divise color rosa, invece, hanno il compito di trasportarci nella nostra infanzia restituendoci una sensazione di innocenza. Chi indossa questo colore all’interno di Squid Game non è assolutamente innocente, ed è proprio questo contrasto il motore scatenante di questa scelta. Il regista voleva trasmettere ancor più inquietudine al telespettatore, utilizzando una tonalità che riportava la mente ai tempi dell’infanzia ma, al tempo stesso, la macchiava di una nuova e triste sensazione.

3) The Handmaid’s Tale

House of The Dragon
The Handmaid’s Tale (640×360)

Poche sono le Serie Tv che possono vantare una grande realtà nonostante i loro fittizi racconti. Poche, sì, ma tra queste ritroviamo indubbiamente The Handmaid’s Tale che, con la sua quinta stagione attualmente in corso, si sta imponendo sempre di più come uno dei nuovi cult degli ultimi anni. Con al centro un gruppo di giovani donne viste soltanto come una macchina sforna figli, The Handmaid’s Tale si caratterizza per la sua nuda e cruda visione del mondo. Anche se nulla di quel che vediamo all’interno della serie è reale, il riferimento alle lotte femminili è qui tangibile e concreto, e mostra quanta strada ci sia ancora da fare per cambiare certi sistemi. La serie è stata presto acclamata mettendo d’accordo sia la critica che il pubblico, e questo anche grazie alla sua maniacale cura dei dettagli. In questo senso spicca anche l’utilizzo dei costumi che, all’interno della serie, nascondono un significato importante. Nel dettaglio, il rosso scelto per le divise che vediamo in The Handmaid’s Tale è da ricollegare al Pantone 202, il colore che più si avvicina a quello del sangue, scelta che rimanda al ruolo delle ancelle come vittime sacrificali di Gilead. Questa tonalità non permette a nessuna di loro di scappare senza esser vista, dato che va dritta all’occhio. Il colore blu, utilizzato invece per i vestiti delle mogli dei comandanti, rimanda alla Vergine Maria, restituendo così un concetto di purezza e devozione.

4) The Marvelous Mrs. Maisel

House of The Dragon
The Marvelous Mrs. Maisel (640×360)

The Marvelous Mrs. Maisel racconta la rinascita di una donna che scopre di potercela fare anche da sola, senza l’aiuto di nessuna storia d’amore portata avanti per dovere. Siamo negli anni ’50, nessuno crede davvero nel talento delle donne. Su di loro si ripongono poche, pochissime aspettative. Ma Miriam non è fatta per vivere in questo mondo così piccolo, in quel piccolo angolino nascosto. Lei vuole tutto il palco, lo vuole dirigere, vuole esserne al centro. Così, finalmente, inizia a credere di poter vivere questo sogno, di poter ricominciare dal suo più vero talento. Piano piano, le sedie si riempiono e le risate aumentano. E’ lei la più grande comica in circolazione, e non importa che fine abbia fatto il marito o qualsiasi altra persona che non credeva in lei. La serie, arrivata alla sua quarta stagione, restituisce al telespettatore il racconto di una donna e, al tempo stesso, il racconto degli anni ’50. In questo senso il racconto storico è fedele alla realtà sia da un punto di vista di eventi e pensieri – la mentalità dell’epoca è ben tangibile all’interno della serie – che da altri dettagli come quelli rappresentati dai vestiti. Gli abiti utilizzati dalla protagonista trasudano la moda degli anni ’50 da ogni dove. Bizzarri, eleganti, colorati, classici, con capelli e guanti: non importa che vestito dell’epoca vogliate, The Marvelous Mrs. Maisel sicuramente lo porterà in scena. La forte cura dei vestiti è qui diversa da come abbiamo visto in The Handmaid’s Tale, Squid Game o come vedremo in House of the Dragon. Più fedele all’ottica di The Crown, The Marvelous Mrs. Maisel cerca di riportare a galla le memorie stilistiche di quel tempo, prestando forte attenzione a dei dettagli che non potevano passare inosservati. Vi servirà solo una puntata della serie, e sognerete di avere un armadio che trasudi gli anni ’50!

5) House of the Dragon

House of The Dragon
House of the Dragon (640×360)

Concludiamo adesso con House of the Dragon, la Serie Tv più seguita del momento che sembra già preannunciarsi come un nuovo potenziale cult. Spin off della leggendaria Game of Thrones, House of the Dragon è ambientata duecento anni prima degli eventi che la serie madre ha raccontato e narra tutto quel che è accaduto durante e prima la guerra civile dei Targaryen. A prescindere da qualsiasi descrizione, House of the Dragon segna il ritorno delle lotte per il potere, le battaglie, gli insidi e gli inganni. Con lo spin off è tornato tutto quello che di Game of Thrones ci ha tenuto con il fiato sospeso fino alla fine ma, soprattutto, sono tornati tutti i dettagli che tanto ci avevano affascinato. Inevitabilmente, in una Serie Tv del genere, i costumi spiccano in modo estremamente particolare. Possono essere bizzarri e pretenziosi, assurdi e assolutamente improponibili, ma sempre affascinanti. Nel caso di House of the Dragon, forse ancor più di quello di Game of Thrones, gli abiti indossati ci catturano più di quanto avremmo potuto immaginare, e ciò risulta palese soprattutto grazie alla quinta puntata andata in onda da poco. Come abbiamo visto, infatti, Alicent sceglie di indossare un affascinante abito verde, colore che simboleggia un’imminente guerra civile. Con questa scelta la Regina ha voluto avvertire che la Casata Hightower non accetterà Rhaenyra come legittimo successore senza combattere. Insomma, in House of The Dragon i vestiti non sono solo curati da punto di vista estetico, ma anche metaforico.

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