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La Classifica delle 13 migliori Serie Tv Hulu, secondo IMDb

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Tra i tanti player di successo in ambito seriale, si annida anche Hulu, piattaforma streaming di video on-demand sottostante al gruppo Disney. Nello sconfinato mare magnum di prodotti, servizi e piattaforme di ogni tipo, è sempre più difficile ricercare e ottenere un senso di unicità, soprattutto per le stesse OTT, che per fare breccia nel cuore degli spettatori devono, per forza di cose, rendersi quantomeno riconoscibili. Hulu è una delle realtà più apprezzate per quanto riguarda il mercato statunitense, ed è accessibile in Italia principalmente attraverso i canali Disney, ma anche su altre piattaforme come Prime Video. La fama di Hulu è rappresentata dal successo di alcune delle sue opere, tra cui soprattutto The Handmaid’s Tale, ma anche The Great e 22.11.63, ma non vogliamo spoilerarvi troppo. IMDb, invece, è il più noto raccoglitore di recensioni e opinioni online su film e serie tv, e ha decretato quanto segue: oggi vi proponiamo quelle che, secondo IMDb sono le 13 migliori serie tv mai prodotte e distribuite da Hulu.

13) The Act

Hulu
The Act (640×360)

Al tredicesimo posto troviamo una miniserie davvero sorprendente, passata forse troppo inosservata in Italia; stiamo parlando di The Act, miniserie drama-thriller ideata e creata da Nick Antosca e Michelle Dean. La serie, che è stata distribuita nel 2019, ha più che convinto la critica, oltre al fatto che può vantare numerose candidature tra cui anche due prestigiosi vinti da Patricia Arquette, ovvero un Golden Globe e un Premio Emmy per la miglior attrice non protagonista. La trama segue la storia di una ragazza di nome Gypsy Blanchard, interpretata da Joey King, una giovane donna che sembra versare in gravi condizioni fisiche, per via di alcuni sintomi come la fibrosi cistica, la distrofia muscolare e l’epilessia; a vegliare su di lei è la madre Dee Dee (Patricia Arquette), che dopo un primo momento in cui appare come mamma amorevole, man mano che la storia si sviluppa, rivela la sua reale natura: Dee Dee ha inventato di sana pianta i disturbi di sua figlia, della quale ha abusato fisicamente e psicologicamente per anni. Il tema portante è la malattia da cui la stessa Dee Dee è affetta, ovvero la sindrome di Münchhausen per procura, un disturbo mentale che porta i genitori a recare danni fisici e mentali alla propria prole. The Act offre uno sguardo profondo, nonché piuttosto disturbante, sulla complessità delle relazioni familiari e le conseguenze di abusi di questo tipo.

12) The Looming Tower

The Looming Tower (640×360)

Un’altra miniserie davvero interessante è The Looming Tower, che secondo IMDb si posiziona al dodicesimo posto delle migliori serie tv di Hulu. La serie è basata sul libro omonimo di Lawrence Wright, ed è stata trasmessa per la prima volta nel 2018. La trama offre un punto di vista molto intrigante sulle vicende relative all’11 settembre e alla crescita della minaccia rappresentata da Al-Qaeda in quegli anni di conflitto con gli Stati Uniti. La storia, ambientata negli anni Novanta, segue gli sforzi e le indagini condotte dalle principali agenzie governative americane, in particolare dall’FBI e dalla CIA, per rintracciare e fermare Osama bin Laden e gli altri membri di Al-Qaeda. Uno dei principali elementi della trama, nonché l’aspetto più interessante del focus della serie, è la competizione tra l’FBI e la CIA, la cui mancanza di cooperazione potrebbe aver influito sui risvolti terroristici. Un altro tema messo in luce da The Looming Tower, riguarda le difficoltà delle stesse agenzie nel mettere in atto operazioni di controterrorismo e prevenzione per via del malfunzionamento della burocrazia. Questa miniserie Hulu, offre dunque uno sguardo dettagliato sulla situazione geopolitica dell’epoca, ed è stata elogiata proprio per la sua narrazione avvincente e realistica di eventi storici così delicati, che hanno cambiato il corso della storia contemporanea.

11) Cercando Alaska

Cercando Alaska (640×360)

Cercando Alaska è una serie televisiva basata sull’omonimo romanzo del 2005 (dal titolo originale Looking for Alaska) di John Green; la serie prodotta da Hulu è stata trasmessa per la prima volta nel 2019. La trama di Cercando Alaska segue da vicino la vita del protagonista Miles Halter, detto Pancho (Charlie Plummer), un adolescente insoddisfatto della propria esistenza ordinaria e ripetitiva; deciso a fare qualcosa di concreto per cambiare la propria condizione, Miles si iscrive al Culver Creek, un collegio dove spera di conoscere nuove persone e mettersi alla prova. Al Culver, Miles fa la conoscenza di Chip, Takumi e, soprattutto, Alaska Young (Kristine Froseth), una ragazza affascinante, misteriosa e imprevedibile, della quale si innamora immediatamente. Da qui in poi la storia segue l’andamento del rapporto di amicizia tra Miles, Alaska e gli altri, affrontando da vicino i classici temi adolescenziali, quali primi amori e amicizia. Tuttavia, la serie si rivela molto più profonda di quanto sembri: Cercando Alaska alterna momenti di leggerezza a situazioni più drammatiche, che fanno emergere il “lato oscuro” del passaggio dall’adolescenza all’età adulta, per via di temi come il senso di colpa, il lutto e l’affrontare le conseguenze delle proprie scelte e azioni.

10) Love, Victor

Hulu
Love, Victor (640×360

Love, Victor ha debuttato nel 2020 ed è ambientata nello stesso universo del film del 2018 Love, Simon; la serie è stata ideata da Isaac Aptaker e Elizabeth Berger, ed è anch’essa, come Cercando Alaska, un dramma adolescenziale. La trama ruota attorno al protagonista Victor Salazar (Michael Cimino), un adolescente che si trasferisce con la famiglia a Creekwood: Victor è alle prese con i tipici passaggi che un adolescente deve affrontare, oltre che la scoperta e l’accettazione del proprio orientamento sessuale. Nel corso degli episodi, Victor si confronta quotidianamente con la propria famiglia, i nuovi amici e le esperienze scolastiche in generale, cercando in tutti i modi di sentirsi accettato, in primis, da se stesso; la storia esplora altri temi classici del genere, come le dinamiche familiari, la costruzione dei primi legami affettivi e i conflitti di stampo culturale, tutte cose che Victor deve fronteggiare durante il processo di accettazione che lo porterà al proprio coming out e alla successiva ricerca del proprio posto nel mondo e nella società circostante. Love, Victor ha ricevuto pareri positivi da pubblico e critica, per via della sua rappresentazione realistica dei conflitti interiori tipici dell’età adolescenziale, oltre che per l’importanza di fornire modelli sociali positivi, caratterizzati da leggerezza e sensibilità.

9) Ramy

Ramy (640×360)

Al nono posto di questa classifica stilata da IMDb sulle migliori serie originali Hulu, troviamo Ramy, una serie televisiva del 2019 (ancora in corso), creata da Ramy Youssef, che ne è anche il protagonista principale. La trama segue da vicino la vita di Ramy Hassan, un ragazzo americano di origine egiziana, nonché un musulmano praticante; il centro tematico di Ramy è rappresentato dalle sfide e le contraddizioni che il protagonista è costretto ad affrontare nella propria quotidianità, nel suo viaggio alla ricerca di un’identità e una connessione spirituale nella comunità musulmana del New Jersey, luogo in cui vive. Ramy tratta dunque, con un toni leggeri ma brillanti, la storia di un giovane uomo alla ricerca di se stesso, alle prese con le aspettative della propria famiglia, oltre che, più in generale, della propria comunità. La serie affronta dunque temi piuttosto complessi e ostici, come la religione vista dall’interno di una comunità profondamente credente, le conseguenti difficoltà nello sviluppo di relazioni interpersonali e le tipiche sfide dell’età adulta. Il punto di vista di Ramy è il motore della serie: questi cerca di trovare la propria strada misurandosi con personalità differenti che lo ispirano e contribuiscono alla sua crescita personale.

8) Solar Opposites

Solar Opposites (640×360)

Solar Opposites è una serie animata per adulti creata da Justin Roiland e Mike McMahan, gli stessi creatori di Rick and Morty; la serie ha debuttato nel 2020 ed è disponibile su Hulu. La trama di Solar Opposites segue le avventure di un gruppo di quattro alieni che, in fuga dal proprio pianeta Shlorp, in procinto di esplodere, arrivano sulla Terra e si stabiliscono in un sobborgo americano, dove cercano di adattarsi alla vita del nuovo pianeta nascondendosi dagli esseri umani. I quattro protagonisti hanno pareri e sensazioni diverse sulla Terra: Korvo e Yumyulack individuano le criticità di aspetti come l’inquinamento, la fragilità della razza umana e il consumismo, al contrario, Terry e Jesse si adattano immediatamente alle “usanze umane”, vedendo di buon occhio gli abitanti del pianeta e cominciando ben presto ad apprezzare cibo spazzatura e televisione, due fondamenti della cultura popolare americana. Le differenti vedute dei quattro protagonisti di Solar Opposites, mettono in evidenza alcune delle problematiche più diffuse nella società attuale, esprimendo un senso critico nei confronti di abitudini e usanze degli esseri umani. Solar Opposites è stata elogiata a più riprese per il suo stile umoristico, la vicinanza con Rick e Morty si vede eccome, ma le tematiche trattate e la struttura narrativa innovativa ne fanno un autentico gioiellino.

7) PEN15

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PEN15 (640×360)

Al settimo posto, IMDb posiziona PEN15, una irriverente commedia drammatica originale di Hulu, del 2019. La serie è stata creata, scritta e interpretata da Maya Erskine e Anna Konkle, che vestono i panni di una versione più giovane di se stesse: la storia è ambientata negli anni 2000 in una scuola media; infatti, nonostante il cast sia composto principalmente da attori adolescenti, le due protagoniste, Maya e Anna, hanno comunque le sembianze di due adulte. PEN15 segue le vicende di due adolescenti con gli occhi e la consapevolezza dei più grandi: le ragazze rivivono una fase determinante della propria esistenza, con nostalgia e attenzione ai momenti fondamentali della crescita, e con l’ironia di chi, a quell’età, si sentiva emarginato o “diverso”. Maya e Anna sono le due protagoniste di PEN15: Maya è una sensibile sensibile e timida ragazza di origini giapponesi, ma riesce a socializzare grazie al suo comportamento da “clown della classe”; Anna, invece, sta vivendo con non poche difficoltà il divorzio dei propri genitori; è la migliore cantante della scuola ed è più matura dell’amica, anche se più propensa a farsi coinvolgere dalle continue pressioni sociali. PEN15 offre dunque uno sguardo “atipico” su un mondo visto e rivisto, e va a ribadire l’attenzione che Hulu riserva al genere del teen drama, completamente sviscerato e analizzato da più punti di vista, come dimostrano le tante presenze del filone all’interno di questa classifica.

6) 22.11.63

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22.11.63 (640×360)

22.11.63 è una miniserie televisiva basata sul celebre e omonimo romanzo di Stephen King. La trama segue la storia di Jake Epping, interpretato da James Franco, un insegnante di inglese che scopre un modo per viaggiare nel tempo, ritrovandosi inavvertitamente trasportato fino al 1960; ad introdurre Jake a questa scoperta è il suo amico Al (Chris Cooper), che gli rivela di avere in mente di provare a cambiare il corso della storia: Jake dovrà viaggiare indietro nel tempo e impedire l’omicidio dell’allora presidente degli Stati Uniti, John F. Kennedy, cosa che, secondo Al, provocherà una serie di eventi a catena che eviteranno molti degli eventi più tragici dell’era moderna, tra tensioni geopolitiche e conflitti internazionali. Jake, una volta sposato il complesso piano, si concentra sull’individuare e scoprire informazioni sull’assassino di Kennedy, Lee Harvey Oswald (Daniel Webber). 22.11.63 è uno dei più noti what if della serialità televisiva, e mette in scena uno dei drammi più famosi e mai dimenticati della storia americana, esplorando le sconfinate possibilità di una storia alternativa. 22.11.63 è stata apprezzata per le performance degli attori e per il modo coinvolgente in cui trasporta lo spettatore in un viaggio affascinante attraverso il tempo e la storia.

5) The Great

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The Great (640×360)

Nella speciale top five di IMDb, entra di diritto la serie The Great, una delle perle del catalogo di Hulu: si tratta di una rivisitazione in chiave satirica della vita dell’imperatrice Caterina II di Russia, e del contesto storico di quel periodo. La serie è opera di Tony McNamara ed è ispirata alla vita della zarina, nonostante sia liberamente romanzata in diversi momenti. La trama di The Great è ambientata, dunque, nel diciottesimo secolo, e racconta della delusione della protagonista (Elle Fanning) nello scoprire, una volta giunta in Russia per sposare Pietro III, che il nuovo paese in cui dovrà vivere è lontano anni luce da quello che ha lasciato: la Russia è obsoleta, mentre il suo futuro marito è un uomo rozzo e piuttosto crudele; per via di queste delusioni, Caterina decide di togliersi la vita, ma poco prima di farlo scopre da una delle serve che in Russia, se l’imperatore muore, è la moglie a ereditare il trono, cosa che la porta a escogitare un piano per preparare la sua ascesa al potere. The Great racconta della trasformazione di una giovane e ingenua principessa in una ambiziosa e cinica sovrana, con un’ironia di fondo molto attuale e apprezzata che rende la serie un autentico gioiellino.

4) Wu-Tang: An American Saga

Wu-Tang: An American Saga (640×360)

Al quarto posto, a un passo dal podio, IMDb posiziona la serie Wu-Tang: An American Saga, un biopic drama statunitense incentrato sulle origini del celebre gruppo di musica hip-hop Wu-Tang Clan. La serie è stata creata da RZA, noto esponente del gruppo, e l’autore Alex Tse. La storia è ambientata nella New York degli anni Novanta e segue i primi passi dei membri fondatori del Wu-Tang Clan, composto da un gruppo di giovani rapper afroamericani provenienti dai quartieri più malfamati di Staten Island; l’ascesa del gruppo nella scena musicale americana si alterna con i percorsi individuali dei protagonisti, ognuno dei quali mette in mostra il propri talento e background musicale: l’unione di così tanti talenti porta alla nascita di uno dei gruppi rap più influenti di tutti i tempi. Wu-Tang Clan: An American Saga, esplora le lotte, i conflitti e gli ostacoli che i membri del collettivo hanno dovuto affrontare nel farsi strada nel mondo della musica, con riferimento particolare alla piaga del razzismo, la violenza dei quartieri malfamati e la povertà; la serie riesce a esprimere al meglio il ruolo dell’arte, vista come un mezzo per potersi affermare e riuscire, grazie alla tenacia e alla forza di volontà, a emergere da realtà difficili.

3) Normal People

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Normal People (640×360)

Al terzo posto delle migliori serie tv di Hulu, secondo IMDb, c’è Normal People. Si tratta di una miniserie basata sull’omonimo romanzo della scrittrice Sally Rooney, co-prodotta da Hulu e BBC Three. Normal People è la storia, ambientata in Irlanda, di Marianne (Daisy Edgar-Jones) e Connell (Paul Mescal), due studenti del liceo provenienti da realtà sociali molto differenti: Marianne è una ragazza spigliata e intelligente, oltre che fortemente indipendente, che a scuola ha grossi problemi di socializzazione, motivo per cui finisce spesso per isolarsi; Connell, invece, è un tipo molto popolare e atletico, ma custodisce un lato di sé molto introverso. Nonostante le suddette differenze, i due sviluppano un rapporto unico, dovuto a una forte connessione che li porta a intraprendere una relazione segreta durante gli anni del liceo. Normal People è, in sostanza, un moderno romanzo di formazione che accompagna i due protagonisti durante gli anni della propria adolescenza, portandoli a scoprire le molteplici tematiche del genere. La serie ha ricevuto diverse candidature importanti ed è stata molto apprezzata da pubblico e critica; con essa Hulu, anche in questo caso, conferma di essere una piattaforma molto attenta al target adolescenziale, cosa che non la porta mai a rinunciare alla qualità.

2) The Handmaid’s Tale

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The Handmaid’s Tale (640×360)

Forse ingiustamente, The Handmaid’s Tale si posiziona, secondo IMDb, al secondo posto delle migliori serie tv mai prodotte da Hulu. The Handmaid’s Tale è per molti un vero e proprio capolavoro, una delle migliori serie degli ultimi anni; tratta dall’omonimo romanzo distopico di Margaret Atwood, la serie è ancora in produzione dal 2017, giunta alla sua quinta stagione. La trama è ben nota: ambientata in un futuro distopico in cui una parte degli Stati Uniti si è inginocchiata a un regime di teocrazia totalitaria, chiamata Gilead, in cui la società è governata da un’interpretazione fondamentalista del Cristianesimo che prevede che le donne siano private di tutti i loro diritti di libertà. La protagonista di The Handmaid’s Tale è la straordinaria Elisabeth Moss, nei panni di Offred, un’ancella (da cui deriva il titolo italiano Il racconto dell’ancella) che appartiene alla classe delle donne schiave che vengono letteralmente utilizzare con l’unico scopo della riproduzione; infatti, per via di alcune cause naturali come l’inquinamento, la maggior parte delle donne sono diventate sterili, motivo per cui le ancelle sono preservate in quanto uniche donne fertili ancora in vita, per poi essere assegnate a famiglie di alto rango per avere rapporti sessuali con i “padroni”, i capi famiglia, al fine di proseguire la stirpe. La serie mette in scena i temi di uno dei romanzi più rilevanti dello scorso secolo, dando una visione cinica della condizione della donna oggetto. Grazie a una narrazione coinvolgente e l’eccelso lavoro in fase di scrittura, The Handmaid’s Tale è considerata una delle migliori opere seriali degli ultimi anni.

1) Letterkenny

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Letterkenny (640×360)

Il primo posto è occupato, un po’ a sorpresa, da Letterkenny, una serie televisiva canadese creata e interpretata da Jared Keeso. La trama della serie è ambientata nella città fittizia di Letterkenny, situata nella provincia canadese dell’Ontario; le vicende narrate sono quelle della vita quotidiana degli eccentrici cittadini di Letterkenny, di cui vengono mostrare le interazioni e le dinamiche sociali in relazione al concetto di comunità. Il centro focale della serie è rappresentato dal gruppo di amici composto da Wayne (lo stesso Jared Keeso), suo fratello Daryl (Nathan Dales) e i loro amici Squirrely Dan (K. Trevor Wilson) e Katy (Michelle Mylett), tutti molto uniti e leali tra di loro. Ciò che rende Letterkenny una serie di successo è sicuramente il tipo di umorismo: la comicità della serie ricorre spesso all’uso di giochi di parole, doppi sensi e situazioni comiche ed esilaranti. Il tema portante che viene analizzato in Letterkenny è la vita di provincia con tutte le sue tipiche caratteristiche: rivalità tra differenti ceti sociali, incontri romantici, competizioni (perlopiù sportive) e i canonici pettegolezzi “di paese”. Il punto forte della serie sono i suoi personaggi, ottimi interpreti dei classici modi di parlare dialettali che hanno resto Letterkenny una serie unica e riconoscibile.