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Il dizionario delle Serie Tv: episodio bottiglia

episodio bottiglia
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Nel nuovo appuntamento della rubrica dedicata all’approfondimento dei termini seriali più tecnici, come binge watching, parliamo dell’espressione “episodio bottiglia” – in inglese bottle episode – e dei suoi esempi più emblematici. Il concetto da cui nasce è molto semplice: l’esigenza di creare un episodio a basso costo per risparmiare sia tempo che denaro. I motivi per cui le produzioni ricorrono a questo espediente sono tra i più disparati. In alcuni casi, a seguito di un episodio scartato, gli sceneggiatori potrebbero avere poco tempo per scriverne uno nuovo e, di conseguenza, allestiscono qualcosa di molto scarno e sbrigativo. Oppure l’episodio bottiglia potrebbe essere usato come una puntata filler. Altre volte, invece, la produzione decide di destinare un budget molto più sostanzioso alla realizzazione di un particolare episodio, che necessita degli interventi più costosi, a discapito di quello destinato a un’altra puntata. Non importa a quale genere appartiene la serie tv: dalle commedie alle serie sci-fi, dai drama ai thriller, quasi ogni prodotto ha almeno un episodio a basso budget. Pur non avendo una struttura predefinita, è comunque possibile individuare delle caratteristiche comuni. Ad esempio, il bottle episode è molto economico e non richiede mai particolare sforzi sia di preparazione che di post-produzione; sfrutta un set unico, quasi scarno, coinvolge pochissimi personaggi, se non addirittura uno solo, ed è realizzato in tempi da record. Mentre alcuni bottle episode sono puramente riempitivi, cioè non aggiungono nulla alla storia, altri (come il chiacchieratissimo episodio della mosca di Breaking Bad) rappresentano molto più che delle parentesi blande e modeste, al contrario, sono considerati la puntata più controversa ed emblematica della serie.

L’evoluzione del termine: da episodio-risparmio a opportunità creativa

Controlled Experiment episodio bottiglia

È difficile stabilire l’esatta origine del termine, infatti, non è inusuale per una produzione ricorrere a soluzioni alternative per risolvere spiacevoli problemi di budget oppure di tempo. Nel New York: Ace Science Fiction Books, 1986, gli autori del libro, David J. Schow e Jeffrey Frentzen, attribuiscono l’espressione a Leslie Stevens, ideatore e produttore esecutivo di The Outer Limits, il quale corse ai ripari trovando un modo per completare un episodio della celebre serie di fantascienza degli anni ’60 in soli quattro giorni:

Lo script di “Controlled Experiment” è stato trascritto da Stevens su un volo da New York a Los Angeles e la puntata è stata realizzata in quattro giorni e mezzo di riprese. A $100.000, l’episodio 01×16 è stato in assoluto quello più economico di The Outer Limits. Stevens soprannominò questa impresa come “bottle show”: cioè proprio come un genio, l’episodio è stato tirato fuori dalla bottiglia.

Il Merriam-Webster Dictionary cita anche il libro Inside Star Trek: the Real Story del 1996 ricordando che Robert H. Justman, coproduttore dell’originale Star Trek, parlava spesso di “puntate di bottiglie”. Con l’espressione, il produttore si riferiva a quelle che prediligevano le ambientazioni all’interno delle navi spaziali e che “imbottigliavano” l’azione. Infatti le puntate girate interamente a bordo dell’Enterprise erano quelle con i costi di produzione più bassi. Ad ogni modo, l’uso consapevole del termine risale al 2003 quando addetti ai lavori come Merrill Barr o Dana Gee iniziarono a parlare di episodi bottiglia come delle vere e proprie soluzioni a basso costo dal ritmo lento e dalla struttura narrativa autonoma. Da allora il termine si è diffuso capillarmente in tutta la serialità, ma ben presto l’espediente tecnico è diventato qualcosa di molto più raffinato e profondo.

episodio bottiglia mosca

Da semplice soluzione risparmia tempo e denaro, l’episodio bottiglia si è trasformato in un’occasione creativa liberatoria. Una soluzione decisamente conveniente, certo, ma smagliante e gustosamente originale. Là dove le restrizioni economiche imponevano di tagliare, l’estro creativo degli sceneggiatori invece ha proposto soluzioni non solo gradevoli, ma perfino geniali. Quando la mancanza di budget, o di tempo, chiama, ecco che i creativi rispondono con soluzioni a tratti folli che trasformano l’episodio più bistrattato della serie in un piccolo capolavoro. Sempre più spesso, i comparti creativi hanno iniziato a sfruttare lo stratagemma per concentrarsi sugli aspetti minori della storia e per esplorare nuove soluzioni narrative. Ecco che i dialoghi, un mezzo espressivo a basso costo, diventano il fulcro dell’episodio. La presenza di pochi attori e di un arco temporale ridotto si trasformano così in un pretesto per realizzare una puntata intimista perfetta per esplorare sentimenti ed emozioni mai messe in evidenza. Si tratta di un episodio con un ritmo più cadenzato che approfondisce qualcosa che in una puntata più canonica non troverebbe spazio. Non solo, ma l’arco temporale del bottle episode è spesso condensato in un tempo molto limitato che permette così di amplificare l’effetto drammatico.

Gli usi più geniali dell’episodio bottiglia

Comparative Calligraphy Community episodio bottiglia

Con il passare del tempo, davanti a una serialità più matura e consapevole, l’episodio bottiglia è finito per trasformarsi in un piccolo gioiello di ampio respiro, capace di offrire una struttura emotiva molto complessa. Come un occhio di bue, è finito per diventare il mezzo ideale per fare luce su un problema particolare che viene risolto alla fine della puntata. Tutto viene lasciato al minimo: un unico luogo, una produzione molto essenziale, pochi effetti speciali, una colonna sonora asciutta, nessun particolare effetto speciale o di scena. Al centro della puntata, invece, troviamo spesso un conflitto e dei dialoghi molto accurati.

L’episodio bottiglia si è trasformato così in uno strumento narrativo molto sofisticato e in alcune occasioni si è imposto come un marchio di fabbrica inconfondibile. Non è un caso che tra i migliori – e più noti – episodi bottiglia troviamo quelli più controversi, cioè quelli che hanno attirato l’attenzione e infiammato i dibattiti tra i fan. L’esempio più emblematico è forse Fly (03×10) di Breaking Bad, un episodio insolito che ancora alimenta infinite discussioni tra gli spettatori, letteralmente divisi tra chi lo ama alla follia e chi lo trova un’inutile caccia alla mosca. Gusti personali a parte, è innegabile che i 47 minuti di Fly contengano una delle conversazioni più profonde che Walter e Jessie abbiano mai avuto. Un altro brillante esempio è rappresentato dalla 02×08, Comparative Calligraphy, di Community. L’episodio rappresenta un’opportunità catartica decisamente ben giocata che evidenzia, e mette a contrasto, le personalità di ciascun personaggio coinvolto. Anche in questo caso, come in Fly, gli sceneggiatori sono partiti da un pretesto apparentemente futile, la scomparsa di una penna, per creare una storia autonoma tanto profonda quanto originale. Nella stessa serie troviamo anche un altro esempio ben riuscito, intitolato Remedial Chaos Theory.

Friends e l’uso intelligente del bottle episode

The One With Monica's Thunder

Friends, forse più di ogni altra sitcom, ha saputo sfruttare lo stratagemma al meglio delle sue possibilità, permettendo alla produzione sia di risparmiare tempo e denaro che di offrire delle puntate tra le più riuscite ed esilaranti. Nel corso delle numerose stagioni abbiamo ben 10 bottole episodes e al centro della loro struttura narrativa troviamo spesso un tema comune: il disagio. Uno degli esempi più divertenti, ed estenuanti, è la puntata 03×02, The One Where No One’s Ready, incentrata sull’ansia di Ross, dove tutti sono in ritardo e nessuno dei suoi amici sembra essere pronto per partecipare all’evento organizzato dal suo museo. Poi abbiamo The One With The Morning After, The One Where Ross Can’t Flirt, e ancora The One On The Last Night, The One Where Ross Got High, The One With Monica’s Thunder, The One With The Video Tape, The One With The Rumor, The One With Rachel’s Other Sister e The One With The Lottery.

Altri esempi da rivedere o da recuperare assolutamente

Med Men episodio bottiglia

Come abbiamo detto, quasi ogni serie tv ha il suo episodio bottiglia e poterli nominare tutti in una sola volta sarebbe fantastico, ma alquanto impossibile. Tra gli esempi più riusciti non possiamo non citare Part 8 di Twin Peaks: The Return, International Assassin di The Leftovers, Mornings di Masters of None, Ice di The X-Files, Vision Quest di Archer e, andando più indietro nel tempo, The Enemy Within di Star Trek. Un altro esempio emblematico è la puntata 05×14, The Box, di Brooklyn 99 nella quale Jake e Holt trascorrono la notte interrogando un dentista (interpretato dalla guest star Sterling K. Brown, il quale per l’episodio ha ricevuto una nomination agli Emmy). Qui i personaggi si trovano ad affrontare un interrogatorio più difficile del previsto che farà emergere le loro rispettive insicurezze lavorative, fornendo così un momento comico indimenticabile. Anche le serie tv dal budget stratosferico come Game of Thrones hanno spesso approfittato dell’espediente, regalandoci delle perle rare, come Blackwater, 02×09, dove Il Mastino liquida in malo modo Joffrey Baratheon. In Pine Barrens (03×11) de I Soprano, considerato uno degli episodi migliori della serie, troviamo la miscela perfetta di conflitto e intrattenimento dove due personaggi noti per il loro carattere irascibile sono costretti a venire fuori da una situazione estremamente critica.

Doctor Who, considerata la sua longevità, presenta diversi esempi del caso, da Midnight a The Edge of Destruction, un episodio bottiglia insolito, creato allo scopo di collegare una storia divisa in due parti. Poi c’è Chicago Fire con l’episodio My Lucky Day; i quattro bottle episodes di Girls (One Man’s Trash; Beach House; The Panic in Central Park; American Bitch). E ancora Out of Gas di Firefly e Chardee MacDennis di It’s Always Sunny in Philadelphia. L’episodio 17 People di The West Wing è un esempio di bottle episode tanto semplice quanto raffinato a cui un fan ha dedicato addirittura un sito web, seventeenpeople.com, per decostruire e analizzare la struttura. The Suitcase di Mad Men non è solo uno degli esempi più emblematici del genere, ma rappresenta anche una delle puntate più auliche della produzione, dove Peggy e Don si ritrovano a condividere un raro momento di confronto, intimo e commovente. Un discorso analogo si applica al tanto acclamato Free Churro di BoJack Horseman, dove il protagonista si mette a nudo e si abbandona completamente allo spettatore.

Quando il budget non serve

Concentrandosi su una location unica, l’ambiente diventa spesso un elemento decisivo da sfruttare al massimo e – è proprio il caso di dirlo – imbottiglia i personaggi, costringendoli al conflitto, al dramma e alla ricerca interiore. Non è un caso che al centro dell’episodio bottiglia troviamo spesso dei pretesti apparentemente futili che invece bloccano i personaggi, che sia in ascensore oppure in un ufficio fuori orario. L’episodio bottiglia è un’opportunità specialmente per il reparto scrittura che finalmente può volare libero con la fantasia e concedersi ritmi differenti, pensare fuori dagli schemi e percorrere strade mai battute prima. La creatività può essere sprigionata anche andando in piccolo e l’episodio bottiglia dimostra quanto, a volte, un budget esorbitante non sempre garantisce qualità. Se per scrivere un episodio bottiglia non occorrono grandi sforzi economici, al contrario, le doti artistiche e visionarie degli autori sono imprescindibili.

Pensate che il celebre episodio bottiglia di Seinfeld, The Chinese Restaurant, è stato ideato da Larry David proprio mentre era in attesa di un tavolo in un ristorante di L.A. L’autore ne andava così fiero che ha rischiato di mandare al diavolo la NBC che non voleva produrre l’episodio perché, a loro avviso, mancava di una storia. Ad oggi, l’episodio sul nulla che la produzione voleva boicottare è considerato una puntata classica di una delle sitcom più geniali della serialità. Il bottle episode, infatti, per alcuni potrebbe apparire una puntata dove non succede un bel niente. Non si può negare che spesso l’episodio è incentrato su un problema futile che prevede una soluzione banale che viene risolta a fine puntata. Il focus infatti è irrilevante – ad esempio bisogna trovare una mosca oppure una penna – ma costringe i personaggi a una situazione di urgenza che li mette in gioco e coinvolge i tratti più celati e intimi del loro carattere.

L’episodio bottiglia può sembrare un momento vuoto della storia poco dispendioso e semplice da realizzare, eppure solo delle menti brillanti possono creare degli episodi bottiglia altrettanto brillanti, nonostante il budget ridicolo, pochi attori e il tempo limitato a loro disposizione.

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