Nel corso degli anni, la televisione e il cinema italiano hanno proposto, in varie versioni, tra i tanto famosi sceneggiati Rai e variegate pellicole, numerose trasposizioni di alcuni classici della letteratura del Bel Paese: romanzi di spessore che non a caso si studiano a scuola e che hanno influenzato non solo gli scrittori delle generazioni successive, ma anche, più in generale, e la nostra cultura e che per questo motivo non dovranno mai essere dimenticati. E quale metodo migliore per preservare queste storie e al contempo renderle più accessibili al grande pubblico se non con una serie tv? Ovviamente quelle di cui andremo a parlarvi ora non sono serie realmente in sviluppo, ma solo le nostre idee su come potrebbero essere trasposte tali storie, da Il fu Mattia Pascal a Il Pendolo di Focault. Nel corso del seguente articolo proveremo a spiegarvi infatti come, a parer nostro, questi mastodontici romanzi potrebbero trovare nuova vita in una serie tv e anche perché.
Senza ulteriori indugi, vi lasciamo alla nostra lista, da Il Fu Mattia Pascal a I Malavoglia. Buona lettura!
Il sentiero dei nidi di ragno (Italo Calvino)
Se c’è una tipologia di serie che raramente finisce per deludere le aspettative e che ben si presta a essere trasposto in film e serie tv, questo è il romanzo di formazione e, da questo punto di vista, siamo sicuri che una serie tv tratta da Il sentiero dei nidi di ragno del grande Italo Calvino non farebbe eccezione. La trama della vicenda ruota infatti attorno al piccolo Pin, un bambino “cattivo” che gioca a fare il grande in un mondo allo sfacelo: siamo in Liguria ai tempi dell’occupazione nazista e delle lotte partigiane. E così, il ragazzino si trova a dover affrontare le difficoltà e le contraddizioni di un’epoca segnata dalla guerra e dalla violenza, mentre, in cerca dell’approvazione e dell’amore degli adulti, si imbatte in personaggi particolari e in situazioni che metteranno alla prova la sua innocenza di bambino e la sua percezione del mondo. Attraverso gli occhi di Pin, la serie avrebbe modo di esplorare temi come la guerra, l’infanzia rubata e la complessità della natura umana.
Il fu Mattia Pascal (Luigi Pirandello)
Pensando a un grande romanzo della letteratura italiana trasponibile in serie tv, Il fu Mattia Pascal del Premio Nobel Luigi Pirandello è il primo titolo che ci è venuto in mente.
La storia di un uomo che per sfuggire a una vita in cui si sentiva in trappola decide di sfruttare un caso fortuito per cambiare identità e farsi una nuova vita, d’altronde, si presta molto bene come soggetto di partenza! Il capolavoro di Pirandello, infatti, per la sua stessa struttura risulterebbe davvero adatto per essere serializzato: dalla fuga, alla nuova identità e ai tanti incontri fatti, fino alla risoluzione finale: una serie ci permetterebbe di approfondire nel dettaglio il carattere del suo protagonista e al contempo presenterebbe una narrazione mai noiosa e capace di portarci sotto gli occhi tante possibili riflessioni: da quella sull’identità, tema carissimo all’autore, a quella sulla menzogna, fino a quella sulla libertà intellettuale. Anche se da Il Fu Mattia Pascal sono già stai tratti più film, non vedremmo davvero l’ora di vedere come potrebbe risultare un prodotto seriale con uno stile più moderno.
Il giorno della civetta di (Leonardo Sciascia)
Se c’è una cosa che abbiamo capito è che quando vogliamo noi italiani sappiamo come creare molto bene serie incentrate sulla criminalità organizzata: Romanzo Criminale, Gomorra, Suburra, Il Capo dei capi: non a caso, se scoprissimo che una serie su Il Giorno della civetta di Leonardo Sciascia dovesse essere messa in cantiere non ci stupiremmo, ma anzi, spereremmo in un ottimo risultato. Lo spunto di un giallo, un omicidio realmente accaduto, quello del sindacalista Accursio Miraglia a opera della Mafia nel gennaio del 1947, permetterebbe da un lato di seguire delle indagini ricche di pathos alla ricerca della verità da parte della polizia coinvolta, da un altro di offrire un ritratto intenso e realistico dell’Italia degli anni ’60, mettendo in luce la complessità delle dinamiche politiche e sociali dell’epoca, tra paura, omertà e corruzione: spunti sicuramente capaci di attirare l’attenzione di un vasto pubblico.
Le ultime lettere di Jacopo Ortis (Ugo Foscolo)
Le ultime lettere di Jacopo Ortis di Ugo Foscolo è un romanzo epistolare che ha riscosso grandissimo successo e apprezzamento in tutto il mondo e, in virtù della sua trama, sarebbe davvero adatto, a parer nostro, per essere trasposto in una serie tv moderna. La storia si svolge infatti nell’Italia del XVIII secolo e segue le vicende del giovane ed idealista Jacopo Ortis che vive i principali eventi politici e storici della sua epoca a causa dei quali matura un profondo stato di insoddisfazione che sfocia poi in disperazione e in alienazione, a partire dalla travagliata storia d’amore con Teresa, una giovane donna di buona famiglia, la cui relazione è ostacolato dalle convenzione sociali, fino al tradimento della Rivoluzione a seguito del voltafaccia napoleonico. Sebbene il materiale di partenza non consenta di realizzare una serie particolarmente lunga, siamo sicuri che con il giusto approccio e con alcuni approfondimenti, una simile serie potrebbe dare degli ottimi spunti, riflettendo su tematiche quali l’amore, la disperazione, la lotta per la giustizia e la ricerca di un senso di appartenenza.
I Malavoglia (Giovanni Verga)
Sì, avete ragione, una serie su I Malavoglia di Giovanni Verga potrebbe essere così triste e straziante da causare dolori indicibili agli spettatori, ma potrebbe anche finire per diventare una sorta di Shameless in costume ambientata in una Sicilia ottocentesca: sicuramente uno spunto intrigante. Seguendo le vicende, o meglio, le sventure, dei membri di una povera famiglia che per un po’ di ambizione finisce pian piano per sgretolarsi quasi completamente, la serie, oltre a offrirci un interessante quadro storico dell’epoca, potrebbe concentrarsi moltissimo sulla caratterizzazione dei personaggi e sull’evolversi dei rapporti interpersonali dei vari membri della famiglia con molta profondità. Ovviamente sarebbe sicuramente necessaria un’ottima opera di trasposizione, ma il risultato potrebbe di certo stupire!
Una questione privata (Beppe Fenoglio)
Ma torniamo ora alle ambientazioni della Seconda Guerra Mondiale e andiamo a parlarvi di un grande classico di Beppe Fenoglio, Una questione privata: ambientata durante la fase della Resistenza italiana, ricalcando il romanzo, la serie seguirebbe la vita di Milton, un giovane partigiano coinvolto nella lotta contro i nazifascisti nella campagna piemontese, che intraprende la ricerca di un uomo, Giorgio, che potrebbe aver avuto una storia con Fulvia, la ragazza amata dal protagonista. Alternando passato e presente ed espandendo ulteriormente la storia grazie a dei flashback, la serie potrebbe raccontare da un lato la vita prima della guerra e poi la ricerca da parte dell’uomo mentre Milton si imbarca in pericolose missioni di sabotaggio e scontri con le forze naziste battendosi per ottenere la risposta a una domanda puramente personale.
Trattasi di una serie dal grandissimo potenziale (un film con Luca Marinelli tratto dal romanzo è uscito nel 2017) : d’altra parte, la trama in questione, se ben trasposta permetterebbe un’appassionante immersione in un periodo davvero difficile e complesso, esplorando con grande umanità le emozioni di un giovane, tra tutte le contraddizioni del caso.
Il pendolo di Foucault (Umberto Eco)
Se c’è un romanzo di Umberto Eco che potrebbe portare a una serie tv di successo, questo è Il pendolo di Focault, libro pubblicato nel 1988 e seconda opera del famoso autore dopo Il nome della Rosa (trasposto in un famoso film con Sean Connery e di recente anche in una serie tv Rai). Per chi non fosse a conoscenza della trama, riprendendo strettamente il libro, la serie seguirebbe la storia di tre protagonisti, Casaubon, Belbo e Diotallevi, che lavorano in una casa editrice milanese specializzata in pubblicazioni esoteriche e che si trovano coinvolti in un misterioso e complesso gioco di intrighi, simboli e teorie cospirative legate ai Cavalieri Templari. Quella che ne potrebbe uscire sarebbe infatti una serie ricca di misteri da risolvere e da situazioni avvincenti che puntano a esplorare i confini tra realtà e finzione, portando i personaggi e gli spettatori in un viaggio appassionante alla scoperta dei segreti dei Templari e del potere della conoscenza nascosta.
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