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In fin dei conti, qual è la saga meglio riuscita di Ryan Murphy?

ryan murphy
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Il 2022 è stato sicuramente l’anno di Ryan Murphy, geniale regista, produttore e sceneggiatore, che da anni offre prodotti seriali pienamente riusciti. Distinguersi nel panorama fitto delle serie tv, ad oggi, è più complicato che mai, anche a causa della ormai spropositata (e spesso di bassa qualità) offerta delle piattaforme di streaming che fanno a gara puntando più sulla quantità che sulla qualità.

Tuttavia, in questo scenario, Murphy si colloca tra le serie tv che emergono, si piazzano sul podio e litigano tra di loro su quale sia la migliore uscita dell’anno, e noi siamo qui per parlarne.

Ryan Murphy e la sua Glee

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Glee (640×360)

Proclamare vincitrice una saga di Murphy piuttosto che un’altra non è cosa facile, non senza aver analizzato il percorso del noto regista.

Il visionario sceneggiatore, infatti, opera nello scenario televisivo da tantissimo tempo, tuttavia si è fatto conoscere grazie a una serie, che a distanza di anni, resta ancora indelebile nelle menti degli spettatori. Era il 2009, 13 anni fa, quando Fox di Sky Italia trasmetteva per la prima volta Glee, una serie tv musicale che ha conquistato tutti.

Per quanto riguarda Glee è stato un vero e proprio successo fin da subito, tutt’oggi le playlist delle cover musicali della serie sono ascoltate e riascoltate su Spotify. Purtroppo, solo di recente il buon nome e la reputazione della serie stanno subendo un collasso, questo a seguito dell’uscita del documentario The Price of Glee, che svelerebbe tutti i lati oscuri dietro le quinte di questa serie iconica.

Tutti pazzi per American Horror Story

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AHS (640×360)

Il vero stile di Murphy è però emerso e si è distinto, grazie a una delle sue saghe più famose, ovvero American Horror Story. Con 11 stagioni antologiche e uno stile registico evidente e riconoscibile, AHS è in assoluto uno dei prodotti seriali meglio riusciti di sempre.

Seppur non tutte le stagioni, ben 11, siano allo stesso livello, in ognuna di esse è possibile godere non solo di una sceneggiatura originale e minuziosa, ma di un insieme di caratteristiche tecniche che vanno da un ottimo montaggio a una fotografia impeccabile. Inoltre, la cura nelle scenografie e costumi è evidente, molto lontana dalle ultime uscite di bassa qualità proposte da Netflix.

La serie tv ad oggi è disponibile alla visione su Disney+, conta 11 stagioni e un totale di ben 123 episodi, lanciando l’attore Evan Peters. Lo sapevi che la serie racconta di veri serial killer?

L’American Crime Story di Ryan Murphy

Dopo l’uscita e il successo di American Horror Story, Murphy ha portato al termine altre tre produzioni: The New Normal e la famosa Scream Queens. Tuttavia il vero successo è arrivato ancora una volta con American Crime Story, definito dallo stesso una sorta di fratello della nota AHS. Personalmente, ritengo che il tema “crime” sia il genere meglio riuscito di Murphy, che riesce a offrire produzioni dall’altissimo livello tecnico e visivo, pur offrendo una sceneggiatura delicata e impeccabile trattando comunque eventi terribili e realmente accaduti.

La saga in questione è composta (per ora) da tre stagioni, la prima Il caso O.J. Simpson, la seconda L’assassinio di Gianni Versace e infine Impeachment. Murphy affronta dunque uno dei processi più controversi del panorama americano, supportato da un cast eccezionale al quale prendono parte Cuba Gooding e l’affezionata Sarah Paulson (presente in quasi tutte le produzioni del regista e protagonista anche della sua serie Ratched). Poi si sofferma sulla storia di Gianni Versace e sul suo omicidio, infine affronta gli eventi del Sexgate, lo scandalo politico-sessuale causato dalla relazione fra il presidente degli Stati Uniti d’America Bill Clinton e la stagista Monica Lewinsky.

Le altre saghe di Murphy

Dahmer – Monster: The Jeffrey Dahmer Story (640×360)

Sebbene ritenga che le migliori siano quelle sopracitate, Murphy di produzioni di successo ne ha fatte tante. Tra le altre è necessario citare anche Nip/Tuck e Pose.

Tuttavia, consapevole di non poterla definire la migliore in assoluto perché solo al suo esordio, ritengo necessario e doveroso parlare di quella che potrebbe essere definita la miglior saga nascente in assoluto di Ryan Murphy.

Chiacchierata, criticata, premiata, Monster, si preannuncia come un astro nascente. In particolare la prima serie dedicata al cannibale di Milwaukee, titolata Dahmer – Monster: The Jeffrey Dahmer Story (interpretata dal premio Golden Globe Evan Peters), apre la strada a una saga incredibile. La storia di Dahmer, raccontata e illustrata da Murphy, è stata forse una delle serie tv più viste e chiacchierate di sempre. Disturbante ma capace di toccare quel lato nascosto del cervello che ricerca il macabro, la serie tv ci ha tenuti incollati allo schermo e ci ha fatti interrogare sui fatti per tantissimo tempo anche dopo averla terminata.

In conclusione, qual è la miglior saga di Ryan Murphy?

American Crime Story (640×360)

Vorrei lanciarmi in giudizio affrettato senza aspettare di conoscere le uscite future e dire Monster, ma ritengo che la migliore (PER ADESSO) sia American Crime Story.

Rappresentare il fittizio e renderlo credibile e avvincente è molto difficile, ma ancora di più lo è rappresentare il reale con rispetto e attendibilità, e Murphy questo lo sa fare molto molto bene. La serie su O.J. Simpson affronta principalmente il processo, ore e ore di processo raccontate in un modo coinvolgente ai massimi livelli.

E sul caso Gianni Versace invece, il regista ci va pesante con una fotografia e una scenografia di altissimo livello, che rendono la serie un’opera artistica da godere fino in fondo. Infine, Impeachment è un equilibrio perfetto tra tensione, crime e intrighi, capace nonostante il tema di coinvolgere lo spettatore che la divora in un batter d’occhio.