Continua la battaglia di Jane Fonda. La grande attrice newyorkese è stata infatti arrestata venerdì scorso per la quinta volta nel corso di una manifestazione contro il cambiamento climatico organizzata a Washington davanti a Capitol Hill. Tutto secondo programmi, visto che Jane Fonda aveva annunciato che avrebbe trascorso in carcere il suo 82esimo compleanno, e così è stato: la due volte premio Oscar, nata il 21 dicembre del 1937, è finita in manette tra le note di “Happy Birthday”, intonata dagli attivisti che hanno “accompagnato” l’arresto con un insolito coro.
Un arresto “programmato” insomma, accolto anche stavolta con un sorriso. Lo testimonia la foto scattata nel momento in cui è finita in manette, a testimonianza dello sferzante amore per la causa.
Jane Fonda è infatti da diversi mesi una delle principali attiviste del movimento giovanile Friday For Future voluto fortemente dalla 16enne Greta Thunberg, e sembra non essere intenzionata a gettare la spugna. Prima di venerdì scorso l’ultimo arresto risaliva infatti allo scorso novembre, poco più di un mese fa. Ma ora dovrà considerare quanto verrà trattenuta e che conseguenze avrà la lunga sequenza di arresti: gli organizzatori delle proteste non volevano fosse incarcerata di nuovo, col timore che la pena potesse essere più lunga delle altre volte.
Jane Fonda, tuttavia, sembra essere molto determinata nel voler portare avanti questa battaglia. Da mesi ha infatti sacrificato molti dei suoi numerosi impegni lavorativi per trasferirsi a Washington e diventare un’attivista per l’ambiente. L’attrice partecipa costantemente (quasi ogni venerdì) alle manifestazioni ed è evidente che non tema granché le conseguenze che potrebbero avere queste azioni per la sua vita privata.
D’altronde ne è pienamente convinta:
Il cambiamento climatico è un problema di salute pubblica.
Torneremo presto sull’argomento, ne siamo certi.