Tra i termini di recente introduzione che hanno avuto maggiore presa sul vocabolario e che soprattutto hanno creato maggiore dibattito c’è, sicuramente, l’espressione boomer, che nata per indicare semplicemente le persone nate negli anni del boom economico, quindi i Sessanta, ha finito per assumere diverse connotazioni, spesso dispregiative, ma più che altro volte a sottolineare una certa lontananza, sia mentale che comportamentale, tra i giovani e le persone più vecchie. Il termine boomer, oggi, racchiude diverse sfumature, ma globalmente descrive tutte quelle persone che agiscono secondo schemi mentali del passato, che hanno poca familiarità con la tecnologia e con i costumi dei giovani e che rimangono in generale ancorati a un sistema considerato conservativo.
La storia delle serie tv è, chiaramente, piena di personaggi che, secondo gli schemi di oggi, possono essere definiti dei boomer. Sia personaggi recenti, magari disegnati proprio in questa accezione, sia provenienti dal passato e finiti nella categoria dei boomer perché incarnazione di diverse tendenze del loro tempo ormai superate. Oggi proviamo, dunque, a fare una rassegna di questi boomer delle serie tv, andando a illustrate sette esempi, provenienti da tempi diversi e che incarnano anche differenti sfumature del termine.
Jay Pritchett
Partiamo a uno dei personaggi considerati più boomer dagli spettatori. Siamo nel mondo delle comedy, che come vedremo è molto ricco sotto questo punto di vista, e nello specifico in Modern Family, dove non è difficile trovare in Jay Pritchett un massimo rappresentate del boomerismo televisivo. Veterano della guerra in Vietnam, Jay è irrimediabilmente legato a una concezione tradizionale della vita e della famiglia, in cui si riconoscono più ancoraggi al passato che aperture sui tempi contemporanei. Questi tratti un po’ più conservativi si manifestano in una certa difficoltà nel parlare con gli altri dei propri sentimenti e nel prediligere degli schemi tradizionali come modelli comportamentali.
Jay Pritchett è anche una persona estremamente buona, attenta alla sua famiglia e dedita al benessere dei propri cari. Il suo è un essere boomer in maniera genuina, senza arroccarsi su posizioni un po’ datate, ma cercando comunque di mettersi in gioco, anche se spesso proprio non ce la fa, come quando qualche volta si trova a combattere con la tecnologia. In fin dei conti, però, Jay Pritchett è sicuramente una persona in grado di scaldare il cuore, anche se magari viene percepita lontana dai più giovani.
Jay Pritchett e gli altri: Bob Kelso
Facendo un passo indietro nel tempo andiamo a parlare di un altro personaggio imperniato su una concezione della vita e dei valori decisamente arcaica, fino a diventare spesso grottesca. Bob Kelso è quasi un coetaneo di Jay Pritchett, è appena di quattro anni più vecchio, ma la sua genesi televisiva risale a ben otto anni prima rispetto a quella del protagonista di Modern Family e questo distacco si sente a pieno.
Bob Kelso è uno di quei personaggi probabilmente non delineati, in partenza, come boomer, come magari può esserlo Jay Pritchett, ma col tempo il mitico primario del Sacro Cuore ha ereditato queste caratteristiche. Il suo sistema di valori di riferimento è molto spesso legato a concezioni decisamente arretrate, sia sul piano lavorativo che personale, specialmente nel rapporto con l’altro sesso, e si vede in pieno che Bob Kelso è figlio di una mentalità completamente diversa. Ad aumentare il suo essere boomer c’è una pressoché totale incapacità , sottolineata a piangere riprese in Scrubs, nell’uso della tecnologia e anche un certo disinteresse nel mettersi in gioco e aggiornarsi, anche questo tratto fondante dei boomer.
Mary Cooper
Dopo il salto indietro nel tempo con Bob Kelso e Scrubs, serie che ha visto la luce nel 2001, torniamo in avanti e troviamo un’altra comedy storica, ovvero The Big Bang Theory, che ha iniziato la propria corsa nel 2007, due anni prima rispetto a Modern Family. Qui troviamo quella che, secondo gli utenti sul web, è la boomer delle boomer delle serie tv più recenti, ovvero Mary Cooper, la madre di Sheldon. Al pari di Jay Pritchett, la donna è stata concepita in un’epoca dove iniziava a emergere con più nitidezza il distacco tra il mondo dei giovani e quello degli adulti, per cui alcuni tratti che la rendono una vera boomer sono esaltati appositamente.
Mary è una donna bigotta, dal carattere saggio e riflessivo e questi elementi la rendono decisamente una persona datata agli occhi dei giovani. Questa distanza emerge anche in relazione alla natura della serie, che invece ha molto a che fare con elementi che segnano il distacco dai boomer, come ad esempio la tecnologia. È doveroso sottolineare che c’è una bella differenza tra la versione di Mary Cooper in The Big Bang Theory e quella in Young Sheldon, che perde molti tratti del suo boomerismo, che di conseguenza sono riconducibili a un trascorrere del tempo e all’avanzare dell’età , com’è comprensibile che sia.
Jay Pritchett e gli altri: Cesare Cesaroni
Dopo questi tre massimi esempi come Jay Pritchett, Bob Kelso e Mary Cooper, facciamo una doverosa incursione in Italia, terra dove il dibattito tra giovani e boomer è sempre molto attivo, e prendiamo un massimo esponente dei “tempi andati” come Cesare Cesaroni. Il personaggio interpretato da Antonello Fassari incarna alcuni dei tratti distintivi dei boomer, come una certa saccenza, anche su argomenti che non si conoscono bene, e un attaccamento ai propri valori e alla propria abitudine incredibile.
Cesare Cesaroni pare spesso fuori dal tempo, decisamente diverso anche in confronto al fratello Giulio. È disorientante per lui l’impatto con la nuova famiglia del fratello, con quei giovani e quelle donne che rappresentano un sistema decisamente lontano e inusuale. Ogni cambiamento viene accolto in maniera diffidente da Cesare Cesaroni, che non a caso è divenuto noto per la sua famosa espressione di rassegnazione “Che amarezza”. Il personaggio de I Cesaroni è un boomer tutto italiano, che incarna alla perfezione la concezione dominante del termine che c’è qui da noi.
Tanya McQuoid
Facciamo un bel salto in avanti nel tempo, lasciando gli anni Duemila, che finora sono stati l’unica fonte da cui attingere questi boomer delle serie tv, per arrivare addirittura negli anni Venti del XXI secolo, saltando a piè pari un decennio. The White Lotus è una serie che mette in scena l’umanità nella sua purezza più cinica e spietata e questa trattazione così vivida nel genere umano non poteva ovviamente tenere fuori un personaggio che, per molti versi, è un grandissimo boomer.
Stiamo parlando di Tanya McQuoid, la costante delle due stagioni di The White Lotus. Il personaggio interpretato da Jennifer Coolidge vive una sorta di distacco ancestrale dalla realtà , sembra costantemente aleggiare in un mondo tutto suo, quasi levitante rispetto alla dimensione terrena. Questo distacco si percepisce soprattutto quando Tanya si trova a trattare con i giovani e in particolar modo vediamo la sua distanza nel rapporto con Portia, la sua segretaria nella seconda stagione, trattata sempre con lontananza e disinteresse. Questa sorta di rifiuto per tutto ciò che può essere lontano dal suo mondo e in particolare vicino a una dimensione più giovanile è quello che rende Tanya McQuoid una delle boomer più recenti della storia delle serie tv.
Jay Pritchett e gli altri: Charles Haden Savage
Rimaniamo ancora lontani dai tempi di Jay Pritchett, Cesare Cesaroni e compagnia e affrontiamo un’altra serie recente, Only Murders in the Building, troviamo troviamo un personaggio che spesso sembra fuori luogo con la realtà in cui si trova. Parliamo di Charles Haden Savage, uno dei tre detective dell’Arconia, interpretato da Steve Martin.
Charles ha indubbiamente uno stile e una classe di altri tempi, ma questo suo portamento è il primo tratto del suo essere boomer. Contribuiscono molto anche la sua timidezza e un certo imbarazzo nelle occasioni sociali, tratti caratteriali che però, uniti a questo senso di distacco temporale che permea dal personaggio, rendono il protagonista di Only Murders in the Building un autentico boomer. Come nel caso di Jay Pritchett, però, si tratta di un boomerismo genuino, perché Charles è tutt’altro che arroccato in un sistema datato, ma semplicemente è cresciuto mantenendo dei valori e un portamento che ormai suonano di altri tempi.
Pierce Hawthorne
Chiudiamo questa rassegna facendo un altro bel passo indietro e tornando, di fatto, all’anno in cui questa trattazione è cominciata: il 2009. Oltre a Jay Pritchett. ha visto la luce in quel periodo anche il personaggio di Pierce Hawthorne in Community, altro irrimediabile boomer degli anni Duemila. Allo stesso modo di altri esempi fatti finora, Pierce sembra essere fuori dal tempo in cui vive e in particolare fuori dalla società , di cui fatti a osservarne le norme vista la sua frequente mancanza di tatto. Il personaggio di Community vive anche un senso di disorientamento rispetto alla cultura giovanile e in fin dei conti è proprio questo il tratto principale del suo essere boomer.
Arriviamo qui, dunque, alla fine di questa rassegna dei boomer della storia delle serie tv. Da esempi più datati come Bob Kelso e Cesare Cesaroni, passando per Mary Cooper e personaggi recenti come Tanya McQuoid: la serialità è chiaramente piena di protagonisti che, per qualche motivo, rientrano nella definizione di boomer, rappresentandone qualche tratto o incarnandone qualche aspetto, ma risultando irrimediabilmente lontanai dal tempo in cui vivono e dalle nuove generazioni.