5) The Big Bang Theory
Interpretare Sheldon non mi annoia mai. Ci si abitua, il che va bene lo stesso. Può essere di aiuto con le cose più intense, ma è anche bello ricordare com’è stato entrare in un personaggio tanto straordinario. Voglio dire, dal primo momento in cui ho letto il pilot è stata la cosa che mi ha attratto di più. Non sarei in grado di dirvi se un pilot è bello o brutto leggendolo, ma potrei dirvi se quello è un personaggio che vorrei interpretare. E con lui è stato così sin dall’inizio. Dio sa perché.
Ultimo, ma non per importanza, c’è lui: Sheldon Cooper.
Quel ruolo che ha reso Jim Parsons famoso, quel ruolo che ha segnato ben tredici anni della sua vita. Un personaggio che è ormai parte di lui ma di cui Parsons non si è mai stancato. Abitudinario, intelligente, paranoico e infantile, lo scienziato è impossibile da non amare. Lui, che delle sue ossessioni ne ha fatto uno status symbol, riuscendo a rendere la paranoia un elemento di ilarità, ci ha conquistati con la sua semplicità e ingenuità, intrigandoci con la sua mente esperta e allenata. La sua evoluzione durante le dodici stagioni è lenta ma significativa, ci permette di ritrovarci alla fine di fronte a un uomo maturo e pronto a intrattenere relazioni personali e amorose. Interpretare Sheldon non sarà stata di certo un’impresa facile, ma Parsons è riuscito a farlo magnificamente, donando al personaggio vita propria e mostrandocelo in tutte le sue sfaccettature.
Jim Parsons ci ha a donato uno dei personaggi più amati nella storia delle serie tv, senza tuttavia lasciarsi inghiottire dallo stesso. L’attore ha dimostrato di essere in grado di interpretare i ruoli più diversi, segno di una grande passione e di una grande abilità artistica.