Ci sono attori che sembrano nati per la commedia e altri che, vuoi perché caratterizzati da una fisionomia particolarmente adatta ai ruoli tragici, vuoi perché li abbiamo sempre e solo visti in produzioni drammatiche, sembriamo dare per scontato non vedremo mai interpretare parti comiche. Eppure, in un mondo in cui le serie tv si moltiplicano e in cui sempre più attori si lanciano in nuove sfide lavorative, anche star che non ci saremmo mai immaginati potessero darsi alla commedia decidono di prendere parte a un formato così peculiare come quello della sitcom, mettendo alla prova il loro talento sul piano della versatilità. E così, capita che accendiamo la televisione per guardarci un episodio di Community e staccare un po’ dalla meravigliosa serietà di Breaking Bad ed ecco che, come in sogno, appaiono sullo schermo Jonathan Banks e Giancarlo Esposito, questa volta in ruoli che hanno ben poco a che fare con quelli in cui ci siamo abituati a vederli.
Il caso di Banks ed Esposito, attori che mai ci saremmo aspettati di vedere in una sitcom, è meno eccezionale di quanto non si pensi. Per scoprire quali degli attori che avete imparato ad amare in ruoli drammatici abbiano deciso di mettersi alla prova in un altro genere non vi resta che proseguire con la lettura, sempre che siate pronti a scoprire quali tra i protagonisti di The Handmaid’s Tale hanno un’oscura vita parallela nel mondo delle comedy.
1) Jonathan Banks (Community)
Quando si pensa a Jonathan Banks è inevitabile che la mente voli subito al suo ruolo più famoso, quello di Mike Ehrmantraut in Breaking Bad, che ha poi ripreso anche nella serie prequel Better Call Saul. Non vi sono dubbi che, con quel volto dai tratti minacciosi e visto il successo che ha avuto durante la sua carriera interpretando ruoli drammatici, la maggior parte del pubblico faccia fatica a immaginare che Jonathan Banks possa avere avuto anche una parte in una sitcom. Eppure, tra la fine di Breaking Bad e l’inizio delle riprese di Better Call Saul, l’attore è entrato a far parte del cast fisso della quinta stagione di Community, interpretando il professore di criminologia Buzz Hickey.
Quello di Hickey è un ruolo che, per molti aspetti, riprende alcuni dei tratti principali dei personaggi interpretati da Jonathan Banks: è un uomo burbero e cinico, che difficilmente si lascia andare a sorrisi o addirittura risate, ma che finisce per diventare parte del gruppo di Greendale ed essere trascinato nell’ordinaria follia del college meno ambito d’America. Buzz Hickey è sicuramente uno dei personaggi più amati tra quelli introdotti nelle ultime stagioni di Community e questo è in gran lunga dovuto all’incredibile performance di Banks, che si è dimostrato capace di spaziare dal dramma alla commedia nell’arco di poche scene.
2) Giancarlo Esposito
Gli attori di Breaking Bad sembrano avere una predilezione per Community, come dimostra il fatto che Jonathan Banks non sia stato il primo a prendervi parte.
Infatti anche Giancarlo Esposito ha avuto una piccola parte in Community, sitcom che nelle sue sei stagioni ha visto la partecipazione di un numero esorbitante di guest star, molte delle quali veri e propri mostri sacri della storia della televisione (una su tutti l’immensa Betty White, comparsa all’inizio della seconda stagione, o lo stesso creatore di Breaking Bad Vince Gilligan). Esposito, che in Breaking Bad e Better Call Saul interpreta lo spietato Gus Fring, è noto per interpretare sempre il ruolo del cattivo, tanto che lo abbiamo voluto definire il villain giusto al momento giusto, e anche nelle sue due apparizioni in Community non viene a meno alla tradizione di prestare il volto alla causa se non della malvagità quanto meno di una moralità piuttosto grigia.
Nella sitcom, Giancarlo Esposito interpreta infatti il ruolo di Gilbert Lawson, assistente del padre di Pierce nonché amministratore del suo testamento una volta venuto a mancare. L’attore, che ha ricoperto per la prima volta la parte durante la terza stagione, ha ripreso il ruolo una seconda volta durante la quarta stagione, anche grazie all’insistenza del creatore di Community Dan Harmon, grande fan di Breaking Bad e amico dello showrunner Vince Gilligan.
3) Laurence Fishburne
Laurence Fishburne è uno dei più importanti attori della storia recente del cinema, un interprete che ci ha regalato alcune performance a dir poco memorabili, prendendo parte a capolavori come Matrix, Apocalypse Now e Boyz n the Hood. La sua lunga carriera cinematografica, iniziata quando aveva solo 14 anni, è stata affiancata da un’altrettanto prolifica carriera nel mondo della serialità televisiva, che lo ha visto tra l’altro ricoprire un ruolo da protagonista per ben sessantuno episodi di CSI – Scena del crimine e un altro in Hannibal, dove per 36 episodi ha prestato il volto all’agente Jack Crawford.
A partire dal 2014, dopo quattro decenni quasi esclusivamente passati a interpretare ruoli drammatici al cinema e in televisione, Laurence Fishburne ha scelto di impegnarsi in un progetto per lui del tutto nuovo: una sitcom. L’attore è infatti entrato a far parte del cast fisso di black-ish, comedy di cui è anche produttore e che ha riscritto le regole del genere senza dimenticare le tradizioni, interpretando per otto stagioni Earl “Pops” Johnson, l’esilarante padre del protagonista Dre. La performance di Laurence Fishburne in black-ish dimostra ancora una volta la poliedricità e il talento dell’attore, come evidenziato anche dal fatto che Pops sia diventato istantaneamente il beniamino del pubblico.
4) Bradley Whitford (Brooklyn Nine-Nine)
Pochi attori nella storia della serialità televisiva hanno avuto lo stesso successo in termini di critica di Bradley Whitford, che nella sua carriera pluridecennale è riuscito a portarsi a casa almeno un premio Emmy per tre serie differenti: The West Wing (dove ha interpretato per sette stagioni il ruolo di Josh Lyman), Transparent e The Handmaid’s Tale. La sua partecipazione a The West Wing lo ha reso un volto estremamente noto negli Stati Uniti, ma in Italia ha raggiunto la fama solo di recente grazie all’incredibile interpretazione che ha regalato agli spettatori di The Handmaid’s Tale nei panni del comandante Joseph Lawrence.
Quella di Bradley Whitford è una carriera che dimostra quanto talento e versatilità l’attore possieda, eppure è stato solo con il suo ruolo ricorrente in Brooklyn Nine-Nine che abbiamo potuto apprezzarne anche le grandi capacità comiche. Nella comedy poliziesca più famosa del piccolo schermo, Whitford interpreta il Capitano Peralta, padre assente del protagonista Jake Peralta, un ruolo potenzialmente complesso che l’attore ha portato in vita alla perfezione, regalandoci alcuni dei momenti più divertenti dell’intera serie.
5) Jimmy Smits (Brooklyn Nine-Nine)
Proprio come quella di Bradley Whitford, con il quale ha condiviso il set di The West Wing, anche quella di Jimmy Smits è stata una carriera quasi interamente dedicata alla televisione e al dramma, che lo ha visto ricoprire ruoli iconici in NYPD-New York Police Department, Dexter e, soprattutto, Sons of Anarchy. Sebbene sia innegabile che l’imponente fisionomia di Smits e il suo volto che pare sempre assorto in pensieri imperscrutabili lo rendano particolarmente adatto a interpretare ruoli drammatici, durante la sua carriera l’attore ha dato prova di possedere una grande versatilità, pertanto per quanto vederlo in una sitcom sia stato inizialmente uno shock, non ci ha stupito vedere con che naturalezza si sia calato nei panni di Victor Santiago in Brooklyn Nine-Nine.
Quella di Victor Santiago, ruolo ricorrente ricoperto a partire dalla quarta stagione della comedy, è una parte costruita su misura per Jimmy Smits, che ne esalta la fisionomia e rimanda ad alcuni dei suoi ruoli precedenti, ma che gli ha permesso di mostrare anche nuovi aspetti del suo talento attoriale, tanto che ci ha lasciati con il desiderio di vederlo sempre più spesso in produzioni comiche.
6) Max Minghella (The Mindy Preoject)
Quello di Max Minghella è forse un nome meno famoso rispetto a quello di altri attori nominati in precedenza, eppure negli ultimi anni la sua performance nei panni di Nick Blaine in The Handmaid’s Tale lo ha reso noto in tutto il mondo e gli è valsa anche una nomination come miglior attore non protagonista in una serie drammatica ai premi Emmy del 2021. Prima di entrare a far parte del cast fisso del dramma Hulu, Max Minghella si era dedicato soprattutto al cinema, concentrandosi su film drammatici tra i quali non si può non nominare The Social Network e mettendosi spesso anche dietro la macchina da presa.
Noto soprattutto per la sua partecipazione a The Handmaid’s Tale e The Social Network, entrambi ruoli introspettivi e tragici, risulta difficile pensare che Max Minghella abbia mai potuto dedicarsi ad altro che non al dramma, eppure la sua prima esperienza televisiva è stata proprio in una sitcom. Minghella ha infatti interpretato Richie Castellano, fratello del co-protagonista Danny, in sette episodi di The Mindy Project, comedy ideata e interpretata da Mindy Kaling. La parte di Richie, ragazzo viziato e mai del tutto cresciuto, è completamente diversa da tutte le altre interpretate dall’attore e dimostra il grande talento di un interprete che sembra essere solo agli inizi di una carriera assai promettente.
7) Bobby Cannavale (Will & Grace)
Bobby Cannavale, così come Jonathan Banks, Laurence Fishburne e Giancarlo Esposito, non ha bisogno di presentazioni. L’attore italo-americano, vincitore di due premi Emmy, è stato protagonista di decine di film di ogni genere, dalla commedia demenziale al poliziesco, dal dramma al thriller, regalandoci interpretazioni memorabili e dando dimostrazione di poter essere capace di interpretare ruoli di ogni tipo. E se la sua carriera cinematografica è impressionante, quella televisiva non è da meno: oltre al ruolo di Giuseppe Colombano “Gyp” Rosetti in Boardwalk Empire, che gli è valso l’Emmy al migliore attore non protagonista in una serie drammatica, ricordiamo la sua partecipazione ricorrente in serie quali Nurse Jackie, Mr. Robot, Homecoming e Nine Perfect Strangers, dove ha dato prova di tutto il suo talento drammatico. Eppure, uno dei suoi primissimi ruoli televisivi, che la maggior parte dei fan di Bobby Cannavale potrebbe essersi dimenticata, è stato proprio in una sitcom e gli è addirittura valso un premio Emmy come migliore guest star in una comedy nel 2005.
Stiamo parlando del ruolo di Vince D’Angelo, che a partire dalla sesta stagione di Will & Grace rappresenterà il principale interesse amoroso del protagonista della serie Will Truman. Quella di Vince non è una parte semplice, soprattutto se si considera la responsabilità legata al dover rappresentare un membro della comunità LGBTQ+ in televisione all’inizio degli anni Duemila, eppure Bobby Cannavale è stato impeccabile, riuscendo a entrare nel cuore dei fan al punto che il suo personaggio è diventato di fatto parte del cast fisso. In seguito l’attore ha partecipato ad altre serie comedy, come Angie Tribeca e Modern Family, ma i suoi ruoli drammatici hanno ricevuto molta più attenzione mediatica ed è per questi che viene solitamente ricordato.