Abbiamo stilato la classifica delle migliori serie tv del 2022, definendo l’anno appena trascorso il nuovo Rinascimento Seriale. Abbiamo goduto di alcune tra le migliori serie tv della nuova era televisiva, assistito agli ambiti riconoscimenti dei Golden Globes, ci siamo fatti portavoce della qualità promuovendo intricate serie tv di cui ci vantiamo a cena con gli amici, imponendogli la visione rigorosamente in lingua originale. Eppure, la parte più profonda e viscerale del nostro animo torna sempre al trash. Dietro alla patinata apparenza, celiamo infatti un universo di visioni che teniamo ben nascoste perfino dal monitoraggio di TvTime pur di non disseminare prove della nostra colpevolezza, mantenendo la segretezza di quell’intimo piacere proibito. Parliamo delle cosiddette serie tv guilty pleasure, ovvero quelle serie tv giudicate universalmente tamarre, fuori target d’età, banali, poco realistiche, ma che non riusciamo proprio a smettere di guardare stagione dopo stagione. O meglio, che la nostra Hall of Series – Comunità di Recupero non riesce a smettere di guardare stagione dopo stagione; abbiamo infatti posto la tormentata questione alla nostra fidata Community, che ha come sempre risposto alla chiamata senza alcuna esitazione, non privandoci neanche questa volta di alcune inaspettate sorprese.
Il dubbio vi assale e non siete sicuri di avere problemi di dipendenza da serie tv guilty pleasure quanto la nostra Community? Vi aiutiamo noi, elencandovi 10 buoni motivi per cui entrare in Comunità di Recupero.
10) Squid Game
La Community di Hall of Series parte subito in quarta, regalandoci fin da subito un’inaspettata (quanto inquietante) sorpresa: a quanto pare, come emerso dai risultati del sondaggio, vedere morire i partecipanti ai giochi per bambini in Squid Game rappresenta un guilty pleasure per molti membri della Community.
La controversa serie tv coreana ha fatto molto discutere sin dalla sua prima apparizione su Netflix nel 2021, dividendo nettamente il suo pubblico tra chi ammette di averla guardata con piacere e chi mente, vedendosi quindi costretto a inserirla tra le visioni apprezzate in segreto tra le mura della propria stanza. Tranquilli ragazzi, il vostro segreto con noi è al sicuro.
9) Élite
L’irragionevolmente interminabile Élite è un guilty pleasure per molti membri della nostra Community, che non si lascia frenare neppure dalla prevedibilità della (irrealistica) trama uguale a se stessa da ben sei stagioni.
Il più famoso liceo della serialità spagnola, pur vantando di un tasso di criminalità più alto della città di Gubbio, continua a intrigare migliaia di telespettatori in tutto il mondo, curiosi di conoscere tanto l’identità della nuova vittima quanto gli improbabili intrecci amorosi tra i (letteralmente) diversi protagonisti. Fuori target per qualsiasi fascia d’età, il drama Netflix fonde contenuti troppo espliciti per un teen drama a situazioni troppo teen per essere apprezzate da un adulto, lasciando a qualsiasi telespettatore quel senso di inadeguatezza e disagio che caratterizza ogni piacere proibito.
8) Pretty Little Liars
Pretty Little Liars è un apostrofo rosa tra un buco di trama e un altro, motivo per cui resta tra i più irresistibili guilty pleasure per la nostra Hall of Seris – Comunità di Recupero.
Al centro della vicenda ci sono il mistero della scomparsa di Alison, l’identità di A e l’incoerenza, ingrediente segreto per qualsiasi teen drama trash che si rispetti. La scarsa profondità della trama rende infatti Pretty Little Liars una comfort series da guardare senza alcun impegno, una carezza di nullafacenza per il cervello, essenziale per ritrovare la quiete dopo lo stress accumulato nel corso della giornata. Gli eventi che si susseguono nelle varie stagioni non combaciano? Non è importante. Non privateci della rasserenante banalità.
7) La casa di carta
Parlando di incoerenza, la Community di Hall of Series non ha dimenticato la serie tv guilty pleasure per antonomasia: La casa di carta.
La casa di carta ha rappresentato un vero e proprio punto di svolta nell’universo televisivo trash, alzando vertiginosamente i livelli di irrazionalità e assurdità con l’avanzare della vicenda. Tuttavia, proprio grazie a questa sua peculiarità, rappresenta il piacere proibito di tutti i sognatori della Community (e non): se è possibile entrare in banca in sella ad una moto ed eseguire un intervento a cuore aperto nel corso di una rapina alla Banca di Spagna senza alcuna competenza medica e/o strumentazione adatta, non esiste alcun limite che non possa essere superato.
6) Una mamma per amica
Non importa quante nuove serie tv vengano inserite settimana dopo settimana nei cataloghi dei sempre più numerosi servizi streaming, la nostra Community tornerà sempre dove è stata bene.
Una mamma per amica è quel guilty pleasure che non stancherà mai, incrollabile certezza nell’imprevedibilità televisiva, trasmessa e guardata così tante volte da non essere neppure più conteggiata tra le visioni quotidiane. Una mamma per amica è un guilty pleasure perché proviamo imbarazzo nell’ammettere l’ennesimo re-watch, che ci tiene prepotentemente fermi agli anni 2000 facendoci dimenticare di aggiornarci con le ultime uscite. Chi è Jenna Ortega? Perchè nessuno parla di Lauren Graham?
5) Emily in Paris
Dimmi un cliché e ti dirò a quale episodio di Emily in Paris corrisponde.
Emily in Paris incarna tutte le caratteristiche che una serie tv guilty pleasure dovrebbe avere per essere definita tale: prevedibilità degli eventi, pioggia di luoghi comuni, mancata accuratezza del contesto socio culturale in cui è inserita, amore impossibile (che poi diventa possibile fino a che non ritorna impossibile); non sorprende affatto che sia tra le serie tv più indicate dalla nostra Community, che non riesce a smettere di guardarla anche solo per provare il brivido di esclamare “ma come ti vesti?” , coronando il sogno di ogni Enzo Miccio e Carla Gozzi che risiedono dentro ognuno di noi.
4) Mercoledì
La serie dei record Mercoledì rappresenta un vero e proprio guilty pleasure per la nostra Community, essendo l’età media dei nostri amati membri ben superiore al target della serie tv prodotta da Tim Burton.
Dai richiami a Harry Potter ai riferimenti alla famiglia Addams degli anni ’90, Mercoledì ha riacceso i sentimenti nostalgici di molti suoi telespettatori, che hanno accompagnato ben volentieri figli e nipoti più piccoli nella visione di questo nuovo tormentone televisivo. La popolarità mondiale acquisita dalla serie tv Netflix rimarca ancor di più la sua natura di guilty pleasure, soprattutto per tutti gli hipster del piccolo schermo, che faticano ad accettare ciò che appartiene alle masse; per Hall of Series – Comunità di Recupero però non esistono segreti e nessun piacere è davvero proibito. Entrare per credere.
3) You
Il trash della serie tv You è riuscito addirittura a fidelizzarsi il suo pubblico, curioso di capire fin dove si spingerà questa volta la sua grottesca sceneggiatura. Più guilty pleasure di così!
È la serie tv meno realistica tra le recenti produzioni Netflix e veicola un messaggio moralmente dubbio attraverso il suo protagonista stalker Joe Goldberg (Penn Badgley) ma, per quanto ci faccia sentire a disagio mentre la guardiamo, non riusciamo a frenare l’irrefrenabile impulso di passare immediatamente all’episodio successivo, per poi criticarne ogni singola scena illudendoci così di liberarci dal peso del peccato seriale di cui ci siamo appena macchiati.
Forse la nostra Community non è così diversa da Joe Goldberg.
2) Grey’s Anatomy
È probabilmente il medical drama più longevo della storia delle televisione – o quanto meno è senza dubbio più longevo di tutti i suoi protagonisti – Grey’s Anatomy ha portato ad oggi sul piccolo schermo qualsiasi catastrofe esistente, perdendo di credibilità e accuratezza col passare delle stagioni.
Eppure i membri della nostra Community non riescono a non guardarla, considerandola LA serie tv guilty pleasure del palinsesto televisivo.
Cosa spinge a proseguire la visione di una serie tv che ha esaurito ormai qualsiasi mossa? L’abitudine, l’affetto verso i suoi protagonisti, il masochismo, la speranza di assistere anche all’apocalisse zombie o a un’invasione aliena tra le mura del Grey Sloan Memorial Hospital. L’unica certezza è che Grey’s Anatomy non abbandonerà mai i nostri schermi.
1) Bridgerton
Nel caso in cui vi foste persi gli ultimi eventi d’attualità, la Community di Hall of Series e Bridgerton sono pronti a ricordarvi che non c’è nulla di più irresistibile degli inciuci di corte.
Più romantica di una passeggiata al chiaro di luna (e meno meschina del principe Harry), Bridgerton è stata la serie tv guilty pleasure più votata di tutte per la sua capacità di bilanciare al meglio il coinvolgente gossip che caratterizza ogni ballo delle debuttanti allo sfrontato e idealizzato romanticismo dei suoi protagonisti. E per di più lo fa in costume, saziando l’appetito di tutti gli appassionati dei period drama.
Per quanto smielata, prevedibile e senza troppe pretese, Bridgerton riesce tuttavia a trasportare i suoi appassionati telespettatori in un’altra dimensione, qualità essenziale per qualsiasi serie tv (che sia o no) guilty pleasure.