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La lezione storica delle serie britanniche: poca quantità, tanta qualità

Un'immagine locandina di Skins
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Skins, Misfits, Doctor Who, Peaky Blinders, Love Sick e potremmo andare avanti a lungo elencando le grandi storie che le serie tv inglesi ci hanno regalato nel corso degli anni.
Serie brevi, rapide, precise nel loro raccontare una trama articolata ma chiara e focalizzata sull’obbiettivo ultimo: raccontare qualcosa.
È chiaramente sbagliato dire che tutte le serie inglesi siano superiori a quelle americane, prese una ad una. Tuttavia la domanda sorge spontanea: come mai se ci soffermiamo a guardare una serie britannica troviamo una qualità altisonante e superiore? E come mai questa stessa qualità non la troviamo nel marasma statunitense, se non in qualche sporadica e grandiosa eccezione?
Questa è una lotta fra quantità e qualità, fra capitalismo mediatico e arte, fra US e UK. Qual è la lezione che le serie tv inglesi e le reti britanniche stanno impartendo al potente mercato videoludico statunitense?

È giusto dividere questa analisi in tre macro-blocchi che chiameremo: Quanto è intelligente lei, Quanto è sfacciato lei e Quanto è buono il suo udito. Si, ok. L’ultimo non suona bene in questa filastrocca, ma non stiamo scrivendo una canzone e quindi dovete accettarlo.

Quanto è intelligente lei

Amazon Prime Video

La televisione britannica è, in generale, ad un livello intellettuale più elevato? Si può dire? In tutta franchezza è difficile essere così decisi nella risposta a questa domanda. È vero che le strutture che compongono le reti dalle quali poi provengono le serie TV che tutti noi guardiamo sono diverse da Londra a Washington. Ed è vero anche che questo provoca una differenza strutturale anche nella formazione delle serie in se. Inoltre il background di chi fa televisione, di chi la scriva e di chi la produce, è diverso. Qui si, possiamo dirlo, più intellettuale e più raffinato nell’ambiente British e più catena di montaggio (salvo eccellenti casi) nell’ambiente USA.
Spieghiamo meglio la situazione. È necessario tracciare una linea tra la televisione “gratis” e le reti premium in abbonamento. Le reti premium americane come HBO hanno cambiato radicalmente la televisione, con prodotti come Sex and the City e The Sopranos, due serie che semplicemente non potevano essere prodotte o trasmesse dalle reti di trasmissione ABC, CBS, NBC, PBS o Fox. Gli spettacoli erano costosi, maturi e non commerciali. La natura dell’abbonamento di HBO significava che erano serie controllate dai loro creatori, invece che da inserzionisti nervosi e volubili. Ciò ha consentito una rapida evoluzione della televisione in un luogo in cui la scrittura e le storie sono ora costantemente migliori della scrittura e delle storie del cinema. Diciamo che il mondo si è capovolto ad Hollywood. La Gran Bretagna non ha allo stesso modo le sue reti premium, ma la BBC riesce ad arginare i problemi non essendo finanziata dagli inserzionisti e a creare contenuti di gran livello, senza costi esasperati anche avendo meno concorrenza.

Anche la lunghezza delle serie prodotte porta ad un vantaggio nel campo del contenuto. I programmi televisivi britannici, infatti, beneficiano anche di stagioni più brevi, un vantaggio condiviso con le reti via cavo statunitensi di cui parlavamo prima. Le trasmissioni televisive americane hanno uno standard di 22-24 episodi all’anno, mentre la TV britannica e la via cavo ne fanno 6-12. È molto più facile inserire un po’ di pensiero alto nelle tue storie quando non le stai lanciando in una catena di montaggio. Le persone che fanno trasmissioni televisive di massa, hanno un disperato bisogno di ridurre il tempo e gli sforzi per scrivere ogni spettacolo, quindi usare semplici script è un gran vantaggio per tutti loro.
Quindi, ci sono alcuni fattori architettonici che incoraggiano le trasmissioni televisive britanniche a mirare un po’ più in alto, intellettualmente, rispetto alla televisione americana. Tuttavia non possiamo non notare anche una differenza evidente negli artisti coinvolti.
Prendiamo come esempio il Flying Circus di Monty Python . Michael Palin e Terry Jones hanno frequentato l’Università di Oxford. John Cleese, Eric Idle e Graham Chapman hanno frequentato l’Università di Cambridge. Tutti loro hanno scritto molti show televisivi e la loro scrittura è stata senza dubbio influenzata dalla loro educazione classica.

Detto questo, generalizzare non è mai utile ma la ristretta produzione britannica ci permette di farlo e di paragonare le due realtà come se stessimo ponendo l’uno difronte all’altro, il Mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico.

Quanto è sfacciato lei

Obbiettivamente le produzioni britanniche hanno un modo di porsi verso lo spettatore più diretto, più aggressivo e più crudo. La schiettezza con cui si raccontano le storie è tipicamente britannica. Basti pensare a serie come Skins, Misfits o Shameless, chiaramente la versione d’oltre manica. L’ambito sessuale è senza ombra di dubbio più reale e più sfacciato. Tanto da aver messo in serie difficoltà i produttori. Vedi le denunce a Skins legate alla sessualizzazione di minorenni.
Certo, anche negli states troviamo prodotti e storie che colpiscono per le stesse motivazioni, ma bisogna essere onesti: Se chiedessimo qual è secondo voi la serie TV USA più sfacciata, più ruvida, cosa direste? Per tutti coloro che hanno risposto Shameless (e siete in molti), vi ricordiamo che l’originale è UK.

Quanto è buono il suo udito

misfits

Nei programmi di punta della televisione britannica, la scelta musicale è stata e rimane tutt’ora un passaggio fondamentale per la creazione dei contenuti finali. Molta musica che attualmente conosciamo come internazionale e conosciuta, soprattutto in ambito elettronica, punk e brittish rock, è passata almeno una volta per le serie TV inglesi e britanniche in generale.
Misfits, ad esempio, ha introdotto di prepotenza l’elettronica nella televisione, con artisti come Justice e deadmau5.
Si potrebbe andare avanti ad elencare grandi artisti passati per le serie inglesi, ma sarebbe solo un esercizio di spelling fine a se stesso. L’unico grande consiglio è: Andate ad ascoltarvi e soprattutto guardarvi le serie tv inglesi.

Insomma alla fine dei conti, e con tutte le carte in mano (o quasi), l’unica cosa da poter affermare con forza è “God saves the BBC and brittish television”.

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