Quante volte abbiamo sognato di rivedere in tv le storie che ci hanno fatto tanto sognare tempo prima? Protagonisti maschili o femminili di serie tv nei quali ci siamo rispecchiati sognando di essere loro o, ammettiamolo, dei quali ci siamo innamorati perdutamente. Da quelli un po’ più datati, come La signora in giallo, fino ad arrivare alla giovanissima adolescente Lizzie McGuire, vediamo insieme 6 reboot delle serie tv che sono stati cancellati ancora prima di andare in onda.
1) Lizzie McGuire
*If you beliiiiieve, we’ve got a picture perfect plaaan*. Lo so, so benissimo che l’avete letto cantando, e questo vuol dire che siete molto vicini ai 30 anni (suvvia, non ci pensate poi così tanto). Quanti pomeriggi abbiamo passato a vedere questa bellissima serie tv? Che poi di estremamente perfetto non aveva poi così tanto, anzi, a tratti risultava essere anche un po’ ridicola, ma a noi piaceva così, a noi piacevano da impazzire i guai che Lizzie combinava insieme ai suoi amici, così come le ore che passavano al telefono sparlando di tutta la scuola (che poi, quanto avremmo voluto, all’epoca, avere la possibilità di parlare contemporaneamente in tre in una sola telefonata?).
Qualche anno fa uscì la notizia del reboot della serie, che Hilary Duff condivise tramite i social per esprimere la sua più totale felicità nel tornare a vestire i panni della “sua Lizzie”. Il sogno però finì ben presto proprio per volere della Duff, lo sapevate? Non prendetevela tanto con lei, però, perché in fin dei conti ha avuto una gran bella parte di ragione. Hilary infatti, mise da subito in chiaro la sua idea: avrebbe partecipato al progetto solo se questo avesse parlato di Lizzie, di Gordon, di che adulti fossero diventati e che fine avessero fatto (un po’ come il film di Zoey 101 uscito da poco.) Gli sceneggiatori però avevano tutt’altra intenzione, ovvero creare un reboot della serie dove i protagonisti sarebbero stati i figli di Lizzie, mentre i “grandi” avrebbero avuto un ruolo marginale (come è successo con il reboot di Raven, e si è visto che fine ha fatto…). Non trovando un accordo tra le parti, la Duff si è ritirata e, lasciatemelo dire prendendomi tutta la responsabilità: HA FATTO PROPRIO BENE! Non ci serve, adesso, vedere la vita dei mocciosi di casa McGuire e avere così l’ennesima serie tv comedy che del vero comedy non ha un bel niente. Tutti noi siamo qui per scoprire una e solamente una cosa: cosa è accaduto dopo quel bacio tra lei e Gordon in Da liceale a pop star. Ecco, questo vogliamo sapere! Vogliamo vedere un “e poi…”, nient’altro. Davvero nient’altro.
2) La signora in giallo
Oh cielo, quanto fa male vedere Angela Lansbury in una foto, ora che non c’è più. Forse in pochi sanno che, nel 2013, la NBC iniziò a lavorare su un reboot di La signora in giallo, serie di grandissimo successo mondiale proprio con protagonista la splendida Angela. L’idea era quella di riproporre un progetto molto fedele all’originale, ma in chiave moderna, più adatta ai tempi di oggi. Per il personaggio principale, la mitica Jessica Fletcher, era stata scritturata niente di meno che l’attrice premio Oscar Ocatavia Spencer, donna dal talento incontestabile. La signora in giallo ha fatto guadagnare alla Lansbury ben 12 nomination agli Emmy, nonché il successo mondiale che noi tutti sappiamo, dunque, per riproporre un personaggio del genere, la produzione avrebbe dovuto contare su di un’attrice decisamente all’altezza e, analizzando la scelta, le aspettative vennero di certo soddisfatte. Cosa, dunque, andò storto? D’improvviso i lavori si bloccarono e la NBC decise di rinunciare al lavoro. I motivi non sono ancora oggi ben chiari ma l’unica cosa che sappiamo di certo è che la Spencer si disse, in diverse interviste, molto entusiasta di partecipare allo show, mentre la protagonista originaria si schierò contro il progetto, sostenendo che, nonostante pensasse che la Spencer sia <<un’attrice superba>>, sue testuali parole, riportare in scena un lavoro come La signora in giallo, sarebbe stato troppo rischioso. Rischioso perché cristallizzato nella mente di tutti come quel prodotto, unico e, forse, irripetibile. Sarà forse proprio per questo che il progetto non vide la luce?
3) Coach
Parliamo ora di una serie tv di parecchi anni fa che forse non in molti riusciranno a ricordare ma che è andata in onda fino al 1997, con la bellezza di quasi 200 episodi trasmessi su la ABC. Protagonista indiscusso, sicuramente il coach – per l’appunto – Hayden Fox, capitano della squadra di calcio dell’università del Minnesota. Fox è quello che si può descrivere come il coach per eccellenza: sempre dedito alla sua squadra, deciso, infrangibile e che considera i propri giocatori come fossero suoi figli. Un prodotto in pieno stile comedy americano che, all’epoca della messa in onda, fece impazzire una fetta non esigua di telespettatori e che portò Craig T. Nelson – attore protagonista – a vincere nel 1992, 1993, 1994 e 1995, l’Emmy per il miglior ruolo da protagonista in una serie comica. Comunque, per il reboot, si era pensato di usare la figura del figlio del coach, Tim, il quale avrebbe chiamato suo padre dopo 18 anni e gli avrebbe chiesto di tornare all’Università per aiutarlo ad allenare gli atleti e farli vincere il campionato. Il progetto finì però ben presto nel cestino perché, pur avendo quest’idea iniziale, tra gli autori nacquero diversi disguidi riguardo al proseguo della trama e, non trovando una comunione nella prospettiva futura, il reboot fu definitivamente abbandonato.
4) The Osbournes
The Ferragnez, chi? Se eravate davvero convinti che Fedez e Chiara Ferragni fossero stati originali nell’inventarsi una serie tv sulla loro vita, beh, non è proprio così, cari amici. Qualcuno, molto prima di loro, lo ha fatto. Stiamo parlando della famiglia di Ozzy Osbourne, famosissimo compositore e musicista americano, leader di uno dei gruppi più famosi nella storia musicale USA: i Black Sabbath. La sitcom sulla famiglia Osbourne durò per circa tre anni, con un numero di puntate che sfiora i 60 episodi; non molte, ma neanche poche, considerando il fatto che si tratta di una particolare tipologia di serie tv, come fosse una sorta di reality, e per giunta uno dei primi. I protagonisti dello show sono Ozzy – chiaramente – sua moglie e i suoi figli, tranne una, che decise di sottrarsi al progetto perché totalmente in disaccordo a mostrare la sua vita in tv. Il lavoro mostra le giornate tipo della famiglia: una vita sregolata tra alcol e droghe, dedicata a ogni tipo di lusso e sregolatezza e, proprio per questo, giudicata aspramente dalla critica americana. C’è da dire, però, che vengono mostrati anche gli aspetti più fragili della famiglia Osbourne, come ad esempio la lotta contro il cancro che dovette affrontare sua moglie Sharon. Nel 2007, comunque, la figlia protagonista della serie ebbe in mente di organizzare un reboot dello show, idea che morì di lì a poco perché, come ha dichiarato la donna stessa: <<non sarebbe educativo per le persone ma soprattutto per i giovani di oggi>>. Sarà davvero questo il motivo?
5) Charlie’s Angels
Di sicuro tutti ricordano il film sui tre angeli di Charlie, quello del 2003, con protagoniste Lucy Liu, Drew Barrymore e Cameron Diaz, ma sono in pochi, forse, quelli che ricordano la serie tv originaria. Nata nel 1976, è andata in onda fino al 1981 sul canale americano ABC, con 5 stagioni all’appello. La trama è quella che tutti conosciamo: tre avvenenti ragazze lavorano per Charlie, capo indiscusso di un’agenzia investigativa privata, e lo fanno con grande maestria e talento, usando tutte le carte di cui dispongono, finanche quella più banale come la bellezza fisica. Qualche anno dopo, nel 1988, il produttore Aaron Spelling si disse pronto a creare un reboot della serie dal titolo Angels ’88. Le idee attorno a tale lavoro sono durate moltissimo tempo e ancora oggi non si è arrivati né a un’organizzazione seria del prodotto né a una fine certa che questo possa essere trasmesso da qualche parte. Ebbene sì: non c’è stato un inizio ma neanche una fine netta. Una cosa però è chiara: sia ai più nostalgici, che agli appassionati del genere, farebbe di sicuro piacere vedere un reboot del genere.
6) Star Trek
Anche quelli che non amano il genere, quelli che non apprezzano il fantascientifico, tutti, ma proprio tutti, hanno sentito almeno una volta parlare del franchise di Star Trek. «Spazio: ultima frontiera. Eccovi i viaggi dell’astronave Enterprise durante la sua missione quinquennale, diretta all’esplorazione di nuovi mondi alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima», così si apre ogni episodio della famosissima serie tv e, oltre a saperlo perfettamente Sheldon Cooper, lo sanno ugualmente anche tutti i fan della serie, che all’inizio non erano molti, anzi, l’idea sembrava essere stata accolta solo da un esiguo gruppo di nicchia, mentre poi, man mano, prese sempre più piede arrivando al successo mondiale che conosciamo oggi. Nel 1977, a soli 8 anni dalla sua fine, Paramount annunciò di voler creare un reboot dal titolo Star Trek: Phase II, per riportare in auge il prodotto. L’idea però venne abbandonata quando, dopo essersi fatti i conti in tasca, la Paramount si accorse che avrebbe dovuto investire moltissimi soldi affinché potesse creare un valido prodotto e pensò che il gioco non valesse la candela. Peccato, perché attorno all’annuncio si creò un hype incredibile, anche perché, uno degli interpreti originari Leonard Nimoy – che conosciamo molto bene anche per il suo ruolo del dottor William Bell, in Fringe – accettò di essere presente anche nel reboot, scatenando la gioia in tutti i fan.
Insomma, cari lettori, da Star Trek a La signora in giallo, passando per Lizzie McGuire, sono in molti quelli che avrebbero voluto vedere questi reboot trasmessi in televisione pronti a farci sognare ancora. Ma, almeno per il momento, dobbiamo accontentarci e sperare che in un prossimo futuro, chissà, potrebbero anche prendere vita!