#2 Black Sails
Per una che ama la Storia come me, guardare una Serie Tv storica è profondamente doloroso. Ogni volta che mi avvicino a un telefilm del genere, inevitabilmente vado a ricercarmi su internet la vera storia che sta dietro alla Serie Tv, e questo sapete che cosa vuol dire? Che tendenzialmente già so chi morirà, il problema è che non so quando.
Non proseguite con questa lettura se non avete visto fino alla fine la terza stagione di Black Sails, e se l’avete fatto avete tutta la mia comprensione.
Come ben sappiamo, Black Sails è definibile come il prequel all’Isola del Tesoro di Stevenson, ma non si limita certo a questo. Mescola magistralmente personaggi della letteratura, come Flint, Billy Bones e Long John Silver, con personaggi storici, a partire da Calico Jack Rackham, Anne Bonny, fino a Barbanera ed ovviamente a Charles Vane.
La loro storia è stata parecchio romanzata, ma le fondamenta restano fedeli alla realtà storica.
Calico Jack e Anne Bonny sono stati davvero legati e complici nella maggior parte delle loro efferatezze ed avventure, depredando e amandosi perdutamente.
Jack, come nella serie, servì sulla nave di Vane, istigando anche all’ammutinamento l’equipaggio nel momento in cui il suo capitano non volle arrembare una nave francese. Accettò il perdono del governatore di New Providence, ma la sua amata lo trascinò nel baratro: Anne Bonny infatti dovette fuggire per evitare la forca e Jack la seguì.
A differenza di come ci viene presentato nella serie, al tempo portava sfortuna avere una donna sulla nave, per cui la nostra Bonny si camuffò da uomo per poter andare per mare con il suo compagno. Così Jack ritornò alla sua carriera da piratesca, scelta che segnò inesorabilmente il proprio destino.
Braccati entrambi dalla marina britannica, vennero presi e, mentre Anne si salvò dalla forca in quanto incinta proprio di Jack, quest’ultimo trovò la propria fine in fondo al cappio.
Edward Teach passò alla storia sotto il nome di Barbanera, il terrore dei Sette Mari.
Era un uomo superstizioso, che si dice si fosse innamorato perdutamente di una strega che gli rubò il cuore. Tale donna morì per mano del suo amato, ma solo dopo aver maledetto la sua anima condannandolo all’Inferno.
Oltre alla leggenda, sappiamo che il signor Teach fosse allievo di Ben Hornigold, da cui però si allontanò in quanto non condivideva la debolezza e mansuetudine del maestro.
Depredò per anni il mare dei Caraibi e non accettò mai di sottomettersi al governatore di New Providence o al re d’Inghilterra. Collaborò effettivamente con Vane nel momento in cui quest’ultimo fu abbandonato su un’isola dalla proprio ciurma.
Il governatore delle Bahamas gli lanciò contro la Maynard e la marina inglese. Si dice che i soldati fossero terrorizzati perchè quel pirata, quel demone, prima di morire sopportò pallottole e coltellate riuscendo ancora a uccidere decine di uomini. La sua testa finì sull’albero di prua della Pearl, la nave ammiraglia.
Infine veniamo a Vane. Charles Vane fu uno tra i più tremendi pirati dei Caraibi, allievo di Barbanera, da cui aveva appreso perfettamente la grande arte della crudeltà. Era un ribelle, un uomo libero deciso a non sottomettersi mai all’autorità inglese.
Dopo l’ammutinamento del proprio equipaggio, venne abbandonato su un’isola deserta da cui venne salvato ma solo per essere definitivamente eliminato. L’indomito e feroce pirata fu preso, imprigionato e condannato a morte per impiccagione in Giamaica nel 1721.
Era una sorte che già conoscevo. Sapevo che Vane sarebbe morto, ma ciò non ha reso la sua fine meno drammatica. Così come so che Flint non arriverà alla fine della storia, o Rackham e Barbanera.
Lo so, perchè la storia è un’infame e non può essere cambiata, ma forse è anche per questo che ci affascina così tanto.