I pilastri della narrativa insegnano che ogni storia (che sia essa letteraria, cinematografica o televisiva) è formata da personaggi, trama e ambientazione. Molte volte sono la trama e l’ambientazione a “fare” i personaggi, molte altre volte succede il contrario: sono i personaggi a tessere le fila della trama e a giocare con l’ambientazione. Dagli albori della letteratura e delle storie narrabili, ogni storia ci insegna che all’eroe corrisponde un anti-eroe, il quale alla fine viene inevitabilmente sconfitto dal protagonista. Con l’evolversi delle storie e del modo di raccontarle si sono evoluti anche i personaggi, dando sempre più risalto e spessore a quei personaggi che per molto tempo sono stati definiti come dei semplici “cattivi”. Ormai lo sappiamo bene che in ogni storia che si rispetti l’anti-eroe (o il villain) ha, molte volte, un background decisamente più interessante rispetto al protagonista-eroe; e, sempre più spesso, il concetto stesso di “eroe” e di “villain” si mescola, regalandoci personaggi ambigui e indecifrabili, e per questo epici. La trasformazione del villain nelle storie è profondamente mutato, ed è così che il pubblico molte volte lo preferisce al protagonista-eroe. Nonostante ciò, i cattivi restano sempre cattivi, e anche se ad alcuni di loro ci eravamo (nostro malgrado) affezionati, alla fine delle loro storie non poteva esserci che una morte epica. Alcune più di altre.
Ramsay Bolton, Moriarty e il Governatore sono solo alcuni dei villain che hanno avuto una morte incredibile: ecco le 10 più spettacolari nella storia delle Serie Tv
1) Ramsay Bolton
Ramsay Bolton è stato solo uno tra i tanti villain che sono apparsi in Game of Thrones e, diciamocelo, forse quello più crudele. Un personaggio folle, violento, misogino e spietato, ha sempre agito solo per assecondare la sua inclinazione alla violenza, torturando chiunque volesse, in qualunque modo. Non nego che ogni volta che compariva sullo schermo, il suo personaggio mi incuteva una terribile ansia, quell’ansia che può sopraggiungere solo da un villain degno di questo nome. La sua morte (almeno per me) non è stata accolta con un grido di gioia, come è successo invece per Joffrey Baratheon, bensì con un grande, enorme, sospiro di sollievo. L’epicità della scena e il modo è in cui avvenuta sono state un insieme di congiunzioni karmiche che non potevano essere accolte diversamente. Ramsay Bolton è morto nella sesta stagione, divorato dai suoi mastini che aveva tenuto rigidamente a digiuno: non si sarebbe mai aspettato che sarebbe stato proprio lui il loro prossimo pasto, come non si sarebbe mai aspettato che l’artefice della sua agognante morte sarebbe stata la sua ex-sposa-vittima, Sansa Stark.
2) Il Governatore
Prima di Negan, i personaggi (e gli spettatori) di The Walking Dead hanno conosciuto un villain ancora più terribile: il Governatore. Se la storia ci insegna che la minaccia più grande per l’uomo non sono orde di zombie, misteriosi virus o invasioni aliene, ma è l’uomo stesso, The Walking Dead ci tiene a sottolinearlo. Il Governatore è quel tipo di villain che spereresti non dover mai incontrare. Manipolatore, crudele, con una certa propensione alla violenza e alla tortura, il Governatore ha popolato i nostri incubi fin dalla sua prima apparizione; e, forse, sapevamo già che il suo personaggio sarebbe entrato nella storia dei villain più temibili di sempre. Fautore della morte di uno dei personaggi più amati della serie, Hershel, e di molti, moltissimi altri, la sua fine (finalmente) sopraggiunge per mano di Michonne: dopo aver avuto uno scontro corpo a corpo con Rick, il Governatore viene pugnalato da Michonne e, giusto per assicurarsi di non rivederlo mai più, Lilly lo finisce sparandogli un colpo in testa.
3) June Stahl
Di Sons of Anarchy ami e odi i suoi personaggi: June Stahl è uno di quei casi, anche se alla fine finisci inevitabilmente per far prevalere la parte razionale, odiandola e basta. L’agente dell’FBI (interpretata da Ally Walker), fin dalla sua primissima apparizione, è motivata più che mai a distruggere e rovinare i SAMCRO, sfoggiando incredibili doti da manipolatrice e donna senza scrupoli. La perfidia e l’egocentrismo di June Stahl la portano inevitabilmente alla morte, che anche in questo caso ci viene regalata attraverso un incredibile spettacolo karmico: l’agente Stahl viene brutalmente giustiziata da Opie, dopo esser stata smascherata da Jax e gli altri, in modo incredibilmente simile a Donna, la moglie di Opie che l’agente Stahl aveva fatto uccidere.
4) Comandante Winslow
Si dice che il male può nascondersi ovunque, anche dove non ti aspetti: è il caso del Comandante Winslow, che in The Handmaid’s Tale incarna l’apparente idillio famigliare, un uomo di sani principi e valori, che in realtà nasconde una malvagità recondita e brutale. Sono questi i personaggi che fanno più paura: quelli che all’apparenza si mostrano mariti devoti e padri di famiglia amorevoli, ma in realtà nascondono una spietata inclinazione alla violenza e allo stupro. La sua morte sopraggiunge alla fine della terza stagione, quando June si ribella al violento stupro che Winslow stava per attuare accoltellandolo svariate volte. Una morte spregevole quanto la persona spregevole che era.
5) Kilgrave
Ormai sappiamo bene che ogni personaggio che interpreta lo strepitoso David Tennant non può che diventare epico. In questo caso, la sua interpretazione in Jessica Jones di Kilgrave (che per noi è un grandissimo rimpianto) è fenomenale. Il suo personaggio è uno di quei villain carismatici e affascinanti che attira inevitabilmente l’attenzione, anche grazie ai suoi pericolosissimi poteri manipolatori, in grado di far fare qualunque cosa egli voglia a chiunque. La sua morte, sopraggiunta prestissimo nella serie (nella prima stagione) ha però lasciato il segno, perchè anche se il suo personaggio è un incredibilmente carismatico, resta pur sempre un villain. Jessica Jones attua la sua vendetta nei suoi confronti uccidendolo a mani nude, vendicandosi di tutte le cose spregevoli e orribili le ha fatto fare per tutta la durata della loro “relazione”.
6) Snyder
Alan Snyder, in Colony, si presenta come un personaggio carismatico e arrogante, un cinico manipolatore della Transitional Authority di Los Angeles. Capo dell’occupazione militare dopo l’Arrivo, a una prima apparenza sembra il classico uomo per bene, di sani principi, preoccupato di mantenere l’ordine e la sicurezza in un Paese ormai fratturato. Purtroppo però, presto si rivela essere tutt’altro: abile manipolatore e uomo crudele senza scrupoli, è disposto a qualsiasi cosa pur di combattere la Resistenza e salvaguardare i suoi interessi. Un villain tridimensionale, ricco di sfaccettature e probabilmente il personaggio più interessante della serie tv, Alan Snyder non poteva che avere una fine epica e spettacolare.
7) Gus Fring
Nella lista delle morti di villain più spettacolari delle serie tv, certo non poteva mancare la morte di Gus Fring. Fondatore della celebre catena di fast food Los Pollos Hermanos di giorno, freddo e crudele trafficante di notte, si sono già dette molte, moltissime cose su Gus Fring. Uno dei villain più temibili e spietati nella storia delle Serie Tv, abile manipolatore dall’intelligenza sopraffina, non poteva non morire in modo epico, regalando allo spettatore una delle morti più scioccanti e inaspettate di sempre: nella quarta stagione di Breaking Bad, Gus fa visita a Hector Salamanca pensando finalmente di ucciderlo, peccato che l’ancor più spietato Walter White sia arrivato prima di lui. Con la complicità di Hector, decidono di farlo fuori, azionando una bomba collegata al campanello che Hector usava per comunicare: in men che non si dica, la stanza con all’interno Hector e Gus esplode, uccidendo il famigerato Fring (non prima di deliziarci con un bel primo piano della sua mezza-faccia per l’esplosione).
8) Moriarty
Sherlock, meravigliosa serie tv con protagonisti Benedict Cumberbatch e Martin Freeman nei panni di Sherlock Holmes e il dottor Watson, vanta un villain degno di nota: il famigerato professor Moriarty. Arcinemico e degno avversario del detective più famoso della storia, il suo personaggio (interpretato da un grandioso Andrew Scott) è un folle manipolatore e criminale, dal carattere istrionico e con una certa propensione alla violenza. Moriarty è disposto a tutto pur di distruggere il suo rivale Sherlock Holmes, perfino arrivare a commettere davanti agli occhi del suo acerrimo nemico il suo suicidio.
9) Lalo
Se i villain in Breaking Bad non erano abbastanza, ci sono i villain di Better Call Saul: anzi, c’è IL villain di Better Call Saul. Lalo Salamanca assomiglia un po’ a Moriarty di Sherlock: folle, crudele, con una certa predisposizione alla violenza e con evidenti problemi di gestione della rabbia. Eppure, proprio come Moriarty, è uno dei villan che rimangono nella storia delle Serie Tv. Affasciante e manipolatore, Lalo Salamanca ha conquistato il pubblico di Better Call Saul, anche se sapevamo tutti che prima o poi avrebbe fatto una brutta fine. Ma non pensavamo così tanto brutta: riguardare Breaking Bad dopo la fine di Better Call Saul non sarà più la stessa cosa. Sapere che nelle fondamenta del laboratorio di Gus Fring della lavanderia sono nascosti i cadaveri di Lalo Salamanca e di Howard, è un terribile colpo al cuore. Infatti, Gus spara a Lalo proprio nel suo laboratorio che sta prendendo forma, occultandone poi il cadavere nelle fondamenta.
10) Waterford
Joseph Finnes interpreta il crudele comandante Waterford nella premiata serie The Handmaid’s Tale. Il comandante Waterford, come il già citato Comandante Winslow, all’inizio sembra una persona per bene, educato, gentile, amorevole, molto di più rispetto a sua moglie Serena: impressione che dura ben poco, dal momento che si dimostra freddo e crudele, soprattutto nei confronti della sua ancella, June. Artefice del nuovo mondo creato, ha disseminato malvagità in ogni dove, e proprio per questo la sua morte è stata più soddisfacente che mai. Inseguito e picchiato a morte dalle ancelle ormai libere, è stato infine impiccato, come i molti cadaveri che si è lasciato alle spalle e che facevano da sfondo al terribile mondo ormai distrutto.