4. L’anarchia del sopravvissuto: non esistono più regole (The Walking Dead)
“… Disse che era morto appena aveva messo piede in territorio nemico. Lui si svegliava la mattina e si ripeteva: – Riposa in pace! Ora alzati e vai in guerra -.
E poi, dopo alcuni anni passati a fingersi morto… Ne uscì vivo. E’ questo il trucco, credo: facciamo tutto il necessario […] perchè è così che noi sopravviviamo […] noi siamo i morti che camminano”
Ecco il discorso migliore che Rick Grimes abbia tenuto al suo gruppo in tutte le sei stagioni di The Walking Dead; e non solo perchè con tali parole chiarisce finalmente un concetto che i fan più acuti avevano compreso da tempo (cioè che il titolo della serie non si riferisce agli zombie ma agli umani, i quali si trascinano nel loro nuovo e terribile mondo come cadaveri ambulanti… Che sopravvivono, però non vivono più).
La parte che ci interessa è quella in cui l’ex sceriffo accenna al fatto che, per uscire sani e salvi dall’apocalisse, bisogna fare “tutto ciò che serve“: il significato di questa frase è più inquietante di quanto sembri, poichè comprende azioni come l’omicidio e la lotta senza quartiere per la supremazia. Rick non pensa agli zombie… Lui e i suoi amici hanno imparato a tenerli a bada e a eliminarli già da mesi; al contrario, sta parlando degli altri esseri umani e intende dire che per sopravvivere occorrerà anche uccidere gli estranei senza pietà. Perchè nella loro realtà, ormai, vige soltanto la legge del più forte.
La situazione dei personaggi, riassunta nel brano sopra riportato, è una simulazione di ciò che accadrebbe se il sistema di regole e norme cui siamo abituati crollasse all’improvviso: saremmo in balìa dell’istinto di conservazione, non vedremmo altro che le nostre esistenze appese a un filo.
Con il suo discorso Rick non sta solamente incitando i compagni a sopportare la dura sorte che è toccata loro; li sta autorizzando, e anzi incitando, a dimenticare ogni remora, ogni legge morale, e a fare ciò che è necessario per andare avanti… A qualunque costo.