Non c’è niente da fare! Uno dei più grandi mali di questi tempi è la cancellazione o la sospensione degli spettacoli che non ricevano abbastanza visualizzazioni per le piattaforme che li lanciano. E quando sono le serie tv più amate a sparire dalla circolazione perché qualche numero non ha soddisfatto la OTT di turno, il dolore per i fan è ancora più lancinante. C’è da dire inoltre, che questi ultimi spesso si riducono a una piccola nicchia che non sempre ha la forza di fare la differenza nel mare magnum di pubblico che si avvicina al prodotto.
Molti magari guardano i primi due episodi e abbandonano, altri invece rallentano la visione fino a far perdere traccia della propria presenza tra chi guarda! Pertanto, questo taglio netto delle serie tv più amate, alle volte è conclamato e definitivo, altre ha il sapore di un interminabile e corrosiva attesa. Così l’unica soluzione a questo malessere dei fan sarebbe far fronte comune per urlare forte e chiaro a produttori e distributori che un prosieguo sarebbe indubbiamente necessario, oltre che gradito. Da qui nascono le più disparate e iconiche comunità, che non smettono mai di sviluppare il proprio estro creativo sul Web e soprattutto su Social come Twitter!
Le fandom cercano di far risvegliare dalle ceneri le Serie Tv più amate mediante tesi efficaci
E lo fanno soprattutto attraverso post e commenti spesso diretti agli addetti ai lavori! Mentre sugli show sovrastrutturati dal punto di vista narrativo e di significato, non possono mancare i blog che investono l’Internet con teorie e speculazioni che neanche il miglior detective riuscirebbe a partorire. Questo è oggettivamente l’unico modo per far sopravvivere le serie tv più amate nel tempo. A tale proposito, i fan passano il testimone ai posteri che, più fortunati degli antenati, potrebbero riuscire a ottenere il pezzo di storia mancante in un futuro più lontano! Quando i tempi potrebbero essere più prosperi e i guadagni più proficui.
Perché purtroppo, alla fine, è proprio qui che si va a parare. La settima arte, infatti, con tutte le sue diverse declinazioni, non si regge da sola come tutto ciò che ha valore. Il dio denaro, pertanto, che di cultura non ne capisce proprio niente, sembra avere spesso l’ultima parola. Detto ciò, dopo avervi fatto immaginare i più svariati titoli vittime di questo destino, godetevi 9 tra i compianti prodotti che alla fine non ce l’hanno fatta. E se davvero spes ultima dea, magari qualcuno di questi sarà più fortunato degli altri!
1) Lockwood & Co è la prima tra le Serie Tv più amate (e cancellate) di cui parliamo oggi
Lockwood & Co. (qui trovate un’intervista del suo creatore) è ambientata in un mondo alternativo in cui il Regno Unito è colpito da una misteriosa piaga soprannaturale chiamata “Il Problema”. Questa epidemia ha portato alla comparsa di fantasmi e spiriti maligni, estremamente pericolosi e spesso letali, soprattutto per gli adulti. I bambini e gli adolescenti, però, hanno una maggiore sensibilità al soprannaturale e sono gli unici capaci di percepire e combattere questi spiriti. La storia segue così un gruppo di giovani investigatori paranormali che lavorano per l’agenzia Lockwood & Co., una delle poche indipendenti nella lotta contro i fantasmi, capitanata inizialmente da Anthony Lockwood e George Karim. La serie mescola così elementi di mistero, azione e horror, con una forte enfasi sulle relazioni tra i protagonisti.
La cancellazione dello show pertanto ha deluso molti fan, ma ci sono diverse ragioni possibili per cui questo è successo. Lockwood & Co è, infatti, una delle serie tv più amate perché ha un’impostazione fantasy che richiede effetti visivi complessi, scenografie elaborate e costumi dettagliati. Questo tipo di produzione, tuttavia, ha spesso costi elevati! Se gli ascolti o l’engagement non sono proporzionalmente alti, infatti, le piattaforme tendono a tagliare gli show per risparmiare. Inoltre, nonostante l’entusiasmo dei fan, la serie potrebbe non aver attirato un pubblico abbastanza ampio o diversificato rispetto alle aspettative della piattaforma. I dati interni, come il numero di visualizzazioni, il tasso di completamento degli episodi e i nuovi abbonamenti legati alla serie, giocano un ruolo chiave, e se non raggiungono certi standard, non si può prolungare la produzione.
Di fatto le piattaforme devono spesso bilanciare molteplici produzioni in contemporanea
Se altre serie ottengono risultati migliori o attraggono un pubblico più vasto, possono essere privilegiate rispetto a quelle con performance meno forti, anche se di alta qualità. A questo proposito le OTT di streaming stanno rivedendo le loro strategie di investimento a causa della crescente competizione e dei cambiamenti nel mercato. Netflix, in particolare, ha ormai la nomea di cancellare show anche se apprezzati, a meno che non raggiungano numeri eccezionali. Un’altra possibile causa, però, è la scarsa promozione. Molti fan hanno notato infatti che Lockwood & Co. non ha ricevuto la stessa attenzione pubblicitaria di altre serie Netflix. Una campagna marketing limitata potrebbe aver penalizzato l’attrattiva della serie per nuovi spettatori, riducendone l’impatto.
Per quale motivo allora i fan cercano una seconda stagione che non arriverà? Beh, innanzitutto la serie è basata sui romanzi di Jonathan Stroud, che hanno una fanbase molto affezionata. La trasposizione televisiva è stata apprezzata per la sua fedeltà al materiale originale, rispettando i personaggi e l’atmosfera unica della storia. C’è da dire poi, che lo show ha ricevuto elogi anche per il suo cast talentuoso, le scenografie evocative e il modo in cui ha bilanciato azione, mistero e momenti emotivi.
Molti spettatori ritengono che abbia grandi possibilità per svilupparsi sia a livello narrativo che visivo
Ma ancor più grave è il fatto che la prima stagione si sia conclusa con una serie di domande lasciate in sospeso, preparando il terreno per una continuazione. Questa mancanza di chiusura narrativa spinge i fan a volere un rinnovo per scoprire cosa succederà ai personaggi e alle loro relazioni. Ed è a questo punto che la comunità dei fan si è organizzata attivamente sui social media per fare pressione sulla OTT! Attraverso campagne di hashtag, petizioni online e richieste dirette.
A causa di una sottovalutazione da parte del pubblico generalista, i fandom cercano invece il rinnovo per dare giustizia a una serie che ha catturato i loro cuori con una narrazione avvincente e un cast brillante. La speranza è che una piattaforma, magari diversa dall’originale, possa ascoltare il loro appello e dare una seconda possibilità allo show. Questo accadrà? Magari l’anno nuovo sarà prodigo di belle notizie!
2) La cancellazione di Our Flag Means Death è stata un brutto colpo per i fan
Our Flag Means Death (ecco un approfondimento sull’innovativa serie) è una tra le serie tv più amate del genere dramedy contemporaneo. Ambientata nel mondo della pirateria e creata da David Jenkins, si ispira liberamente ad eventi storici relativi a Stede Bonnet, il “Gentiluomo Pirata”, e le sue interazioni con il leggendario Barbanera. La storia si svolge nei primi anni del XVIII secolo, durante l’età d’oro della pirateria. Stede Bonnet è un aristocratico gentiluomo che, insoddisfatto della sua vita privilegiata e monotona, decide di abbandonare la sua famiglia e i suoi beni per intraprendere una carriera improbabile come pirata. Tuttavia, Stede non è un pirata comune: è raffinato, goffo e spesso del tutto impreparato alla dura vita in mare.
Egli dunque mette insieme un equipaggio di disadattati e inizia a navigare con la sua nave, la Revenge, cercando di fare fortuna come pirata. Nonostante le sue buone intenzioni e il suo desiderio di essere un leader equo, le sue decisioni spesso lo mettono nei guai. Nel corso della serie, Stede incontra così il leggendario Barbanera, che rimane affascinato dall’atteggiamento unico e dalla personalità insolita di Stede. I due sviluppano una strana e inaspettata amicizia, che si evolve in una relazione complessa e profonda. Barbanera si troverà infatti a interrogarsi sulla propria identità e sul significato della sua reputazione da pirata temibile.
Nonostante l’hype però, questa tra le Serie Tv più amate è stata cancellata da Max dopo sole due stagioni
Nonostante il successo di critica e una base di fan devota infatti, diverse sono le speculazioni legati alla sua interruzione. Alcune fonti suggeriscono che la cancellazione sia dovuta a restrizioni di budget all’interno di Warner Bros. Discovery, la società madre di Max. In un’intervista, l’attore Samba Schutte ha dichiarato che la terza stagione non è stata approvata “perché non ci sono soldi, non hanno soldi”. L’industria dell’intrattenimento infatti ha attraversato significative transizioni, con un calo nella produzione di contenuti sceneggiati. La cancellazione di Our Flag Means Death è stata vista come parte di questa tendenza, segnando infatti la fine dell’era del Peak TV.
E infine, poiché lo show era apprezzato per la sua rappresentazione inclusiva di relazioni LGBTQ+, alcuni fan e critici hanno ipotizzato che la cancellazione possa essere legata a pregiudizi contro contenuti queer e simili. In risposta all’interruzione, quindi, i fan hanno lanciato petizioni su piattaforme come Change.org, cercando di attirare l’attenzione delle piattaforme di streaming per salvare la serie. Su Twitter e altri social, hashtag come #RenewOurFlagMeansDeath e #SaveOurFlagMeansDeath continuano a diffondersi per mantenere viva l’attenzione sulla serie. Tuttavia David Jenkins, ha annunciato a marzo 2024, che non era ancora stato possibile trovare una nuova piattaforma per continuare la produzione! Anche se non ha escluso un futuro ritorno su piattaforme più mainstream come Netflix.
Al di là di queste tristi ragioni, più interessanti sono però quelle legate alla bramosie di vederla tornare!
Innanzitutto, proprio la serie è una delle poche produzioni televisive che mette al centro una relazione fluida tra due protagonisti maschili con rispetto, profondità e umorismo. Lo show dunque esplora l’era dei pirati da una prospettiva inedita! Sfidando stereotipi e mostrando personaggi vulnerabili e umani, in contrasto con le solite rappresentazioni violente e machiste. Inoltre il racconto si è concluso con diverse questioni irrisolte, lasciando i fan desiderosi di sapere cosa possa accadere dopo. Vorrebbero assistere dunque ad un pieno sviluppo della relazione tra i protagonisti e delle storie secondarie
Inutile aggiungere, poi, che il suo pubblico abbia apprezzato anche la scrittura, la regia e le performance attoriali, in particolare quelle di Rhys Darby e Taika Waititi. A questo proposito i fan, non vogliono solo salvare una serie che amano, ma difendere un progetto che rappresenta una pietra miliare nell’innovazione televisiva. La loro mobilitazione è un segno del profondo impatto emotivo e culturale che lo show ha avuto nella società. Pertanto, Netflix, facciamo un appello a te: accogli nel tuo catalogo anche questa perla tra le più preziose dell’oceano audiovisivo contemporaneo.