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6) Evil è stata tanto apprezzata in Italia da diventare una delle Serie Tv più viste di Paramount+

Padre David, Kristen e Ben

Quello che ci suggerisce un titolo così conciso ma allo stesso tempo didascalico, racchiude in realtà innumerevoli parole per un giudizio di gran lunga positivo. Siamo di fronte alla creatura dei fratelli King, gli autori dell’immortale successo di The Good Wife che per la prima volta hanno navigato le acque dell’orrore. Ma di che genere specifico parliamo? Viene definito horror se consideriamo l’estetica di facciata, i contenuti degli episodi e l’alone di mistero che diventa il fil rouge di tutte le stagioni. Tuttavia la serie parte da una base da procedural che non trae nutrimento dai casi di polizia ma da quelli legati al soprannaturale ed in particolare al demoniaco.

Ed è proprio a questo punto che entra in gioco il trio protagonista di Evil (qui la nostra recensione). Menzioniamo in primis David, un ex reporter che dopo svariate vicissitudini ha deciso di intraprendere il percorso in seminario per diventare prete. Poi Kristen, una psicologa forense atea che dopo aver perso il suo posto in tribunale accetta di unirsi al perito cristiano. Infine menzioniamo Ben, chiamato “il magnifico” dalle figlie di Kristen, il quale si occupa dell’aspetto tecnico e scientifico di ogni loro valutazione.

Ognuno di questi ha un ruolo ben preciso nel team e non potrà fare a meno che trasportare parte del lavoro nelle vite personali e viceversa

Niente appare sbilanciato, poiché né David cerca di portare a tutti i costi acqua al suo mulino, né Kristen e Ben si alleano in ogni caso per remargli contro. Ad emergere, infatti, è un inatteso senso dell’umorismo che connota la maggior parte delle manifestazioni del Male.

Così come insegna il magnifico Stephen King, che porta lo stesso cognome degli showrunner, speso i veri cattivi siamo proprio noi. Sono infatti gli esseri umani, nella loro normalità e nella loro apparente trasparenza, che a volte covano dentro di sé un barlume malefico che poi esplode da un giorno all’altro.

Questa considerazione non esclude l’inserimento di presenze demoniache in carne ed ossa (o meglio, in squame e ruggiti!)

Si tratta di terrori notturni, di demoni che riescono a vedere solo coloro che hanno fede, geni, reincarnazioni e ancora angeli, fantasmi e visioni santifiche. Sottile è la linea che divida la realtà dalla fantasia. Sia dal punto di vista dell’arena religiosa in cui si articola la narrazione, sia nei termini delle perizie dei tre esperti. Una cosa possiamo affermare con certezza, però. Seppur qualcuno possa ritenere addirittura trash certe raffigurazioni mostruose come il George di Kristen, sono soprattutto queste le responsabili dei nostri sorrisi. A questo proposito, benché possano risultare a tratti ridondanti gli episodi che si susseguono come da procedural, valutando il fatto che per ogni stagione si alterna una tematica diversa, questo presunto difetto si annulla.

Passiamo così da una prima stagione che porta i nomi di riferimenti biblici, ad altre connotate dai nomi di demoni e infine dai capitoli di un fantomatico libro della scienza! Il tutto viene svecchiato e reso super attuale seppur sempre gore, dall’inserimento di espedienti legati alle nuove tecnologie, ai social media e al mondo più ignoto del web. Quest’ultimo argomento avvicina il prodotto anche alle generazioni più giovani (non troppo visti alcuni contenuti forti). Facendole guadagnare anche per questa ragione la posizione di una delle serie tv più viste in una piattaforma inusuale in Italia come Paramount+. È pertanto costruttiva la tematica secondo cui spesso dietro un video su YouTube, la story di un influencer o una challenge su TikTok si nascondano le peggiore intenzioni pilotate spesso da qualcuno che non può definirsi uno stinco di santo!

Pertanto emblematica in questa tra le Serie Tv più viste è l’infima e viscida figura di Leland Townsend

Costui è un abietto omuncolo che dovrebbe rappresentare il Signore Oscuro in terra come un suo pubblicitario. Come se non bastasse è inoltre dedito a perseguitare Kristen e la sua famiglia, senza risparmiare a David frequenti colpi bassi. Tutti i personaggi infine, amici e nemici, non smettono di concedersi una sottile ma efficace evoluzione, seppur all’apparenza il genere offrirebbe loro una consueta staticità. Questo lo notiamo soprattutto nella quarta stagione, subendo un ulteriore upgrade in termini di scrittura e scelte di regie. Risultano infatti entrambe più limpide e funzionali ad ogni racconto, decise ad allontanare ogni vetusto filtro legato alla prima uscita nel 2019 sulla CBS.

Non ci resta dunque che continuare a godere fino a metà Agosto di questa X-Files dai toni più domestici o, meglio, “canonici”. Si tratta infatti della stagione conclusiva, consapevoli che con il tempo non ha mai perso il suo smalto, ma ha piuttosto subito un climax ascendente in termini di miglioramento. Non dimentichiamo infatti che non si incontra tutti i giorni una suora che gira per la parrocchia ad ammazzare demoni che solo lei vede. Così come è davvero raro assistere alla repressione sofferta ma distesa di un amore incondizionato tra un neo-sacerdote e una perspicace collega psicologa. Questo e molto altro ancora riserva Evil ai suoi spettatori. In particolare a coloro che a The Ring preferiranno sempre e comunque il grandioso master Shining.

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