Il seguente articolo contiene spoiler su Scrubs, Better Call Saul, How I Met Your Mother, Mad Men, Lost, Ozark e The OC
Che si parli di una serie come Lost o di un prodotto più leggero come The O.C., i momenti inaspettati sono sempre dietro l’angolo. Più di una volta siamo rimasti come statue di sale di fronte a scene che non avevamo visto arrivare, ancora di più quando queste comprendevano la morte di un personaggio. Non importa che questi fosse un protagonista, un antagonista o una comparsa, il senso del lutto ci è rimasto nel cuore e ci ha traumatizzato sia per quel senso di legame che provavamo con quei personaggi, sia per quanto il tutto sia accaduto in pochi attimi. Non sempre le serie tv sono disposte a procedere a passo lento e farci rendere conto di quel che sta per accadere, anzi.
Stupire lo spettatore è sinonimo di sfida, quella gara amichevole tra sceneggiatori e fan che mantiene vivo e forte il nostro interesse verso un prodotto. Un senso di stupore che, se fatto bene, è in grado di traumatizzarci per giorni, mesi o addirittura per sempre. Da alcune di queste morti non ci siamo ancora ripresi, da altre non sappiamo se ci riprenderemo mai, ma siamo consapevoli di quanto questo sentimento sia comune e condiviso. Che voi siate stati abitanti dell’isola in Lost o abbiate visitato le mura dell’ospedale di Scrubs, la vostra reazione di fronte a queste morti è stata quasi sicuramente la stessa: stupore.
Una – o più – vittorie degli sceneggiatori che si sono dimostrati ancora una volta le menti più brillanti nel confronto, ma anche quelle più ciniche e bonariamente più odiate. Però non perdiamo altro tempo e passiamo direttamente alla lista, quasi come se non aveste visto arrivare nemmeno questa.
Howard Hamlin – Better Call Saul
Nel corso degli ultimi quindici anni ci siamo trovati più volte davanti a uno schermo ad affrontare la morte di un personaggio per mano di Vince Gilligan. Come anche Lost, l’universo televisivo di Albuquerque non è nuovo a far incontrare i propri personaggi e la morte senza troppo preavviso, a volte sotto lo sguardo inerme di chi sta loro intorno, a volte nel silenzio più totale. Eppure mai prima di Howard Hamlin una morte per mano di Gilligan era risultata così inaspettata e completamente spiazzante. In un modo o nell’altro pensavamo di aver compreso quando l’uomo posizionava un bersaglio sui suoi personaggi, ma ci stavamo solo illudendo.
Ultima aggiunta di questa lista cronologicamente, ma non per questo meno importante. La fine di Howard Hamlin nel mid-season finale di Better Call Saul è arrivata prima che potessimo accorgercene; prima che Saul o Kim potessero avvisarlo, prima di renderci conto della dinamica. Lalo Salamanca ci ha privati di molto più che di un personaggio: ci ha privati della sicurezza con la quale stavamo affrontando Better Call Saul, distruggendo anche l’ultima parte di piedistallo che ci impediva di cadere nel vuoto esistenziale nato dalla sceneggiatura di Gilligan.
Ana Lucia e Libby – Lost
Non sono poche le morti in Lost, ma quelle una dopo l’altra di Ana Lucia e Libby rimangono due delle più inaspettate di tutta la serie. Una volta scoperto il doppio gioco di Michael per salvare il figlio Walt, la sorte delle due è segnata. Per noi spettatori passano un paio di secondi in cui si consuma il tutto, un uno-due nemmeno completamente volontario: la morte di Ana Lucia era voluta, ma quella di Libby è una futile conseguenza del panico nel quale si trova Michael dopo aver sparato.
Questi due personaggi meritano un posto nella lista, ma ci siamo sentiti di unirli per rappresentare ancora meglio come questo evento sia unico nelle menti e nei cuori dei fan di Lost. Forse non è il lutto più traumatico, forse non è quello che ci ha distrutto di più emotivamente, ma le morti di Ana Lucia e Libby si sono ritagliate un posto speciale nella storia di Lost per quanto ci ricordino di come la vita sull’isola sia flebile. Una minima resistenza in grado di sopportare veramente poco di fronte alle azioni umane.
Helen Pierce – Ozark
Negli ultimi anni Ozark è riuscita a stupire il pubblico con le sue quattro stagioni. Un’opera sul narcotraffico in grado di scappare dall’ombra della “Nuova Breaking Bad” e risplendere di luce propria, anche se i toni cromatici della serie la nascondono. Le sparatorie non ci hanno lasciato senza parole solo in Lost: la morte di Helen Pierce è ancora a oggi una delle scene più inaspettate alle quali abbiamo mai assistito sul piccolo schermo. Dopo episodi su episodi in cui i Byrde e la donna iniziano a non essere più in buoni rapporti, sappiamo che una delle due parti non farà una bella fine.
Molti potrebbero sostenere che non avrebbero mai ucciso Marty e Wendy nel finale della terza stagione, ma quando tutti vengono deportati eravamo ormai sicuri di almeno un lutto nella famiglia principale. Invece il colpo alla tempia che fredda Helen, facendo partire uno schizzo di sangue talmente inaspettato da spaventarci, ci ha congelati sul posto. L’ennesima riprova della crudeltà e del poco rispetto dato alla vita quando si è davanti a certe situazioni: senza spiegazioni, né grandi discorsi.
Marvin Eriksen Sr. – How I Met Your Mother
I conti alla rovescia sono da sempre associati a eventi felici o a un nuovo inizio. O forse è così solamente quando quei conti alla rovescia siamo coscienti di starli vivendo, perché alla natura a volte piace prendere in giro le persone e agli sceneggiatori piace prendere in giro noi. I cinquanta numeri che ci portano alla notizia della morte del padre di Marshall diventano sempre più evidenti e ingombranti ad ogni rewtch della scena, eppure la prima volta non ce ne eravamo accorti. Per questo siamo rimasti spiazzati alla notizia data da Lily, ingannati sotto ai nostri occhi.
Più si va avanti e più si ha consapevolezza del passato, ma How I Met Your Mother non è mai stata nuova a scherzi del genere con il soppesare del tempo e della sua importanza. Proprio per quello ci siamo sentiti ingenui, indifesi e anche un po’ incapaci a non esserci accorti prima di quel che stesse succedendo. Volevano accadesse tutto così, in modo subdolo, ma evidente. L’ennesima riprova di come non si possa mai abbassare la guardia davanti a una puntata troppo leggera o allegra con How I Met Your Mother.
Marissa Cooper – The O.C.
La fine fatta da Marissa Cooper in The O.C. non ha solamente influenzato i fan della serie, ma qualsiasi persona fosse in vita quel giorno o che sarebbe nata in futuro. Vittima di un incidente, la ragazza muore tra le braccia del suo più grande amore lasciando senza parole chiunque fosse davanti allo schermo; una scelta che nessuno avrebbe mai immaginato nella serie tv. La morte di Marissa è un momento unico nel mondo della televisione, un punto di svolta per noi spettatori che in quei secondi perdevamo gli ultimi bricioli di innocenza infantile.
La scena, con Hallelujah in sottofondo, ha dato il via a un mix senza precedenti di lutti accompagnati da quella canzone nel mondo del piccolo schermo. Da Scrubs a The West Wing, passando per ER, la prima nota di quella canzone ha significato brividi e lacrime in arrivo per gli spettatori da quel giorno in poi. E non importa se non avete mai visto The O.C. o se a malapena ricordate quella scena, la morte di Marissa la conoscono tutti in un modo o nell’altro e tutti sono costretti a convivere con le conseguenze di quell’evento.
Lane Pryce – Mad Men
Nel mondo di Mad Men, Lane Pryce è un pesce inglese in un grosso acquario oltreoceano. Arrivato come persona di tutto rispetto e molto buona, l’aria statunitense che respira inizia a farlo sentire sempre più un americano, ma è una semplice illusione. L’uomo inizia una lenta e inesorabile decadenza tra la famiglia che sceglie di tornare nel vecchio continente e i continui problemi con i pagamenti per rimanere a New York. Prima che possa rendersene conto, attorno a Lane Pryce sono sparite tutte le certezze e sono state sostituite dall’istinto di sopravvivenza.
Dopo aver falsificato la firma di Don Draper ed essere stato scoperto, l’uomo perde anche il lavoro: ultimo appiglio alla normalità che gli permetteva di andare avanti e decide di farla finita impiccandosi nello stesso ufficio dove gli è stato intimato di licenziarsi. Il suicidio di Lane non è solo inaspettato per gli spettatori data la nostra speranza che trovasse un modo per rimettersi in piedi, ma anche per Draper e i colleghi che lo trovano appeso alla propria porta. Umiliato, distrutto, trasformato nell’ombra di sé stesso – o meglio, del proprio cadavere – ma terribilmente solo nel vuoto del suo ufficio.
Ben Sullivan – Scrubs
Sapete quando si dice che bastano poche parole per tornare indietro nel tempo? “Dove crede che siamo?” è probabilmente la dimostrazione più grande di questa teoria. La famosissima citazione di J.D. al dottor Cox è ancora oggi causa di trauma e dolore per qualsiasi fan di Scrubs. Dopo unp strano episodio dove le reazioni del mentore sembrano spropositate per la morte di un paziente già in pessime condizioni, gli spettatori vengono proiettati fuori dal punto di vista più ingannevole della storia.
Si scopre che la vera vittima è Ben, amico fraterno di Cox, e che la sua presenza in puntata era solo una proiezione mentale di Perry. Mai prima di allora Scrubs aveva deciso di giocare con i sentimenti dei suoi spettatori e probabilmente quel senso di stupore non è mai riuscita a raggiungerlo di nuovo. La morte di Ben è stata l’esatto momento in cui Bill Lawrence ci ha tolto il tappeto da sotto i piedi, facendoci cadere in modo rovinoso e senza modo di salvarci; il tutto dopo averci ingannato e preso in giro per venti minuti. Un vero capolavoro di sceneggiatura e noi possiamo solo che applaudire, ancora doloranti.