Tutto molto molto bello, però calmiamoci. Fermatevi. Ci state inondando di episodi, e – senza offesa – anche evitabili. Ci fate arrabbiare perché avete detto e fatto cose anche belle, avete raccontato delle belle storie, però le avete macchiate, e così non si fa. Parlate, parlate, non state mai zitte. Lo sapete come si dice? Meglio in silenzio a volte, così non si rovina niente. Ecco: se voi aveste fatto questa cosa per alcune delle vostre infinite stagioni, forse non avreste rovinato alcune delle grandi cose che avete fatto. Questo è un problema di cui dobbiamo parlare, e lo faremo adesso. Non si scappa. Facciamo il punto della situazione, andando subito al sodo: troppi episodi. Le vostre stagioni avrebbero avuto bisogno di meno puntate, forse – in alcuni casi – anche la metà. E invece voi no. Le avete riempite di più di 20 episodi, fino a farci venire la nausea, quasi fino a farvi rinnegare. Per alcune di voi è un peccato davvero, perché non esservi fermate al momento opportuno vi ha fatto bruciare, e se qualcuno potrebbe ancora aggiustare il tiro, per qualcun altro oramai la possibilità è andata via. Noi adesso non stiamo più in silenzio, facciamo nomi e cognomi. E riflettete sui vostri errori.
1) Pretty Little Liars
La foto qui sopra è quello che si può ritenere l’esempio perfetto di quel che intendiamo: più vai avanti esasperando la quantità di episodi, più – inevitabilmente – farei delle cavolate. Questo, purtroppo, è stato da sempre uno dei difetti peggiori di Pretty Little Liars, una serie capace di fare dei giri immensi che alla fine non portavano da nessuna parte. Ogni stagione conteneva 22 o 24 episodi fissi, e non c’era modo di modificare la cosa, anche se non aveva alcun motivo di esistere. Sì, perché Pretty Little Liars si è contraddistinta negli anni per i suoi giri immensi senza alcuna meta, motivo per il quale – non scherziamo – le puntate sarebbero potute essere anche ridotte a 10, massimo 13 episodi. Ridurre in questo modo avrebbe significato evitare maiali nel bagagliaio, finte verità, indizi inutili, storie tappabuchi. Chiaro: se allunghi così tanto delle stagioni, poi devi cercare il modo di riempirle. Anche a costo di far perdere tutta la credibilità. Anche al costo di giocarti la reputazione. Vero Marlena?
2) Settimo Cielo
Settimo Cielo noi da piccoli ce lo guardavamo, eccome se ce lo guardavamo. Certo che lo facevamo, non capivamo. Non comprendevamo che quelle infinite stagioni piene zeppe di puntate erano impregnate di qualcosa che sarebbe invecchiato malissimo con il tempo: come i centri di riabilitazione dopo una birra, per dirne una. Questa è e sarà sempre una serie che rimarrà ancorata agli anni ’90, e che non vedrà mai alcun futuro. Il problema dei troppi episodi non potevamo capirlo in quel momento, forse non ce ne rendevamo neanche conto. Adesso, però, risulta tutto estremamente chiaro. Settimo Cielo ha raccontato un mondo bigotto, un mondo che neanche negli anni ’90 esisteva più. Le troppe puntate hanno degenerato la situazione, portandola a raccontare più di quanto si possa pensare, facendola scavare all’interno di storie che non avevano alcun motivo di essere affrontate. Magari, chi lo sa, con qualche episodio in meno Simon avrebbe evitato la terapia per una birra. Così, per dirne una.
3) The Vampire Diaries
The Vampire Diaries avrebbe dovuto star fermo. Avrebbe dovuto prendere la saggia decisione di starsene un po’ in silenzio. E invece no. Pioggia di puntate, e tantissimi passi falsi. Questa è decisamente una storia che avrebbe avuto bisogno di stagioni molto più brevi, e probabilmente – se fosse nata adesso – avrebbe scelto questa strada. Il problema è che sia nata prima, e che quindi si sia conformata alla struttura dei 20 episodi, bruciando tante, troppe cose. Perché chiariamoci: per un fan accanito del fantasy, qui c’è tutto: streghe, vampiri, combattimenti, magia, licantropi, amore, amicizia, nemici ed eroi. The Vampire Diaries non si è risparmiato in nessuno di questi punti, riuscendo a sviluppare una trama ben definita per ognuno di essi. Sì, forse anche troppo. I troppi episodi lo hanno portato a esagerare, a creare trame e sotto trame inutili ai fini della storia, creando anche dei triangoli e degli eventi a cui noi avremmo anche potuto rinunciare. Se il numero degli episodi fosse stato dimezzato, forse, avremmo potuto evitare ritorni dal mondo dei morti forzati, personaggi privi di senso utilizzati solo per introdurre un nuovo cattivo e una nuova guerra, le mille contraddizioni di Elena. Ma noi ne siamo certi: The Vampire Diaries, se fosse nata ora, ne avrebbe davvero fatto a meno. Peccato che si sia voluta conformare a ogni costo.
4) Grey’s Anatomy
Qua siamo recidivi. Qua la lezione proprio non vogliamo impararla. Qua abbiamo deciso che non può esserci tregua, pace e perdono. Perché noi, Grey’s Anatomy, non la perdoniamo. L’abbiamo amata, lo abbiamo fatto fino all’impossibile, e per questo motivo continuiamo a cedere a tutte queste stagioni, e a tutti questi episodi che continua a girare, fregandosene di aver già parlato troppo. Partiamo dal presupposto base: con meno puntate, meno morti. La carneficina di Grey’s Anatomy forse avrebbe potuto essere meno plateale, tanto per dirne una. Ma a lei, forte e potente, non gliene frega niente, e quindi pioggia di puntate. Puntate in cui, pur di andare avanti, si fanno tornare indietro i morti, si uccidono persone totalmente a caso, si formano triangoli inutili, si creano collegamenti insensati. Grey’s Anatomy, lo sappiamo, è una delle Serie Tv più importanti e seguite del mondo seriale, e questa è stata – probabilmente – sia la più grande fortuna che la sua più grande condanna. La morsa del successo l’ha stretta così tanto al collo da renderle impossibile fermarsi, anche a costo della sua totale rovina, anche a costo di non fare i conti con la nuova modalità numerica delle stagioni. Tutte hanno compreso che bisognasse adattarsi ai pochi episodi, tutti tranne lei. È andata dritta per la sua strada, a costo a di rovinarsi. Perché sì, si è rovinata. E niente promette una risalita dall’abisso in cui è voluta scendere.
5) The Walking Dead
Il discorso qua si fa diverso, decisamente diverso. The Walking Dead, inizialmente, era perfetta con le sue ventitré puntate, nessuno ne sentiva il peso. Erano sviluppate alla grande, e ogni cosa risultava godibile. Questo perché la serie sapeva destreggiarsi tra i più vari argomenti passando da zombie, rapporti umani, e nemici più che vivi. Tutto funzionava alla grande, ma solo fino alla quarta stagione. Da quel momento qualcosa è cambiato all’interno della serie, e la qualità ha pian piano cominciato a tentennare. Le stagioni erano piene di episodi che avrebbero potuto anche non esserci, piene di episodi filler. Probabilmente, se The Walking Dead avesse continuato a proseguire la strada che aveva imboccato con la sua prima stagione, adesso il suo scivolone sarebbe solo una fantasia, e non una realtà. Qualcosa ci dice che forse una speranza di miglioramento possa ancora esserci. Non lo sappiamo, ma lo speriamo. Perché questa serie – al contrario di altre fino ad adesso menzionate – gode di peccati decisamente minori.
6) Lost
Lost è una serie che è nata per gli anni 2000, fatta su misura per quegli anni. Un successo del genere, adesso, sarebbe stato costruito in modo completamente differente, e chissà quale sarebbe stata la nostra reazione. Ciò che sappiamo è che Lost è il nostro punto debole, quello che amiamo nonostante tutto. Nonostante anche i troppi episodi. Non stiamo parlando di sempre, ovviamente. Parliamo di alcuni casi, di alcune volte in cui avrebbero potuto dire meno lasciando così, anche ad altre stagioni, la possibilità di essere perfette. Invece no. Abbiamo conosciuto il lato debole di Lost, e lo abbiamo fatto a causa di questa forzatura che si auto imposta. Fare meno forse si sarebbe potuto rivelare ancor più convincente, ancor più perfetto. Invece anche in questo caso abbiamo dovuto fare la conoscenza di storie portate fino all’estremo, di ricontratti e passi indietro. A volte ci è sembrato di essere sempre allo stesso punto, di non esserci mai mossi, anche se le puntate scorrevano. La perdoniamo, non è nulla di irreparabile. Però avrebbe potuto evitare.
7) 90210
Questo è un caso disperato. Questo è probabilmente il caso più grave non solo dell’intera lista, ma proprio nel panorama seriale. Si salvi chi può, e chi non può che trovi un modo per farlo. 90210 non è solo una Serie Tv estremamente forzata e grondante di Trash, ma anche una serie che pensava di dover dire e fare tutto quello che ha fatto per più di venti episodi a stagione. In questi infiniti episodi, sostanzialmente, tutti si fidanzavano con tutti. Non scherziamo. Non facevi in tempo a finire un episodio che la protagonista aveva già avuto quattro storie diverse, ed era innamorata di tutti. Lo stesso succedeva per il resto dei personaggi. Si innamoravano tutti. Non è chiaro quando accadesse, però succedeva. Così, de botto. In questa immensità di episodi, inoltre, tutto accadeva in modo estremamente veloce. Non erano tante puntate perché ci si soffermava su delle specifiche vicende, erano tante puntate perché si parlava di duemila argomenti completamente sconnessi tra loro. Non c’era pace per nessuno, neanche per noi. Per fortuna, però, 90210 è finito, e noi adesso possiamo considerarlo un brutto, ma passato, ricordo.